Le baie restituite alla pubblica fruizione, accolgono i primi visitatori

Anni di fatica, di richieste di aiuto, di disagi. Decine di pomeriggi del sabato a consumare olio di gomito per pulire l'area antistante la spiaggia, per poi aspettare le amministrazioni comunali che,...

A cura di Redazione Redazione
05 giugno 2025 18:50
Le baie restituite alla pubblica fruizione, accolgono i primi visitatori -
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Anni di fatica, di richieste di aiuto, di disagi. Decine di pomeriggi del sabato a consumare olio di gomito per pulire l'area antistante la spiaggia, per poi aspettare le amministrazioni comunali che, a lavoro finito, venivano a fare visita e, con vestito e scarpe lustre, farsi fotografare con i volontari in guanti e stivali da lavoro.

E dopo anni di schiene chinate, senza nessuno che dice 'grazie', c'è qualcuno che vuole vedere quella parte di Gela che finora è stata off-limits. Sono le classi IV e V sezione B dell'Istituto comprensivo San Francesco, plesso Luigi Pirandello che, su iniziativa degli insegnanti e con l'avallo della dirigente Maria Lina La China, spronati dalle associazioni di cittadini attivi che le hanno accolte, 'Gela che cambia' presieduta da Renato Messina, in collaborazione con l'associazione Lega navale italiana sezione di Gela, presieduta da Salvatore Migliore, sono andati a visitare i luoghi della memoria che prendono i nomi dei progenitori della città.

Hanno visitato le baie intitolare ad Antifemo ed Entimo, di Tucidide, i cui nomi sono stati riportati su indicatori in legno costruiti dai volontari, perchè a nessuno è venuto in mente di dotare i luoghi di segnaletiche regolamentari, anche perchè questi nomi non sono inseriti nella toponomastica, anche quello....!

Perchè Gela è stata una colonia rodio-cretese fondata circa il 689-688 a. C. Gli oikistài sono stati Antifemo ed Entimo, che scelsero il sito della loro colonia su una bassa ed allungata collina sul lato occidentale della foce del fiume Gela, in una zona tra le più ricche della Sicilia.

E quelle baie si trovano ad un passo dalla zona archeologica antistante il Museo.

I volontari di 'Gela che cambia' e Lega Navale hanno spiegato agli alunni curiosi, le fasi del lavoro che ha restituito alla pubblica fruizione le baie libere da sterpaglie e rifiuti di ogni genere, nella speranza che fra qualche tempo, diventino giardini.

Alla fine della visita guidata, un imprenditore locale ha donato agli alunni graziosi gadget.

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