Le scoperte in città nell’ultimo decennio narrate dall’archeologo Gianluca Calà
Le tombe dell'Orto Pasqualello sono solo le ultime scoperte in una città in cui nell'ultimo decennio sono affioranti lembi significativi di quella che doveva essere la città dei morti in età greca. Du...


Le tombe dell'Orto Pasqualello sono solo le ultime scoperte in una città in cui nell'ultimo decennio sono affioranti lembi significativi di quella che doveva essere la città dei morti in età greca. Durante i lavori di posa di acqua, fibra ottica ed altro sono emersi reperti significativi. Negli scavi più importanti ha operato a stretto contatto con la Soprintendenza di Caltanissetta l'archeologo Gianluca Calà che ha legato il suo nome alla necropoli dei bambini di via di Bartolo, a quella dei primi coloni presenti al Lungomare e ora all'orto Pasqualello.

Ogni scoperta aggiunge un tassello alla ricostruzione di ciò che era Gela in età greca, conferma quanto detto da Paolo Orso che fu il primo a scavare in città portando alla luce tra le altre cose, la necropoli del Borgo, ma consente anche di rivedere i dati, di modificarli.
Gianluca Calà ha presentato gli esiti delle sue indagini archeologiche a Gela in convegni internazionali. Ieri li ha esposti al pubblico gelese durante un convegno organizzato dall'associazione archeologica Geloi al cortile delle mura federiciane. Hanno relazionato il dirigente archeologico della Soprintendenza Ennio Turco e lo stesso Calà. Una serata di informazioni, cultura e riflessioni sul grande patrimonio gelese.che non sarà mai valorizzato se le istituzioni non faranno rete.
