Lingue e audio
Da Giuseppe Tizza, riceviamo e pubblichiamo Fino a 500 anni fa tutte le lingue venivano solamente parlate e per niente scritte.Ancora oggi la maggior parte delle lingue non dispone neanche di un alfab...


Da Giuseppe Tizza, riceviamo e pubblichiamo
Fino a 500 anni fa tutte le lingue venivano solamente parlate e per niente scritte.
Ancora oggi la maggior parte delle lingue non dispone neanche di un alfabeto.
Tutte le lingue slave non disponevano di un alfabeto prima che Cirillo, 1000 anni fa, elaborasse il suo alfabeto.
La quantità di libri scritti era così bassa che solo pochissimi avevano alla possibilità di leggere o ancora meno di scrivere.
La “lingua” si chiama così perché è la fonetica l’aspetto più importante e non la scrittura, altrimenti si chiamerebbe la “mano”.
I libri senza audio nascono morti.
Sono degli spartiti che non ha cantato mai nessuno.
Chi ascolta una canzone spesso non sa chi l’ha scritta, mentre sa sempre chi la canta.
Dovrebbe essere anche così per le poesie, per i racconti, per i romanzi.
La stampa ha trasformato la “lingua” in “mano”.
Oggi i cellulari e tutti gli altri dispositivi ci danno la possibilità di ritornare alla “lingua” senza usare più la mano.