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Giudiziaria

Maltrattò il figlio di 4 anni, condannata anche in Appello

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La Corte d’appello di Caltanissetta, ha confermato la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Gela, nei confronti di una donna di origine bergamasca, accusata di avere maltrattato il figlio (all’epoca dei fatti di soli 4 anni). L’imputata, sposata con un gelese (che si è costituito parte civile, difeso dall’avvocato Maria Elena Ventura) dovrà scontare due anni di reclusione oltre al risarcimento delle spese processuali.

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Giudiziaria

Il CGA annulla sanzione pecuniaria irrogata dal Comune di Licata sull’ ordine di demolizione di opere abusive.

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Palermo- Il CGA ha annullato sanzione pecuniaria irrogata dal Comune di Licata per l’inottemperanza all’ordinanze di demolizione di opere edilizie abusive.

Tutto è cominciato nel1982 la Sig.ra G.M.R. C., originaria di Campobello di Licata, insieme ad altre persone ha acquistato in comunione, per la quota di 1/5, un fondo indiviso ubicato nel Comune di Licata in cui venivano realizzati vari fabbricati abusivi.Nel 1986 per ciascuno di tali fabbricati i proprietari presentavano autonome istanze di condono, che tuttavia nel 2018 venivano respinte dal Comune di Licata, che al contempo ingiungeva la demolizione delle opere realizzate abusivamente.

A seguito dell’ordine di demolizione emanato dal Comune di Licata la sig.ra G.M.R.C. provvedeva alla demolizione del proprio fabbricato, mentre i restanti proprietari non vi davano esecuzione e, pertanto, il Comune contestava a tutti i comproprietari, compresa la sig.ra G.M.R.C., la mancata demolizione delle opere abusive ancora in essere.

G.M.R.C., ha chiesto al Comune di Licata l’annullamento in autotutela dell’accertamento di inottemperanza, nella parte a lei riferito, in quanto la stessa, come detto, aveva dato esecuzione all’ordinanza di demolizione, ma tuttavia, il Comune di Licata irrogava anche a G.M. R.C. le sanzioni pecuniarie.

A questo punto G.M.R.C., con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, portava avanti un contenzioso volto all’annullamento dell’ingente sanzione irrogata dal Comune di Licata. L’Avv. Rubino censurava l’illegittimità della sanzione in quanto il Comune di Licata non aveva tenuto conto dell’apporto partecipativo della propria assistita nella motivazione del provvedimento finale, bensì si era limitato ad utilizzare formule di mero stile che non consentivano all’interessata di ricostruire il percorso logico giuridico seguito dall’Amministrazione. 

Con sentenza del 27.05.2025, condividendo le argomentazioni difensive sostenute dall’Avv. Rubino, il CGARS ha accolto l’appello proposto dalla Sig.ra G.M.R.C. per difetto di motivazione dei provvedimenti impugnati.

Il CGARS ha affermato che deve essere sempre garantita all’interessato la piena ed effettiva partecipazione procedimentale mediante la produzione di memorie o osservazioni e l’Amministrazione ha l’obbligo di valutarle, dandone espressa, puntuale e adeguata ragione nella motivazione del provvedimento finale.  

Per effetto della sentenza è stata annullata la sanzione pecuniaria irrogata dal Comune di Licata alla ricorrente, che non dovrà corrispondere.

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Giudiziaria

Alunna molestata, Procura chiede processo per bidello

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La Procura di Gela, diretta da Salvatore Vella, ha chiesto il giudizio immediato nei confronti di S.C. 67 anni, collaboratore scolastico di una scuola media di Gela. L’uomo è accusato di aver palpeggiato e baciato il seno di una giovanissima alunna, durante l’orario scolastico lo scorso marzo.

Il bidello è sottoposto alla misura cautelare personale della “sospensione dai pubblici uffici”, emessa dal Gip di Gela su richiesta del Pm Fabrizio Furnari, che gli impedisce di continuare a lavorare a scuola.

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Giudiziaria

Condanne definitive per droga e furto, due arresti a Gela

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Due arresti, sono stati eseguiti a Gela dalla Polizia. Un trentasettenne deve scontare un anno di reclusione dopo essere stato condannato dalla Corte d’Appello di Caltanissetta per il reato di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti; un venticinquenne deve scontare due anni di reclusione, dopo la condanna emessa dal Tribunale di Gela per il reato di furto in abitazione. Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti in carcere.

A Caltanissetta, la Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un provvedimento applicativo di misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Capoluogo nei confronti di un 31enne, indagato per minacce e atti persecutori.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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