Maretta in casa FdI a Mazzarino
Per Battaglia, Calì e Di Bartolo "la misura è colma".Accusano il coordinatore e chiedono una nuova guida nel partito locale
LA MISURA E’ COLMA
Da Salvatore Battaglia, Giuseppe Calì e Rosario Di Bartolo di FdI di Mazzarino riceviamo e pubblichiamo:
Un virulento e contagioso virus sembra colpire taluna classe politica mazzarinese, non vaccinata alle regole della democrazia e della libertà: disertare le riunioni e sottrarsi al confronto.Particolarmente vulnerabile al virus sembra sia il coordinatore comunale di Mazzarino di Fratelli d’Italia, incline esclusivamente, amiche ed amici, a mostrarsi in continue passerelle e pubblicare foto e momenti felici sui social. Rispetto ad un quadro locale fortemente critico registriamo l’assoluta inerzia del “nostro”, de facto FDI è scomparsa dallo scenario politico, ed in effetti non è emersa alcuna riflessione o iniziativa, ad esempio, sullo schema di bilancio stabilmente riequilibrato e sulla delibera di giunta che ha quadruplicato le indennità degli amministratori o sulla crisi non solo politica dell’amministrazione Faraci e sui burrascosi lavori del Consiglio comunale od ancora sull’ordine pubblico e sul degrado sociale oppure sulla caotica viabilità e sulle disastrate strade urbane.
Reticente a qualsiasi analisi post elettorale dopo la debacle dell’ennesima fallimentare candidatura a sindaco, oggi il “nostro” è colpevole di ingessare il partito, di paralizzare il coordinamento comunale non convocato oramai da tempo, di mancanza di visione strategica e stagnante azione politica, di silenziare il dibattito interno ed isolare il partito dal dibattito pubblico, di ignorare le numerose richieste di riunioni ed incontri, di declinare gli inviti e disertare gli incontri financo con la dirigenza provinciale, di voler imbavagliare le critiche ed il dissenso interno fino all’ostracismo, comportamenti che violano palesemente le più elementari regole democratiche e deontologiche.
Denunciamo una gestione del partito personalistica, arbitraria ed abulica, tangibilmente divisiva, sintomatica del tentativo di blindare una posizione di potere che non condividiamo, sebbene imprudentemente abbiamo eletto all’unanimità il coordinatore, dal momento che l’assemblea congressuale di FDI doveva sancire una decisa svolta dell’azione politica rispetto a quella precedente: una svolta che invece si sta rilevando un’impostura per la quale ci scusiamo con iscritti e simpatizzanti che si riconoscono nell’azione politica di chi oggi scrive.
Invero occorre precisare che, intuito il dissenso nei confronti del coordinatore, la richiesta di celebrare un congresso unitario è stata voluta e sponsorizzata fortemente dal deputato regionale, onorevole Scuvera, il quale, siglando un accordo precongressuale, si impegnava anche di garantire una nuova fase politica, inclusiva, attiva, propositiva: impegno e ruolo di garanzia palesemente disatteso.
Non ci sentiamo rappresentati da questo modus operandi che svilisce la storia della destra mazzarinese e declassa FDI a parodia della politica locale, né Fratelli d’Italia può essere ostaggio di un coordinatore, il cui unico ruolo sembra essere quello di prostrarsi al potere politico ignorando istanze e necessità del territorio.
Rivendichiamo una guida autorevole in grado di determinare le scelte nel territorio e restituire dignità e prospettiva al partito nonché offrire un progetto credibile per il futuro di Mazzarino.
La richiesta riunione urgente del direttivo locale, speriamo non boicottata, è indispensabile per fare chiarezza sull’opaca gestione del partito, portata avanti oltre che dal permaloso coordinatore paesano, anche da altri dirigenti dal ruolo anonimo ed indecifrabile.
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