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Monti individua Argo- Cassiopea come sito strategico del gas

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Solo la guerra è riuscita a chiarire quello che la geografia mostra da anni per la posizione geografica di Gela già individuata dagli americani nel ’43.
 

Il presidente delle autorità portuali Monti ha individuato l’ area di Gela quale sito preferito per il trasporto del gas. Dopo 30 anni.

“Finalmente, le autorizzazioni sono state rilasciate – ha detto – si potrà trivellare, superando i no ideologici. Purtroppo, il paese ha affrontato la questione solo con l’esplosione della guerra in Ucraina. Con “Argo-Cassiopea”, dal 2024 potremo avere circa due miliardi di metri cubi di gas, che corrispondono quasi al cento per cento di ciò che si produce in Italia.


“Gela deve diventare il cuore energetico dell’area Mediterranea – dice il sindaco di Gela – investire da noi può rappresentare la chiave di volta per diventare indipendenti in futuro e per spingere sull’export di gas e idrogeno. Le recenti parole del presidente dell’Autorità portuale della Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti, confermano questo quadro e dimostrano che, come amministrazione, abbiamo visto bene, quando, sotto il profilo dell’azione di sviluppo da avviare sul territorio, abbiamo individuato direttrici ben precise da seguire e che cavalcano l’onda dell’attenzione globale che in questo momento, finalmente, c’è per la nostra portualità.
 
Argo Cassiopea, alla luce di quello che sta succedendo in Ucraina, permette di spingere verso un’accelerazione di questa progettualità. Intendiamo sfruttare tutti i meccanismi avviati dal governo nazionale e regionale per l’incremento dello sviluppo produttivo (ZES, legge 181, PNRR , CIS, FSC etc), e stiamo lavorando affinché Gela possa diventare pure uno dei due hub energetici a livello nazionale, insieme ad Arbatax, in Sardegna. Non solo. Ricordo a tutti che abbiamo candidato la città a  polo nazionale per l’idrogeno, e siamo pronti a portare avanti questa ricca ed urgente programmazione in maniera diversa e più incisiva rispetto al passato. La creazione del polo del GNL deve essere un ulteriore tassello nella strategia generale che ci deve portare ad essere baricentro rispetto all’Europa, all’Africa e ai flussi economici del Mediterraneo.
 
Per decenni siamo stati costretti a subire tagli e indifferenza, questo è il momento giusto non solo per guardare alle nostre infrastrutture portuali già esistenti, per farne il fulcro di importanti attività logistiche, ma anche per pensarne e idearne di nuove, con l’obiettivo di metterci al centro dei traffici marittimi internazionali” .
 
 

 

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