Morte dei tre carabinieri in Veneto, il dolore del Sinalp
L'Italia sta pagando il prezzo di anni di politiche miopi, dettate da un malinteso senso di buonismo e da ideologie del “politicamente corretto"


Dalla Confederazione sindacale nazionale autonoma dei lavoratori e dei pensionati, riceviamo e pubblichiamo
La Confederazione Sindacale Sinalp esprime profondo cordoglio per la tragica perdita dei tre valorosi Carabinieri, Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà, caduti durante le operazioni di sgombero di un’abitazione a Castel D'Azzano, in via San Martino nel Veneto. Ci uniamo al dolore delle famiglie delle vittime, dei colleghi dell’Arma e di tutta la comunità colpita da questa drammatica perdita. In questo momento di grande tristezza, ribadiamo la nostra totale solidarietà alle Forze dell’Ordine, che ogni giorno operano in condizioni difficili, spesso esposte all’aggressione e al disprezzo di chi vive ai margini della legalità. Tuttavia, non possiamo tacere una verità amara, l’Italia sta pagando il prezzo di anni di politiche miopi, dettate da un malinteso senso di buonismo e da ideologie del “politicamente corretto” che hanno indebolito l’autorità dello Stato, disarmato moralmente le istituzioni e reso più vulnerabili coloro che difendono la sicurezza dei cittadini. Troppo spesso chi serve con coraggio lo Stato è stato lasciato solo, mentre chi delinque trova giustificazioni, attenuanti e comprensione. Questa deriva culturale e politica ha generato un clima di impunità e di sfiducia che mina la stessa coesione sociale del Paese ed incentiva le azioni delinquenziali.
È tempo di dire basta, lo Stato deve tornare a essere garante della giustizia e della sicurezza, non ostaggio di ideologie che confondono la solidarietà con la debolezza e la tolleranza con l’impunità. I tre fratelli che hanno orchestrato la strage, Dino, Franco e Maria Luisa Ramponi sono stati arrestati per omicidio premeditato e si sta valutando l'accusa di strage. Già nel 2024, avevano saturato di gas il casolare per evitare lo sgombero, e fortunatamente in quell'occasione non c'è stata l'esplosione. Occorre fare piena luce su ogni responsabilità, colmare le lacune istituzionali e adottare misure concrete per tutelare chi ogni giorno indossa una divisa e mette a rischio la propria vita per il bene comune. Rivolgiamo un sincero augurio di pronta guarigione ai feriti e un pensiero di profonda vicinanza alle famiglie colpite. Il sacrificio di chi serve con dedizione e coraggio non sarà mai dimenticato. Il Sinalp continuerà a battersi affinché venga resa giustizia e vengano rafforzate le tutele per le Forze dell’Ordine, restituendo dignità, sicurezza e rispetto a chi garantisce la legalità e la libertà di tutti gli italiani.