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Cronaca

Natante si ribalta, equipaggio salvato dalla Guardia Costiera

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Tempestivo intervento della Capitaneria di porto di Gela, sotto il coordinamento del Reparto Operativo della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, che ha operato il soccorso di una unità a vela interessata da un ribaltamento (in gergo scuffiamento) che ha provocato la caduta in acqua dell’equipaggio. La segnalazione è pervenuta tramite il numero di emergenza 1530 e il personale della Capitaneria di porto, a bordo della motovedetta Cp722, è intervenuto sul luogo del sinistro, a circa un miglio a sud de La Conchiglia, per procedere al recupero dei naufraghi dall’acqua ed al loro trasferimento presso il porto rifugio di Gela, dove il personale del 118 ha prestato le prime cure.

Successivamente è stata coordinata la complessa attività di recupero del natante, affinché non fosse lasciato alla deriva e rappresentasse un pericolo per la sicurezza della navigazione. Quest’ultimo, è stato trainato presso la diga foranea del Porto Isola ed assicurato ad un ormeggio.

Cronaca

Antidroga: polizia arresta 11 persone nel Nisseno

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Undici persone sono state arrestate dalla Polizia che ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip presso il Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura della Repubblica. L’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Per 4 indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere; per 2 gli arresti domiciliari; 3 sono stati sottoposti al divieto di dimora nei comuni di Caltanissetta e Canicattì e 2 all’obbligo di presentazione alla P.G.

L’indagine trae origine dalle informazioni e dai servizi svolti sul territorio dagli investigatori della Squadra Mobile di Caltanissetta, che hanno permesso di incentrare l’attenzione su alcuni soggetti nisseni che avrebbero posto in essere un’intesa attività di spaccio di sostanze stupefacenti, principalmente del tipo cocaina, ma anche hashish e marijuana, nel capoluogo e a San Cataldo. La droga sarebbe stata acquistata e confezionata in dosi pronte allo spaccio all’interno degli appartamenti in uso agli indagati e in un locale garage situato nella zona bassa del capoluogo, con consegne concordate mediante appuntamenti in luoghi sempre differenti o direttamente al domicilio degli assuntori, per eludere eventuali interventi delle forze dell’ordine. Le indagini avrebbero permesso di risalire ai canali di approvvigionamento della droga, che sarebbe stata acquistata a Catania da fornitori etnei, anch’essi colpiti dal provvedimento cautelare, e in alcune circostanze, dettate dalla necessità di fronteggiare la notevole richiesta, anche a Canicattì e Serradifalco. Nel corso dell’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta, sono stati effettuati anche 2 arresti nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e sequestrati 75 grammi di cocaina e 140 di hashish. Le indagini, sviluppate in un arco temporale compreso tra i mesi di marzo e ottobre 2024, hanno permesso di segnalare alla locale Prefettura svariati assuntori, trovati in possesso della dose che avrebbero acquistato dai soggetti monitorati, prevalentemente giovani appartenenti alle classi agiate della città. L’operazione di polizia giudiziaria è stata condotta dalla Squadra Mobile di Caltanissetta, con la collaborazione degli omologhi uffici delle Questure di Agrigento e Catania, con l’impiego di unità cinofile antidroga della Questura di Palermo.

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Cronaca

Contrasto alla mafia, alla droga e agli illeciti economici: la Finanza traccia il bilancio annuale

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In occasione del 251′ anniversario della fondazione, che si svolge oggi, il comando provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta, diretto dal colonnello Stefano Gesuelli, ha stilato il bilancio operativo annuale.

Nel 2024 e nei primi cinque mesi del 2025, la Guardia di Finanza ha eseguito oltre 3540 di interventi e circa 220 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese della provincia.

Le attività ispettive hanno consentito di individuare 30 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e 189 lavoratori in “nero” o irregolari. Scoperto, inoltre, un caso di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibile a stabile organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine. Nel contrasto alle frodi sui crediti d’imposta e dell’evasione fiscale le fiamme gialle nissene hanno eseguito 353 interventi che hanno permesso di constatare oltre 67 milioni di euro di elementi di reddito sottratti a tassazione e 23,9 milioni di euro di imposte evase tra iva, irpef e ritenute non versate all’erario. I soggetti denunciati per reati tributari sono 65. All’esito di indagini delegate dall’Autorità giudiziaria, sono stati inoltre cautelati e segnalati all’Agenzia delle entrate crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica inesistenti o ad elevato rischio fiscale, sequestrati beni costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, per un valore di oltre 4,9 milioni di euro. Sono state avanzate 28 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies, nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale. Sono stati eseguiti 23 interventi in materia di accise e 13 nel settore doganale. Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato a individuare 129 chili di tabacchi lavorati consumati in frode o sottoposti a sequestro e alla denuncia di 3 soggetti.I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire 33 punti di raccolta scommesse illegali e di denunciare 4 responsabili.

L’attività della Guardia di finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse dell’Unione europea e nazionali, per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie. Le direttive impartite sono orientate, in via prioritaria, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In questo ambito sono stati eseguiti 51 interventi per verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici, per oltre 3,9 milioni di euro. Elevata attenzione è prestata anche alla tutela di altre risorse dell’Unione europea, tra cui gli aiuti previsti dalla Politica Agricola Comune e dalla Politica Comune della Pesca. Al riguardo, i Reparti del Corpo hanno condotto 17 interventi, accertando frodi, attuate attraverso la presentazione di dati non veritieri e di falsi titoli di proprietà, per oltre 750 mila euro proposti per il sequestro e denunciando 24 responsabili.Sul fronte della spesa pubblica nazionale, nello stesso periodo, sono stati effettuati 263 interventi, di cui 202 in tema di reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro.L’azione di contrasto alle frodi ai danni delle risorse unionali ha consentito complessivamente di accertare contributi indebitamente percepiti per oltre 1,6 milioni di euro mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale supera un milione di euro. Nell’ambito della collaborazione con l’Autorità giudiziaria – penale e contabile – sono state eseguite 320 indagini in tema di spesa pubblica al cui esito sono stati denunciati oltre 164 soggetti e segnalati alla Corte dei conti 20 responsabili, con l’accertamento di danni erariali per circa 6 milioni di euro.Importante risulta la cooperazione sul territorio con la Procura europea, con la quale sono state sviluppate 5 indagini che hanno portato alla denuncia di 4 responsabili e all’esecuzione di sequestri per circa 700 mila euro.In tema di appalti, sono state monitorate procedure di affidamento e modalità di esecuzione delle opere e servizi per circa 4 milioni di euro. L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e agli altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti, ha condotto alla denuncia di 23 soggetti.

Nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, l’azione del Corpo mira a impedire le infiltrazioni criminali nell’economia legale e, contemporaneamente, a tutelare il libero mercato e il rispetto delle regole della sana concorrenza.In materia di riciclaggio e autoriciclaggio, anche attraverso l’investigazione di flussi finanziari sospetti generati dagli operatori del sistema di prevenzione antiriciclaggio, sono stati eseguiti 21 interventi, che hanno portato alla denuncia di 36 persone per riciclaggio e autoriciclaggio accertato per circa 1,5 milioni di euro, al sequestro di 730 mila euro e alla formulazione di proposte di sequestro di beni per oltre 5 milioni di euro.

Gli interventi eseguiti a contrasto dei traffici di valuta e falsificazione dei mezzi di pagamento hanno portato alla denuncia di 12 soggetti e al sequestro di banconote false per 12 mila euro. In materia di reati societari e del codice della crisi d’impresa, sono stati denunciati 5 soggetti, mentre con riferimento alle condotte di usura ed estorsione sono stati denunciati 2 soggetti ed effettuate proposte di sequestro per circa 350 mila euro.In applicazione della disciplina della responsabilità amministrativa degli enti sono state svolte 7 indagini nell’ambito delle quali sono stati segnalati 9 soggetti giuridici, con la formulazione di proposte di sequestro per circa 1 milione di euro.In conseguenza della crisi russo-ucraina e della conseguente escalation militare, il Corpo, quale membro del Comitato di sicurezza finanziaria, ha proseguito gli accertamenti economico-patrimoniali sugli individui e sulle entità listate nei provvedimenti restrittivi emanati dall’Unione europea. Nell’ambito del contrasto al crimine organizzato, finalizzato anche all’individuazione di fittizie intestazioni di beni, sono state concluse 41 indagini. Le connesse investigazioni patrimoniali hanno portato all’applicazione di provvedimenti di sequestro, confisca e amministrazione giudiziaria per un valore di circa 52 milioni di euro.Sono stati eseguiti, poi, circa 50 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.Nel periodo in esame, i dipendenti Reparti hanno effettuato circa 70 operazioni di polizia, sequestrando, in territorio nazionale, circa 250 chili di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da cocaina, marijuana e hashish, denunciando 62 soggetti (di cui 23 in stato di arresto) e segnalandone 12 ai Prefetti.Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio e dei mezzi navali, a riscontro delle segnalazioni del cittadino.Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti 53 interventi, sviluppate 2 deleghe dell’Autorità Giudiziaria e denunciati 31 soggetti. A seguito di queste attività sono stati sottoposti a sequestro oltre 450.000 prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri e in violazione della normativa sul diritto d’autore.

Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di finanza assicura un’efficace azione di contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, rifiuti, armi ed esseri umani.Tali traffici hanno origine in massima parte oltremare, transitando per il Mediterraneo, con conseguente necessità di garantire la più rapida ed efficace integrazione fra dispositivo di vigilanza in mare e strutture investigative sul territorio.L’organizzazione del presidio aeronavale del Corpo, diffusamente dislocato lungo tutta la costa nazionale, costituito da 15 Reparti Operativi Aeronavali, con le dipendenti 16 Stazioni Navali e 13 Sezioni Aeree, consente il costante coordinamento con i Comandi Provinciali e le altre unità operative presenti sul territorio, mediante la condivisione dei rispettivi patrimoni informativi nonché la pianificazione e l’esecuzione di interventi congiunti.Nel periodo da giugno a settembre, in 26 località, lungo gli oltre 8.000 km di coste dell’intera penisola e nei laghi maggiori, oltre 700 uomini delle fiamme gialle garantiranno, a bordo delle unità navali del Corpo, la prevenzione generale ai fini della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in mare.La Guardia di finanza, quale Forza di Polizia e Corpo armato dello Stato, è annoverata tra le strutture operative del Servizio nazionale della Protezione Civile ed è chiamata quindi a concorrere per fronteggiare calamità e disastri naturali nonché a fornire il proprio apporto per eventi straordinari, che richiedono un intervento di carattere eccezionale dell’apparato statale.L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, cui il Corpo partecipa prioritariamente con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.”.Nel contesto rientrano anche gli eventi di portata internazionale caratterizzati dalla contemporanea presenza di numerose Autorità estere e, spesso, organizzati in luoghi anche prospicienti le aree litoranee e portuali.A tale riguardo, degno di menzione è il contributo offerto dalla Guardia di finanza nell’ambito della Presidenza italiana del G7, attraverso l’impiego, nei consessi ad essa correlati, svoltisi durante l’intero arco dell’anno 2024 e i primi mesi del 2025 lungo tutta la Penisola, di militari provenienti dai Reparti di Caltanissetta.A ciò si aggiunge, altresì, l’attuale, concorsuale impegno nelle attività volte al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica correlate al Giubileo Universale della Chiesa cattolica, che vedono la Guardia di finanza mettere in campo, quotidianamente, una significativa aliquota di militari AT-P.I. sino alla conclusione del citato grande evento, nell’ambito di un articolato sistema di sicurezza finalizzato ad assicurare le migliori condizioni per il regolare svolgimento delle celebrazioni giubilari.In sintesi, il Corpo, nel 2024, ha impiegato complessive 6127 giornate/uomo in servizi di ordine pubblico in occasione di manifestazioni, eventi sportivi, consessi internazionali e altri eventi. Tale impegno, che prosegue ininterrotto anche nel 2025, ha portato ad un impiego complessivo di 4182 giornate/uomo in servizi di ordine pubblico.Gli stessi, mediante personale in possesso dell’abilitazione “Addetto ai servizi di protezione” ovvero “Scorte di sicurezza” concorre, con le altre Forze di Polizia, anche al delicato servizio di misure di protezione a favore di Magistrati, a richiesta dell’Autorità di Governo.

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Cronaca

Pressioni, minacce ed estorsione: scattano un arresto ed una denuncia

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Una donna è stata arrestata dai Carabinieri di Santa Caterina Villarmosa, con l’accusa di estorsione ai danni di una giovane del luogo. L’arresto è avvenuto a esito di attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta.Le indagini hanno preso avvio grazie alla capillare presenza sul territorio dell’Arma, in particolare dall’attenzione costantemente rivolta dai militari verso le situazioni di fragilità sociale. È stato così che i militari hanno individuato un presunto abuso nei confronti di una 36enne, vittima per anni, secondo l’ipotesi accusatoria, di pressioni e minacce.

Per come emerso dalle indagini, due donne residenti a San Cataldo avrebbero approfittato della vulnerabilità psicologica della vittima per costringerla, con la minaccia di denunciarla ai Carabinieri, a consegnare periodicamente somme di denaro quale risarcimento per un presunto danno arrecato a un’autovettura. Le richieste sarebbero state reiterate nel tempo, alimentate da un clima di intimidazione e sopraffazione, portando la vittima a consegnare, per come poi denunciato, diverse migliaia di euro, nella indotta errata convinzione di aver davvero provocato un danno così grave.I sospetti sono diventati via via più concreti quando la presenza delle due donne nel piccolo centro del Nisseno è stata notata più volte, e senza apparente giustificazione, dai Carabinieri, che avviavano quindi un’attività di osservazione e pedinamento. L’operazione si è conclusa con l’arresto in flagranza di una delle due, fermata mentre riceveva denaro in contanti dalla vittima; la complice, non presente in quel momento, è stata denunciata in stato di libertà, essendo ritenuta, sulla scorta della ricostruzione investigativa a seguito delle dichiarazioni rese dalla vittima, responsabile in concorso di analoghe condotte vessatorie perpetrate nel tempo.L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari, che ha disposto la misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa.L’operazione si inserisce nell’ambito della costante azione di contrasto alla violenza di genere condotta dall’Arma, con particolare attenzione alla tutela delle persone più fragili, a salvaguardia della sicurezza e della dignità dei cittadini.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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