Niscemese in manette: continue minacce ai danni della ex
"Da casa uscirà in una cassa di legno…devo causarle quante più sofferenze possibili… la sua vita è legata alla mia fine pena”


Un niscemese di 47 anni, è stato arrestato dalla Polizia in esecuzione di ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica. L'accusa è di atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio. L’uomo, indagato, per le continue e reiterate minacce nei confronti dell’ex coniuge, era già stato tratto in arresto lo scorso mese di agosto poiché aveva violato la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla vittima; in quell’occasione il Gip aveva aggravato la misura cautelare disponendo gli arresti domiciliari.
L’indagato con condotte moleste e reiterate ha cagionato alla vittima un grave stato di ansia e paura; in un’occasione, allo scopo di danneggiare l’abitazione della ex, di notte ha appiccato il fuoco ai mastelli della raccolta dei rifiuti posizionati davanti il portone d’ingresso causando l’annerimento della facciata dell’immobile. L’arrestato, dopo aver presenziato all’interrogatorio di garanzia, al cospetto degli agenti della Polizia di Stato, ha manifestato propositi omicidiari nei confronti dell’ex moglie dichiarando che: “da quella casa uscirà in una cassa di legno … devo causarle quante più sofferenze possibili … la sua vita è legata alla mia fine pena”.