No a soppressione della fermata ferroviaria di Vallelunga
L'on.Mancuso investe del caso l'assessore Aricò
L’onorevole Michele Mancuso, deputato regionale di Forza Italia, è intervenuto sulla questione relativa alla soppressione della fermata ferroviaria di Vallelunga Pratameno lungo la tratta Palermo–Catania / Catania–Palermo, una decisione che sta creando disagi ai pendolari e ai cittadini del territorio.
«Faccio mia la preoccupazione espressa dall’amministrazione comunale di Vallelunga Pratameno – ha dichiarato Mancuso – in merito alla cancellazione della fermata da parte di alcuni treni regionali veloci, utilizzata da tanti lavoratori e studenti che ogni giorno viaggiano per motivi di studio e di lavoro».
La soppressione riguarda in particolare due treni: il Regionale Veloce 5520, che parte da Palermo alle 17:31 e non effettua più la fermata di Vallelunga, precedentemente prevista intorno alle 18:36, e il Regionale Veloce 5511, che parte da Catania alle 13:32 e non ferma più a Vallelunga, dove l’arrivo era previsto intorno alle 15:30.
«Ho avuto la possibilità di confrontarmi con l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Alessandro Aricò – prosegue Mancuso – che con grande disponibilità ha subito preso in carico la problematica, avviando le verifiche necessarie per individuare una possibile soluzione. Nelle prossime ore capiremo se sarà possibile intervenire, tenendo conto anche delle valutazioni aziendali che potrebbero incidere sul percorso. Il nostro obiettivo resta quello di garantire ai cittadini un servizio ferroviario efficiente e accessibile».
«Dispiace, tuttavia – ha concluso il deputato forzista – dover constatare che alcune notizie circolate sulla stampa, riguardanti presunti incontri o interventi già avvenuti, non corrispondono al vero. L’assessore Aricò, infatti, non era stato informato della vicenda prima del mio confronto diretto. Continuerò, come sempre, a sostenere l’amministrazione comunale di Vallelunga e i suoi cittadini, che meritano attenzione e rispetto da parte di tutte le istituzioni».
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