“Non giriamoci dall’altra parte”: la mobilitazione antiviolenza della città che non vuole tornare indietro
Sono giorni difficili. Probabilmente, molto probabilmente, di così difficili Gela non ne viveva da tempo. Ad una città sporca e alle prese con i soliti problemi e disservizi nei settori dell’igiene e...


Sono giorni difficili. Probabilmente, molto probabilmente, di così difficili Gela non ne viveva da tempo. Ad una città sporca e alle prese con i soliti problemi e disservizi nei settori dell’igiene e del decoro urbano si è aggiunta la scure del rischio default e della sfiducia al sindaco, con tutte le incognite (e gli spettri) del caso. Come se non bastasse, il triste e grave incremento di atti criminosi registrato nelle ultime settimane è ben più che preoccupante.
La cronaca racconta fatti che non possono essere equivocati. Ma se da alcuni fronti si fa più evidente l’insorgere di atti vandalici e violenti, non manca la reazione di non chi intende cedere alla violenza, al degrado e alla paura, prestandole il fianco con atteggiamenti di silenzio e disinteresse fino a rasentarne la contiguità. Come già accaduto altre volte, nel passato, la parte sana della città – che rappresenta la maggioranza dei gelesi – scenderà in piazza: l’appuntamento è per martedì 8 novembre alle 9.30 alla villa comunale.
Una mobilitazione che vuole essere corale, ideata dal Comitato cittadino studenti Gela che in poche ore e con grande spirito di appartenenza ha preso in mano le redini dell’organizzazione, coinvolgendo anche le istituzioni. Il tempo stringe e Gela ha bisogno di dimostrare, soprattutto a se stessa, che non può, non vuole e non deve tornare indietro. “Vi aspettiamo numerosi, non giriamoci dall’altra parte”: il messaggio che da ieri gira sui social, lanciato proprio dai giovani della città, è chiarissimo. Tocca a noi.