Nuovamente alle prese con la crisi idrica gli agricoltori della piana di Gela.
L’ultimo problema sorto riguarda la falla apertasi in un tratto di condotta che dalla diga Cimia va verso la vasca Badia. Proprio quella condotta fu riparata un paio di mesi fa a seguito di proteste del mondo agricolo. Un mondo che si sente abbandonato dalla politica e dal Consorzio d bonifica.
Oggi investire nei campi dalle nostre parti diventa sempre più proibitivo: non si investe nelle dighe che esistono nel territorio ma non possono invasare a pieno, non si investe nelle manutenzioni.
L’aumento vertiginoso delle bollette scoraggia l’uso delle pompe per tirare l’acqua che poi deve servire alle coltivazioni.
Per non parlare poi dei continui furti e danneggiamenti che le strutture e i mezzi delle aziende agricole e le coltivazioni subiscono