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Nuovo accordo attuativo sul porto rifugio

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Una storia senza fine che si consuma di incontro in incontro e nessuna luce si vede in fondo al tunnel.

Il nuovo accordo attuativo del protocollo d’intesa per l’Area di crisi di Gela sarà all’esame di enti e società interessate nel corso di un incontro, in videoconferenza, indetto dalla presidenza della Regione Siciliana il prossimo 13 dicembre.

In quella sede si provvederà a una verifica dell’iter per il progetto di ripristino funzionale e potenziamento del porto rifugio di Gela alla luce dei nuovi sviluppi risalenti alla scorsa estate.

La Regione, con deliberazione della giunta di governo, nell’agosto scorso, aveva espresso il proprio apprezzamento per l’accordo attuativo previsto dall’articolo 6 del protocollo d’intesa. Dopo recenti interlocuzioni tra i sottoscrittori dell’accordo stesso, però, si era valutata e decisa una nuova stesura dell’accordo attuativo, sicché , il 28 novembre scorso, su proposta del vicepresidente della Regione, la giunta di governo, aveva revocato la precedente delibera dell’agosto scorso.

Questo nelle nelle more della definizione del nuovo accordo di programma che sarà appunto esaminato durante la conferenza del 13 dicembre. 
    «Il tempo stringe – dice il sindaco Greco – e serve lo sforzo di tutte le parti in causa per velocizzare l’iter. La portualità, le opere strategiche, non possono più attendere. Porterò a quel tavolo le istanze dei cittadini gelesi e degli operatori economici i quali reclamano a gran voce la necessità di avere un porto funzionale e pienamente operativo».


Al tavolo regionale sono stati convocati l’assessore regionale delle Infrastrutture, Alessandro Aricò, il sindaco di Gela, i vertici di Autorità di Sistema portuale, Raffineria di Gela, EniMed e il dirigente generale della Protezione civile della Regione Siciliana

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