Viaggio tra i quartieri

Ospizio Marino: collaborazione quotidiana per il quieto vivere…

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Continua il nostro viaggio tra i quartieri di Gela. Oggi focalizziamo l’attenzione sul quartiere Ospizio Marino in cui risiedono 1500 persone. Il comitato è composto da 20 persone. Una di loro, al nostro arrivo, ci accoglie come se fosse un giorno di festa. Ad accompagnarci tra i vicoli del quartiere, che prende il nome da una vecchia casa di riposo oramai dismessa, sono Emanuele Sacco (portavoce del comitato), Gino Turco, Emanuele Pellegrino e Antonio Cocchíaro. Uomini di buona volontà: è questo che si evince immediatamente, perché questo gruppo con la collaborazione di molti residenti, si spende quotidianamente in opere di manutenzione e abbellimento della zona che si affaccia sul lungomare, dedicando tempo, passione e risorse economiche. C’è “La piazzetta della collaborazione”, un piccolo spazio che si trova nella zona alta del quartiere. Rimasto per anni in totale stato di abbandono, è stato riqualificato proprio dal comitato. L’antica muraglia è stata liberata dalle erbacce e ridipinta, così come sono state ripulite le siepi e la pavimentazione. inoltre sono state installate delle panchine. Tutto è stato abbellito con piante e fiori.”La piazzetta della collaborazione” è fonte di orgoglio per chi vive lì, perché è stata realizzata interamente con le forze del quartiere. “Negli anni – dice Emanuele Sacco – sono state innumerevoli le sollecitazioni inoltrate al comune, tutte senza esito. Ultimamente una promessa strappata al vicesindaco Terenziano Di Stefano, assicura che presto in quella piazzetta verranno installate delle giostrine per i bambini”. Antonio Cocchíaro, muratore volontario del quartiere, spesso in quella piazzetta si ritrova con i più piccini e impartisce loro lezioni di vita e di educazione civica, spiegando l’importanza dell’avere cura di ciò che appartiene alla collettività. Il quartiere risulta abbastanza pulito. Il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta è ottimo e fortunatamente i residenti collaborano per la differenziata, anche se non manca (purtroppo) chi sporca.Le strade e i vicoli di Ospizio Marino, però, lasciano a desiderare: qui mancano interventi sul manto stradale da diversi anni.Notiamo che le molteplici ringhiere presenti nel quartiere presentano una verniciatura nuova (di colore verde) per volere dei residenti, che ci tengono a precisare che nonostante siano pubbliche, sono state restaurate a spese loro.Così come il verde pubblico. Sono gli stessi abitanti ad occuparsene. Armati di rastrelli, decespugliatore, sacchi e paletta, periodicamente ripuliscono la zona. Ciò che maggiormente però i residenti lamentano, è la totale assenza di interventi per le potature degli alberi lungo i viali. Dalle foto scattate dalla nostra collaboratrice Miriam Nicastro e pubblicate a corredo dell’articolo, si notano che sono molto folti ed in alcuni tratti causano difficoltà per la visibilità stradale.Mancano anche interventi di pulizia stradale e dei marciapiedi. Spesso il forte vento, del quale è caratterizzata la nostra città, crea cumuli di volantini e fogliame ed in questo caso a ripulire sono sempre i residenti. D’altronde sono gli stessi che ogni sabato pomeriggio si recano in gruppo giù fino alla spiaggia, per ripulire la macchia mediterranea, che insiste nella parte bassa del quartiere.Ed è proprio qui che ci fanno notare un sito archeologico di notevole bellezza, tanto da lasciarci incantati. Purtroppo è chiuso al pubblico e non è dato sapere di più. Sempre nella parte che costeggia il lungomare Federico ll di Svevia, notiamo dei vecchi sottopassaggi pedonali abbandonati e chiaramente non fruibili.Anche in questo caso – dicono – sono state inoltrate diverse richieste agli organi preposti per una riqualificazione degli stessi, ma non è mai arrivata alcuna risposta.A Ospizio Marino non sono presenti molti servizi: non ci sono scuole, né farmacie o uffici postali ma il quartiere sorge a due passi dal centro storico, dove invece le strutture sono presenti, e dunque per i residenti il problema è attutito. Il servizio idrico è attivo a giorni alterni e chiaramente quasi tutte le abitazioni sono provviste di cisterne per la riserva idrica, in modo da poter sopperire nei giorni carenti.Notiamo un grande e toccante murales nel quartiere, in ricordo di un ragazzo che viveva lì, scomparso prematuramente due anni fa a seguito di un incidente stradale.Il murales è stato donato dagli amici della giovane vittima al quartiere. Un ricordo indelebile dedicato interamente a chi ogni giorno si spende per la cura della zona.

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