Partigiani gelesi nella guerra di liberazione

Dallo storico Nuccio Mulè, riceviamo e pubblichiamo Nell’archivio della Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura Icar (Istituto Centrale Archivi), alla voce “I Partigiani d’Italia - Lo s...

A cura di Redazione Redazione
06 novembre 2024 22:47
Partigiani gelesi nella guerra di liberazione -
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Dallo storico Nuccio Mulè, riceviamo e pubblichiamo

Nell’archivio della Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura Icar (Istituto Centrale Archivi), alla voce “I Partigiani d’Italia - Lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza”, si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in tutte le regioni italiane a partire dagli anni Quaranta. Per quanto riguarda la Sicilia gli elenchi contengono 6.554 nominativi di partigiani ripartiti nelle nove  province: Palermo con 1.619, Catania con 1.101, Messina con 1.082, Agrigento con 613,  Caltanissetta con 419, Trapani con 542, Enna con 364, Siracusa con 466 e Ragusa con  348. Per il Comune di Gela compaiono 60 nominativi a cui se ne aggiungono altri 20 della mia ricerca, portando il numero totale a 80 partigiani di Gela. Tutto questo a meno  di tre ultime integrazioni che hanno portato il totale dei partigiani gelesi della guerra di Liberazione nel Nord d’Italia al numero di 83.

Alla lista degli ottanta partigiani di Gela si aggiunge un altro nominativo fornitoci dal Massimo Altamore; si tratta di Giovanni Vacca di cui si riportano alcune notizie biografiche.

Il partigiano Giovanni Vacca nacque qui a Gela (allora Terranova di Sicilia) il 24 maggio 1923. Trasferitosi sin da piccolo con la famiglia a Milano da adulto lavorò negli stabilimenti  aeronautici della "Caproni" come apprendista meccanico. Aderì alla Resistenza compiendo  una serie di atti di sabotaggio all'interno della "Caproni" compreso un attentato al deposito  di munizioni di una batteria antiaerea ai Sabbioni presso l'Idroscalo di Milano. Verso la fine  del 1943 raggiunse la formazione partigiana "Esercito Italiano - Gruppo Cinque Giornate"  del colonnello Carlo Croce sul Monte San Martino di Valcuvia. Dopo un'aspra battaglia fu catturato assieme ad altri partigiani dai nazifascisti; trasferito con i compagni alla Caserma  Cadorna di Valcuvia, fu torturato e poi fucilato il 15 novembre 1943.

Per il suo contributo alla Resistenza gli furono conferite alla memoria il Diploma di  Medaglia Garibaldina nel 1947 e una Medaglia d'Oro dal Comune di Milano nel 1972.

Alla lista degli ottantuno partigiani di Gela si aggiunge un altro nominativo, quello di  Benedetto Bonanno, nato a Terranova di Sicilia il 1° gennaio 1910. Brigadiere della Stazione Carabinieri di Arcola in provincia di La Spezia, aderì alla Resistenza del gruppo "Giustizia e Libertà"  a Sarzana. Entrò clandestinamente nella Brigata "Lunense". Fu ucciso il 14 settembre 1944  durante un'azione contro un reparto tedesco a Casalina di Cecina (Fivizzano-MS). Al  carabiniere partigiano di Gela è dedicata una lapide alla memoria nella Stazione Carabinieri di  Arcola oltre alla cittadinanza onoraria dello stesso Comune. A Gela gli è stata dedicata  nell'immediato dopoguerra una via nella zona Borgo, anche se nessuno, che si sappia,  abbia saputo mai il perchè.

Alla lista degli ottantadue partigiani di Gela si aggiunge un altro nominativo, quello di Pietro Antonuccio. Carrettiere nato a Terranova di Sicilia il 13 maggio 1922. Soldato del 28° Rgt. Artiglieria in Grecia. Prigioniero di guerra catturato dai tedeschi e deportato in Germania (prigioniero I.M.I.). Concessione qualifica di Partigiano.

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