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Per “Gela prima di tutto” la città è in mano alla delinquenza e l’amministrazione è inerme

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“Gela è la città dei paradossi, non ci stancheremo mai di dirlo. Mentre le parole “delinquenza” e “criminalità” macchiano giornalmente le notizie di cronaca, il sindaco Lucio Greco e tutta la sua amministrazione continuano a rimanere inermi, reclusi nella loro personale delusione del nulla”: esordisce così in una nota il responsabile del movimento Gela prima di tutto, Marco Maniglia che porta come esempio i recentissimi fatti accaduti nel mondo dell’atletica leggera.
E’ freschissima la notizia del furto dell’unico materasso per il salto in alto collocato nei pressi del Pala Cossiga, in un’area destinata ai giovanissimi atleti gelesi.
“Impegno e passione degli atleti riescono ogni giorno a garantire risultati prestigiosi, anche di stampo internazionale ma, guarda caso – dice Maniglia – non esiste nemmeno una struttura a loro dedicata in grado di ripagare i loro duri sacrifici. Le istituzioni dove sono? Che fanno? Ve lo diciamo noi. Preferiscono la gloria, quella delle telecamere e della stampa. Loro non hanno mai appoggiato nel concreto nessun giovane; hanno completamente dimenticato e umiliato giornalmente il loro stesso territorio che, piuttosto che valorizzare il meglio, chiude le porte in faccia a tutti. Si, perché diciamocelo ben chiaro. A questi ragazzi nessuno ha dato nulla, hanno creato tutto da sé e da soli”

“Come movimento cittadino- continua Maniglia – riteniamo che il sindaco Lucio Greco debba immediatamente guardare in faccia la realtà e realizzare il suo completo fallimento. La città non vuole elogi e comunicati stampa sterili e distaccati. Vuole i fatti, quelli seri che l’amministrazione Greco non può più dare agli sgoccioli del suo mandato.
Fino ad ora la città è stata solamente burlata in tutto, ma da questo momento in poi le cose devono cambiare perché è Gela che viene prima di tutto”.

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