La sede dell’OMCeO provinciale ha accolto gli studenti dei licei di Caltanissetta (Classico e Scientifico) in cui sono stati avviati i percorsi di potenziamento-orientamento di “Biologia con curvatura biomedica”. Durante l’incontro, svoltosi all’interno della sala conferenza, gli studenti e le studentesse presenti hanno potuto conoscere meglio la realtà dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
“Vogliamo, come d’altronde e’ previsto nel progetto, illustrare ai ragazzi a cosa serve l’Ordine dei Medici, perché molti ragazzi chiaramente non hanno neanche idea di che cosa sia l’Ordine- ha spiegato il consigliere dell’OMCeO nisseno Roberto Leone nonché referente del progetto nei due licei nisseni- è una conditio sine qua non l’iscrizione all’Ordine per potere fare il medico, quindi è una tappa fondamentale quella del medico che si laurea, prende l’abilitazione (ormai abbiamo una laurea abilitante) e poi deve iscriversi all’Ordine dei Medici per poter espletare la propria attività, Ordine dei Medici che ha un’importante funzione di controllo, di vigilanza sui medici, di intervento qualora ci siano contrasti tra medici oppure tra medici e pazienti, nello stesso tempo- ancora ha aggiunto- il medico quindi deve giurare che rispetterà le regole impartite dal codice deontologico perché chiaramente il medico deve avere una condotta sempre all’altezza della sua professione, che ricordiamoci tratta il problema salute dei cittadini, quindi una professione sicuramente da un punto di vista sociale molto importante”. Sono numerosi i ragazzi e le ragazze che hanno scelto di aderire al percorso di potenziamento-orientamento di “Biologia con curvatura biomedica” avviato nella cittadina nissena da sei anni all’interno del Liceo Scientifico “A. Volta” e da cinque al Liceo Classico “Ruggero Settimo”. Ma non si tratta delle uniche realtà nel territorio provinciale, in effetti è un’opportunità presente anche a Gela nel Liceo Classico “Eschilo” e nel Liceo Scientifico e Linguistico “E. Vittorini”, a Mazzarino e Riesi nell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “C.M. Carafa” e nel Liceo Classico “Virgilio” di Mussomeli.
“Un percorso di grande intensità- ha raccontato la Dirigente del Liceo “R. Settimo” Irene Cinzia Maria Collerone- che ha visto sperimentare modelli nuovi di apprendimento anche attraverso l’utilizzo di piattaforme per i test e una sorta di preparazione a quello che poteva essere il futuro dei nostri ragazzi che scelgono anche di poter fare i test di ammissione all’Università con un certo successo. Diciamo che è stato essenziale per poter attivare questo percorso avere l’assenso e quindi sottoscrivere un protocollo con l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, individuare un comitato scientifico all’interno della scuola e collaborare attivamente, la docente referente che per il liceo classico è la professoressa Presti, con il referente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri il dottore Leone e poi realizzare di volta in volta delle convenzioni che ci consentissero di far vivere agli studenti attività laboratoriali sia all’interno dell’ospedale, quindi con l’Asp, sia in laboratori del territorio- ha concluso- che hanno consentito l’accesso dei nostri studenti a queste esperienze”. Il primo istituto nisseno ad aver iniziato sei anni fa questo percorso è stato il Liceo Scientifico “A. Volta” così come ha raccontato la docente e referente della scuola Giusy Lima, che facendo un bilancio ha spiegato: “non è stato semplice organizzare gli incontri che di solito si sono realizzati con i medici nominati dall’Ordine dei Medici, nel senso che si sono incontrati due mondi quello della scuola che un sistema complesso e quello dei medici, anche loro professionalmente molto impegnati quindi, però nonostante tutto siamo riusciti a coinvolgere i ragazzi, a far sperimentare loro diverse tecniche di apprendimento e farli soprattutto orientare. Non è stato facile anche seguire questa massiccia dose di ore perché i ragazzi hanno dovuto sostenere 50 ore annue, quindi 150 ore in totale, ogni anno 20 ore elargite diciamo dai docenti dell’Istituto, 20 da professionisti medici e 10 sul campo- ha poi sottolineato- questi stessi ragazzi hanno sperimentato anche gli ambienti laboratoriali del territorio e l’ambiente degli ospedali Sant’Elia, l’ospedale Raimondi di San Cataldo e quant’altro e quindi -ha aggiunto- nonostante sia stata una bella esperienza, è stato veramente faticoso”. L’ha definita un’esperienza positiva anche dal punto di vista dell’orientamento. “Circa il 50% degli studenti a conclusione del ciclo abbandona abbandona perché? – ha proseguito la docente Lima- Perché scopre, strada facendo, che effettivamente quella della medicina non è la propria strada, il restante 50% invece si appassiona ancora di più e specializza le competenze in ambito medico-sanitario”.
Un altro aspetto apprezzato anche dagli studenti è quello umano, la possibilità di conoscere ciò che sta dietro la professione e la passione che spinge il medico ad operare quotidianamente. I ragazzi hanno vissuto anche il periodo della pandemia dovendo affrontare lezioni a distanza, mascherine e non solo. “L’inizio è stato un pò traumatico- ha dichiarato infatti Marina Presti, referente del corso con curvatura biomedica del Liceo Classico “Ruggero Settimo”- per quello che abbiamo vissuto nel periodo del Covid, per cui abbiamo avuto poche opportunità poi di entrare nel campo della medicina, poi adesso è da due anni che riusciamo a fare oltre che le lezioni con i medici, che portano la loro esperienza ai ragazzi, anche i vari tirocini fatti nei laboratori e soprattutto in ospedale”. All’incontro di Giovedì 30 maggio 2024 era presente anche il Presidente dell’OMCeO di Caltanissetta Giovanni D’Ippolito che ha ringraziato tutti i docenti, i referenti sia delle scuole che dell’Ordine e i medici coinvolti nel progetto per la propria disponibilità e il grande impegno mostrato nei confronti dell’iniziativa. I medici che hanno incontrato negli anni i ragazzi delle scuole interessate sono i dottori Carmelo Venti, Giuseppe Petrantoni, Massimo Siracusa, Cristina Raimondi, Michele Rizzo, Angelo Barbera, Gian Bruno Lo Porto, Salvatore Camilleri, Giuseppe Di Benedetto, Carmela Ricotta, Liboria Scarlata, Giuseppe Giannone, Arianna Giunta, Edoardo Cumbo, Giuseppe Di Raimondo e Antonella Ballacchino. “Siamo felici dei risultati raggiunti fino ad ora nelle scuole del nisseno – ha affermato il Presidente dell’OMCeO provinciale Giovanni D’Ippolito- abbiamo incontrato molti giovani in questi anni e abbiamo dato loro la possibilità di comprendere meglio il mondo della medicina, di indirizzare verso una scelta più consapevole tutti quei ragazzi e ragazze che pensano di intraprendere nel proprio futuro questa professione. Ringrazio quindi tutti i colleghi che hanno creduto in questo progetto e che sono stati parte attiva in questi anni per la realizzazione di questi percorsi di potenziamento e orientamento”.
Palermo – Le attività condotte nel 2024 dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in Sicilia hanno visto impegnati i militari del Nucleo di Palermo e della dipendente Sezione di Siracusa in molteplici ambiti d’intervento, con particolare attenzione al traffico illecito di beni archeologici e ai furti di beni culturali.Nel 2024, il contrasto al traffico illecito di beni archeologici ha registrato significativi successi che hanno permesso di recuperare 124 reperti archeologici. Nel 2024 si è registrato un aumento delle denunce di furti di beni culturali (18), rispetto all’anno precedente (13), sebbene va osservato che, gran parte dei furti avvenuti ai danni di musei e di biblioteche, sono emersi a seguito di controlli inventariali e, dunque, risalenti ad anni precedenti.I luoghi più colpiti sono stati musei/pinacoteche/antiquarium (3); luoghi espositivi pubblici/privati e pertinenze (4); luoghi di culto (5); archivi pubblici/privati/ecclesiastici (1); biblioteche pubbliche/private/ecclesiastiche (1); luoghi privati e pertinenze (4). La strategia di intervento del Nucleo di Palermo e della Sezione di Siracusa si è articolata lungo due direttrici fondamentali: l’attività di prevenzione mediante le molteplici attività ispettive e l’azione di contrasto sviluppata attraverso le indagini di polizia giudiziaria. Nel corso del 2024, l’attività di prevenzione ha certificato l’esecuzione di 496 controlli finalizzati alla sicurezza dei luoghi della cultura, quali musei, archivi e biblioteche, e delle aree archeologiche e/o tutelate da vincoli paesaggistici. Le verifiche hanno altresì riguardato gli esercizi commerciali di settore, con numerosi controlli amministrativi presso mercatini, fiere ed antiquari, allo scopo di contrastare la ricettazione di beni rubati. Infatti, i dati acquisiti vengono successivamente incrociati con quelli presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la più grande banca dati di opere d’arte rubate al mondo. Altrettanto incisiva è stata l’azione di contrasto sviluppata mediante le indagini di polizia giudiziaria, d’iniziativa o su delega dell’Autorità Giudiziaria, finalizzate al recupero dei beni culturali trafugati e all’individuazione dei sodalizi criminali operanti nel settore.Nel 2024, sono state deferite in stato di libertà 65 persone per diversi reati (prevalentemente nei confronti del paesaggio, danneggiamento, furto, ricettazione, contraffazione di opere d’arte), sequestrando beni culturali per un valore di oltre ottocento mila euro. I beni sono stati poi riconsegnati agli Enti regionali di tutela e chiese per garantirne la fruizione.
Suddivisi per settore d’intervento, ecco i controlli effettuati nel 2024 per il cui conseguimento il Nucleo TPC di Palermo e la Sezione di Siracusa hanno operato in piena sinergia con tutti i Reparti dell’Arma territoriale della Sicilia, i Nuclei Elicotteri CC di Palermo e di Catania ed il Nucleo Carabinieri Subacquei di Messina, oltre alle competenti Soprintendenze provinciali, alla Soprintendenza del Mare ed alle Soprintendenze Archivi di Stato siciliana:
Verifiche alla sicurezza di musei, biblioteche e archivi: 49 Controlli nelle aree archeologiche
149 Controlli alle aree tutelate da vincoli paesaggistici/monumentali189Controlli presso esercizi antiquariali, mercati e fieri antiquariali113 TOTALE 500.
QUADRO DI SINTESI DELL’AZIONE DI CONTRASTO
Beni recuperati242
Beni archeologici124
Beni paleontologici13
Beni antiquariali105
Valore economico dei beni recuperati€ 875.500
Persone denunciate all’A.G.65
Perquisizioni 26
Tipologia dei reati perseguiti Furto1
Ricettazione27
Scavo clandestino2
Contraffazione opere d’arte4
Danneggiamento24
Reati in danno del paesaggio14
Altri reati 23.
Tra le operazioni più significative, si evidenziano: Acireale: il prezioso incunabolo “L’economia del cittadine 1665” veniva sequestrato a seguito di controlli di siti web dedicati all’E-Commerce e successive verifiche all’interno della “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, poiché provento di furto consumato, il 07.01.1993, ai danni della biblioteca comunale “Francesco Scavo” di Carini (PA); Siracusa: 5 volumi, databili tra il XVIII ed il XIX sec., un reliquiario in argento, un turibolo in argento ed una coppia di mazze cerimoniali in legno venivano sequestrati attraverso gli sviluppi investigativi inerenti alla ricezione del furto consumato ai danni della biblioteca “Arcivescovile Alagoniana” aretusea;Paternò: 8 monete in bronzo, di epoca greco-punica V – IV a.C., venivano individuate e sequestrate, poiché messi in vendita illecitamente sul sito web di una casa d’asta, come accertato a seguito di controlli di siti web dedicati all’E-Commerce;Palermo: una statuetta lignea, policroma, raffigurante San Francesco di Paola, epoca XVI-XVII sec., veniva sequestrata poiché messa in vendita illegalmente sul sito web di una casa d’aste. Il recupero avveniva a seguito di controlli di siti web dedicati all’E-Commerce e gli approfondimenti all’interno della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” che certificavano l’illecita provenienza del manufatto, oggetto di furto consumato, il 18.12.2008, ai danni della chiesa di San Rocco di Acireale;Siracusa: il dipinto raffigurante “Santa Lucia”, olio su tela, epoca XVIII sec., veniva recuperato a seguito di controlli di siti web dedicati all’E-Commerce e le verifiche all’interno della “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, le quali confermavano che la preziosa opera era oggetto di furto consumato, il 17.02.1991, ai danni della chiesa di Santa Maria Scala del Paradiso di Noto;Floridia: i reparti TPC siciliani sequestravano, in collaborazione con la Soprintendenza BB.CC.AA. di Siracusa, una estesa area oggetto di danneggiamento irreversibile di una porzione del sistema idrico di captazione e di distribuzione delle acque di origine araba, tipo “Qanat”, a doppio spiovente di epoca IX sec. d.C., a causa lavori eseguiti in difformità alle autorizzazioni concesse dallo stesso Ente di tutela;Siracusa: i reparti TPC siciliani sequestravano, in collaborazione con la Soprintendenza BB.CC.AA. di Siracusa, una estesa area oggetto di danneggiamento irreversibile di una porzione dei resti delle mura “Dionegiane”, epoca V – IV sec. a. C., a seguito dell’esecuzione di lavori edili abusivi;Noto: a seguito di indagini finalizzate al contrasto di reati in danno del patrimonio archeologico-paesaggistico/naturalistico, si procedeva al sequestro di tre aree distinte, rispettivamente di mq. 53.000, 14.000 e 18.000, in cui era stata realizzata un’abusiva area di sosta a pagamento per autovetture;Noto: un reliquiario di “Sant’Alessio Martire”, in argento su legno e vetro, epoca 1700, ed una mitra vescovile, in seta e argento, con raffigurazioni floreale, epoca 1800, veniva recuperati, a seguito delle verifiche all’interno della “Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti”, poiché oggetto di furto avvenuto, nel 2023, all’interno della chiesa di Sant’Antonio Abate di Noto;Lipari: a seguito di controlli su siti web dedicati all’E-Commerce venivano individuate 2 anfore fittili, da trasporto tipo Dressel; 1 vaso fittile biansato, una statuetta in bronzo epoca V – III sec. a.C. e diversi frammenti fittili, poi affidati al locale museo “Bernabò Brea”;Palermo e Lucca: il sequestro di un dipinto, olio su tela, raffigurante il nobile “Giovanni Branciforti”, epoca XVIII sec., messo in vendita su sito web case d’asta. A seguito di controlli di siti dedicati all’E-Commerce, il dipinto veniva individuato e le successive verifiche presso la “Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti” certificavano l’illecita provenienza dell’opera, asportata a Palermo nel 1991;Randazzo: il sequestro di 69 volumi, di epoca compresa tra il XVI – XVIII sec., individuati mediante i controlli dei siti web dedicati all’E-Commerce, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica – Archivio di Stato di Palermo, asportati dalla Biblioteca dei Carmelitani Scalzi di Milano;Palermo e Modica: il sequestro di un importante dipinto, olio su tela, raffigurante “Venere in Amore”, attribuito al maestro Paolo De Matteis (1662-1728) e 4 reperti archeologici, fittili, (anfora, lucerna, vasetto e piatto). Il prezioso dipinto è stato individuato a seguito di controlli di siti dedicati all’E-Commerce e le successive verifiche presso la “Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti”, le quali certificavano che era oggetto di furto consumato, il 17.11.1986, ai danni del Palazzo Chigi – Albani, di Soriano nel Cimino (VT);Roma: a seguito di indagini relative l’illecita detenzione di beni d’arte, i reparti TPC siciliani individuavano e sequestravano due importanti dipinti, olio su tela, raffiguranti “Ritratto di bambino… che gioca con scimmietta” e “Ritratto di bambina con cane”, nonché 5 reperti archeologici di epoca magnogreca – ellenistica (V – IV sec. a.C.). I dipinti, a seguito di verifiche presso la “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti” risultavano essere provento di furto consumato in Roma, il 07.03.2016, ai danni di un privato;Milano e Città di Castello (PG): il sequestro di un dipinto, olio su tela, raffigurante “Ritratto di nobildonna”, epoca XVIII sec., veniva individuato a seguito di controlli di siti web dedicati all’E-commerce. Le successive verifiche presso la “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti” accertavano l’illecita provenienza del dipinto, poiché oggetto di furto consumato in Messina, il 21.07.2019, ai danni di un privato;Bologna: il sequestro di due dipinti olio su tela raffiguranti “Scene di genere”, di epoca XVIII sec., attribuiti al maestro Giuseppe Maria CRESPI, messi in vendita sul sito web di una casa d’asta e segnalati dalla Sezione Elaborazione Dati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, a seguito di controlli di siti web dedicati all’E-Commerce. Le successive verifiche all’interno della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” confermavano l’illecita provenienza dei dipinti, oggetto di furto consumato in Feltre (BL), il 09.11.1988, all’interno di un palazzo nobiliare; Infine, si segnala che i reparti TPC siciliani hanno restituito:alla Biblioteca “Ludovico II de Torres” di Monreale n. 9 cinquecentine, di grande valore storico e culturale, oggetto di furto avvenuto negli anni ’80 del secolo scorso, i quali si aggiungono ai 61 già restituiti negli anni scorsi.I preziosi volumi, rari e di pregio, sono stati individuati, a seguito del monitoraggio dei siti web, presso la biblioteca dell’Università “U.C.L.A.” di Los Angeles (U.S.A.). I successivi accertamenti stabilivano che l’Ufficio Esportazione delle antichità e degli oggetti d’arte della Sicilia della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Palermo non aveva rilasciato alcuna autorizzazione per l’esportazione e, a seguito di Rogatoria Internazionale avanzata dalla Procura della Repubblica di Palermo, i responsabili della predetta università riconoscevano la validità della rivendicazione, restituendo i volumi.
Al museo civico “Sebastiano Guzzone” di Militello Val di Catania (CT), tre importanti dipinti asportati dalla predetta struttura nel 2013, durante una mostra:dipinto olio su tela, con cornice, raffigurante “due bambini in stile lezioso”, con stile ascrivibile al pittore francese, Francois Boucher; dipinto olio su tela, con cornice, raffigurante “Console Cornelio inginocchiato davanti ad un angelo in atto di sottomissione”, recante la firma G. Sciuti; dipinto olio su tela, con cornice, raffigurante “consorte di Sebastiano Guzzone donna Gaetanina Baldanza con vestito bianco e girocollo”, attribuito all’artista Sebastiano Guzzone.L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, è stata sviluppata dalla Sezione Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa e dalla Compagnia Carabinieri di Acireale, in perfetta sinergia tra loro, nel momento in cui – durante un’attività di perquisizione ad Acicastello – i militari dell’Arma territoriale rinvenivano le opere e chiedevano l’intervento del reparto speciale. I successivi sviluppi investigativi attraverso la consultazione della “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, si accertava l’illecita provenienza delle opere quali provento di furto ai danni del museo civico.
Nella Chiesa Madre di “Santa Maria Maggiore” di Pietraperzia sono state restituite 4 colonne in marmo pregiato, con bassorilievi del GAGINI, raffiguranti le quattro virtù cardinali.L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, è stata sviluppata in sinergia tra la Sezione Carabinieri TPC di Siracusa e la Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, nell’ambito della costante attività di monitoraggio dei beni venduti sul web, nello specifico nel sito di una casa d’aste catanese. I successivi sviluppi investigativi, attraverso la consultazione della “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, confermavano che i predetti manufatti erano stati asportati dalla chiesa madre di Pietraperzia.
In occasione della festa della mamma, Giacomo Giurato, presidente di Adoces Sicilia Odv e Dogforlife Odv, in sinergia con Fast Italia rappresentata dall’Avv. Sonia Romano, ripropongono l’iniziativa finalizzato all’umanizzazione del paziente e dei loro familiari, nello specifico riferiti ai reparti Hospice e Pediatria dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela.
Il progetto, denominato “Teniamoci Per Zampa”, giunto alla 3A edizione, nasce dalla volontà di far trascorrere ai pazienti ospitati e ai familiari, che spesso passano intere giornate accanto ai propri cari, del tempo con i cani, coinvolgendoli in attività ludiche e di contatto con l’animale.
Così, i meravigliosi terapisti a quattro zampe, fanno il loro ingresso in ospedale e vengono accolti da tutti con occhi pieni di curiosità, un po’ d’impazienza e tenerezza.
L’attività inizialmente si concentra su aspetti più ludici e di intrattenimento, quindi tra carezze, crocchette e giochi di attivazione mentale, tutti (pazienti, familiari e, a volte, gli stessi operatori dell’hospice), vengono attratti dalla simpatia e vitalità dei cani, che strappano sempre tanti sorrisi, anche in momenti in cui, un semplice sorriso, spesso, è difficile da mostrare. La dolcezza e l’imponenza dei cani incanta e il clima di intimità che si crea nelle camere dei pazienti agevola la comunicazione tra operatori, famigliari e malati ed ecco che, tra una carezza e una crocchetta, emergono preziosissime esperienze e riaffiorano ricordi di vita.
È inevitabile come, chi ha avuto la fortuna di vivere e crescere con qualche animale, grazie alla sola presenza del cane in camera, rievochi momenti ed episodi del proprio passato legato proprio al rapporto avuto con essi. I cani (educati a questo tipo di attività, nonché controllati da un punto di vista sanitario e comportamentale) diventano catalizzatori di emozioni, facilitano la relazione tra malato, famigliare e operatore sanitario (che indirettamente ha dei benefici dalle stesse attività) e favoriscono il benessere dell’utente, aiutando ad alleviare la sofferenza fisica e psicologica.
I terapisti a quattro zampe diventano degli alleati fondamentali in una fase delicata, come può essere quella dell’accompagnamento alla morte, perché in grado di approcciarsi in modo naturale ed empatico al sofferente, trasmettendo sicurezza e calore, senza parlare, ma solo attraverso la loro semplice presenza. Appuntamento Giovedì ’ 8 maggio 2025, nel corso della visita verranno donati i biscotti speciali di Fast Italia che si occupa di patologie rare come la Sindrome di Angelmann.
Caltanissetta- “Nelle elezioni di secondo livello per la Presidenza della Provincia di Caltanissetta, Forza Italia ottiene il 32% del suffragio, frutto del lavoro compiuto negli anni e che ci gratifica e ci dà la forza per continuare ad andare avanti e a lavorare bene. È la via giusta. Ha vinto le elezioni provinciali e di questo ringrazio chi ci ha sostenuti e anche chi non ha potuto farlo.” Così l’onorevole Michele Mancuso, deputato regionale di Forza Italia interviene in merito alle elezioni provinciali tenutesi lo scorso 27 aprile e che ha visto conquistare la presidenza del Libero Consorzio di Caltanissetta al sindaco del capoluogo nisseno, Walter Tesauro, sostenuto da Forza Italia e da Grande Sicilia.Il deputato azzurro prosegue sottolineando come il risultato delle elezioni nel territorio nisseno sia stato un traguardo raggiunto grazie anche a un lavoro sinergico con il tavolo regionale dove “il partito si è adoperato con energia facendo seguito alle nostre richieste affinché Caltanissetta, in quanto capoluogo e con un sindaco di Forza Italia, potesse avere la candidatura.”“Ci siamo trovati alcuni partiti contro, alcuni dei quali anche alleati e a loro non biasimo nulla – prosegue Mancuso – perché la politica è fatta anche di scelte diverse e strade diverse.”Il forzista azzurro non nasconde la gratitudine al coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso, il quale “ha dimostrato, al contrario di quello che qualcuno, in questi giorni, ha affermato sui giornali, di portare a casa un risultato di grande prestigio: in tutte le province Forza Italia è risultato un partito da primato e dai grandi numeri”.Il deputato Mancuso sottolinea l’obiettivo di offrire al territorio risposte concrete: “Questo per noi è un punto fermo. Oggi più che mai, facendo affidamento sulla costante disponibilità e sull’affetto del presidente Schifani e dell’interno governo regionale – conclude Mancuso – possiamo affermare senza smentita che è l’occasione giusta per rilanciare il territorio e al contempo raggiungere il nostro obiettivo fondamentale: dare risposte ai cittadini.”