Si è concluso con successo il primo percorso formativo dedicato al metodo Sismax – Sistema Integrato dei Soccorsi in Maxiemergenza – dedicato ai volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – Cisom. Oltre 60 partecipanti, tra professionisti sanitari e volontari del Corpo, hanno preso parte alla prima edizione del percorso formativo. Più della metà dei partecipanti al corso è stata selezionata per accedere alla fase finale con l’obiettivo di diventare istruttori Sismax. Sarà compito degli istruttori diffondere ulteriormente la cultura delle maxiemergenze in Italia e contribuire all’ottimizzazione delle risorse e dei tempi di intervento in situazioni critiche.Frutto di una stretta collaborazione tra Cisom e Sismax, siglata con un Protocollo d’Intesa oltre un anno fa, il percorso formativo ha avuto l’obiettivo di rafforzare e implementare le competenze in materia di prevenzione, contrasto e gestione di emergenze e maxiemergenze, con un focus particolare sulla formazione dei professionisti Cisom utilizzando il metodo Sismax, che permette durante le fasi più critiche di una maxiemergenza, di gestire il sistema sanitario con efficacia ed efficienza.
La collaborazione ha portato a due corsi di formazione distinti. Il primo, denominato “Ems,” si è tenuto nel mese di dicembre ed è stato dedicato al personale sanitario Cisom. Il secondo corso, chiamato “Technician”, è stato organizzato a febbraio per volontari e soccorritori. Entrambi i corsi hanno avuto l’obiettivo di condividere, con l’aiuto di professionisti esperti, le linee guida del modello Sismax.I corsi hanno combinato sessioni pratiche con simulazioni e momenti teorici in cui sono stati approfonditi aspetti cruciali della gestione delle maxiemergenze tra cui l’integrazione e la sinergia tra i soggetti attivi nella catena di comando del soccorso, ovvero l’unità di crisi aziendale, la direzione sanitaria, i presidi ospedalieri ed i servizi territoriali, l’utilizzo dei Tape (Tool for Assessment of Patient Experience), l’evoluzione delle Action Card, strumenti progettati per migliorare l’efficienza e ridurre lo stress degli operatori durante situazioni eccezionali.Il prossimo appuntamento dell’Associazione Sismax sarà la prima Masterclass che si terrà nei giorni 21 e 22 settembre presso Villa Demidoff a Firenze. Un’opportunità formativa aperta a medici, infermieri, tecnici e soccorritori alla quale Cisom sarà presente.
La partecipazione ad uno di questi corsi darà la possibilità di accedere alla selezione per diventare istruttore Sismax. A Gela, è presente un gruppo di volontari guidati da Antonio Benfatti.
A poche ore dalla presentazione del progetto di restyling dello Stadio Vincenzo Presti e dal ritrovato entusiasmo verso lo sport grazie alla storica promozione del Gela Calcio in Serie D, emergono i primi particolari sugli affidamenti per la realizzazione del nuovo impianto.
Il Comune di Gela per la manutenzione dello stadio ha avuto dall’art della Regione sicilia un finanziamento di 196.000 euro. L’amministrazione comunale si è avvalsa della modalità affidamento diretto sotto soglia, rispetta alla cifra massima di 150.000 euro a fronte della quale avrebbe dovuto essere bandita la gara di appalto ed ha affidato i lavori per un importo di 149.897,74 euro alla società Sa.Ma srl con sede legale in via Erofilo 13, come si evince dalla delibera pubblicata sul sito istituzionale.
“Nel dicembre scorso – spiega il sindaco Di Stefano- l’Ars ha stanziato la somma di 196 mila per la realizzazione dell’impianto si illuminazione dello Stadio . L’affidamento è stato assegnato attraverso il Mepa (mercato elettronico) previsto dalla legge : ogni Comune abbattere i tempi delle gare con il metodo sottosoglia e scegliere la società che può servire a realizzare i progetti senza sottostare a lungaggini che bloccano i lavori. L’affidamento è stato seguito direttamente dall’ufficio preposto del Comune di Gela. Non conosco la società che ha ottenuto l’appalto ma mi auguro che realizzi il progetto in tempi brevi”.
Negli ambienti politici si vocifera che si tratti di società vicina al gruppo di Fratelli d’Italia.
L’affidamento sotto soglia si riferisce agli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a determinate soglie economiche, stabilite a livello europeo. Questi appalti sono regolamentati dal D.Lgs. 36/2023 e possono essere affidati con diverse procedure, tra cui l’affidamento diretto e la procedura negoziata senza bando.
Gli affidamenti sotto soglia sono contratti pubblici di lavori, servizi e forniture che non raggiungono i valori di soglia previsti dal regolamento europeo.
E’ consentito per appalti di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, e per servizi e forniture di importo inferiore a 140.000 euro. Procedura negoziata senza bando: è utilizzata per importi superiori ai limiti dell’affidamento diretto, ma inferiori alle soglie di rilevanza europea, previa consultazione di un numero minimo di operatori economici.
Il D.Lgs. 36/2023 ha ridefinito le procedure per gli appalti sotto soglia, consentendo l’affidamento diretto fino a 150.000 euro per i lavori. Il Decreto Semplificazioni 2025 non ha modificato le soglie, ma ha mantenuto la possibilità di affidamento diretto per lavori fino a 150.000 euro e per servizi/forniture fino a 140.000 euro. Requisiti:Per importi inferiori a 40.000 euro, le stazioni appaltanti sono esonerate dalla verifica sistematica dei requisiti degli operatori, che possono attestare il possesso mediante dichiarazione sostitutiva.
In genere non sono richieste garanzie provvisorie, ma se richieste non possono superare l’1% del valore del contratto, mentre la garanzia definitiva può essere esclusa in determinate situazioni. Procedure ordinarie:È possibile utilizzare procedure ordinarie (es. gara) per gli appalti sotto soglia, rispettando il principio di risultato e la rotazione degli incarichi
C’è anche un pizzico di sicilianità, ai campionati europei under 21 di calcio, in corso di svolgimento in Slovacchia. Nello staff degli azzurrini (6 punti in due partite ed in testa al girone con la Spagna), figura anche la dottoressa in alimentazione e nutrizione umana, Maria Luisa Cravana, biologa e dietista.
Di origini buterese, Maria Luisa ha già prestato il proprio contributo anche nella nazionale under 17.
Figlia di Gaetano Cravana (già dirigente del Commissariato di Polizia di Gela), Maria Luisa lavora al Laser Milano Medical Center e allo Sport Health Colli Albani di Roma. Ha uno studio privato anche a Butera.
Si insedierà mercoledì prossimo, il nuovo presidente del tribunale di Enna. Si tratta di Miriam D’Amore, ex presidente della Sezione Penale del Tribunale di Gela.
Piemontese di Cuneo, D’Amore ha ricoperto ruoli importanti nella magistratura nella lotta alla mafia. E’ stata procuratore facenti funzioni al tribunale di Gela, pubblico ministero a Caltanissetta, giudice del lavoro e componente della Corte d’Appello e della Corte d’Assise d’Appello nissena.