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Cronaca

Ponte di Ferragosto col contrasto alla violenza

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Ragusa – Ponte di Ferragosto con i Carabinieri di Ragusa in prima linea nel contrasto alla violenza di genere: 4 misure restrittive e una denuncia.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa prosegue senza sosta l’impegno a contrastare efficacemente i reati che vedono le donne vittime di uomini ai quali erano legate da relazioni sentimentali.


In un primo caso, il giorno di Ferragosto, i Carabinieri della Stazione di Vittoria hanno dato esecuzione ad una misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti di Z.S., di 52 anni. La misura restrittiva trae origine dalle ripetute denunce che la vittima aveva sporto dai Carabinieri per atti persecutori ed aggressioni ad opera dell’ex-coniuge, intensificatesi soprattutto dopo l’inizio di una nuova relazione sentimentale intrapresa dalla donna.

L’ex-coniuge, in preda ad impulsi di gelosia e risentimenti, ha iniziato una serie ininterrotta di aggressioni sia fisiche che psicologiche nei confronti della coppia culminando, in ultimo, con passaggi nelle ore serali presso la loro abitazione con una tanica di benzina nelle mani.


Un secondo episodio, verificatosi durante la notte del 16 agosto, riguarda l’aggressione subita nella frazione di Scoglitti da una donna vittoriese ad opera del marito. La coppia è nella delicata fase di separazione e l’uomo, vedendo la moglie in compagnia di amici, non ha desistito dall’aggredirla prima verbalmente con offese e poi schiaffeggiarla davanti a tutti, anche in presenza della loro figlia minore di soli quindici anni, impossessandosi infine del suo telefono cellulare. I Carabinieri intervenuti sul posto, allertati dalle segnalazioni giunte alla Centrale Operativa, hanno identificato e soccorso la vittima, raccogliendo le sue dichiarazioni, e poi proceduto a denunciare il marito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di rapina, percosse e diffamazione. La donna nella mattinata del 16 ha formalizzato la denuncia contro il marito ai militari della Stazione Carabinieri di Vittoria.
Ad Ispica, nella mattina di sabato, i militari della Stazione hanno tratto in arresto, in esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura della Repubblica iblea, un 24enne pozzallese, disoccupato, incensurato, poiché, in modo reiterato, minacciava e molestava la ex fidanzata. Il provvedimento è scaturito dalla richiesta dei carabinieri di Ispica che avevano documentato una serie di episodi commessi in danno della donna.

Durante la relazione, l’uomo mosso da una gelosia ossessiva, quando si frequentava ancora con la ragazza vittima dei sui comportamenti, le negava di poter avere amici di sesso maschile, né di salutarli se incontrati, offendendola in pubblico e picchiandola in privato. Tutto ciò generava nella ragazza uno stato di vessazione e prostrazione nonché di forte e perdurante ansia. Tratto in arresto dunque per i reati di atti persecutori e lesioni personali, il ragazzo è stato ristretto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.


Nello stesso fine settimana, i Carabinieri della Tenenza di Scicli hanno invece eseguito un arresto, sempre su ordine di applicazione di misura cautelare del Tribunale di Ragusa, nei confronti di un 36enne sciclitano, pregiudicato, in atto sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. L’uomo era ristretto agli arresti domiciliari dal 5 agosto, poiché aveva violato le prescrizioni della precedente misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, continuando a perpetrare atti persecutori in danno della ex convivente e di altri congiunti della medesima. Successivamente, non avendo più la possibilità di espiare gli arresti domiciliari presso l’abitazione comunicata, a causa dell’indisponibilità dei proprietari di casa, veniva disposta nei suoi confronti la misura della custodia in carcere. Lo stesso tuttavia all’atto dell’esecuzione dell’ordinanza, risultava irreperibile. I militari, pertanto, vi si ponevano immediatamente alla ricerca, dispiegando un articolato dispositivo per la sua cattura. Alcune ore dopo, l’uomo veniva individuato dal personale operante nei pressi di Piazza Italia, nel centro di Scicli. Denunciato per evasione, veniva infine tradotto presso la Casa circondariale di Ragusa.
Da ultimo, nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Ragusa Principale hanno dato esecuzione alla misura personale del divieto di avvicinamento alle persone offese, emesso dal GIP del Tribunale di Ragusa, nei confronti di un settantaduenne ragusano. Il provvedimento nasceva dall’attività condotta dai militari, che in seguito alle querele sporte dai familiari hanno intrapreso le indagini che hanno permesso di raccogliere gli elementi utili per denunciare all’Autorità Giudiziaria il settantaduenne, resosi responsabile di atti persecutori e atti intimidatori nei confronti della ex moglie, nonché del figlio e della nuora

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Cronaca

Truffe on line con il logo della Polizia, “non aprire allegati e-mail”

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Continuano le campagne di phishing che utilizzano loghi, nomi e indirizzi di dipartimenti e uffici della Polizia di Stato per compiere truffe ai danni di onesti cittadini che si ritrovano coinvolti in sospette attività criminali. Alcune di queste e-mail riproducono il logo del sito del Commissariato di Polizia, altre utilizzano l’indirizzo reale del Polo Tuscolano della Polizia di Stato.

“Considerata l’urgenza di questo documento, saremo grati se volesse risponderci al più presto via email”.

Questo l’oggetto della presunta notifica, che informa il destinatario che sono stati “rilevati elementi preoccupanti relativi all’accesso a contenuti informatici vietati dalla legislazione italiana”. L’urgenza e la fretta inducono la vittima del raggiro a non dedicare il giusto tempo e la dovuta attenzione alla comunicazione ricevuta, favorendo la riuscita della truffa.Il consiglio è quello di non aprire allegati di e-mail di cui non si è in attesa. La Polizia di Stato – riferisce la Questura – non utilizza mai questa modalità di comunicazione per informare di essere coinvolto in attività investigative.

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Cronaca

Sanzionato un commerciante per occupazione abusiva di suolo pubblico

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Caltanissetta – La Polizia di Stato e la Polizia locale hanno eseguito controlli di polizia amministrativa presso diversi esercizi commerciali di Caltanissetta al fine di verificare la regolarità delle autorizzazioni di Polizia.

Nel corso degli stessi la Polizia locale ha sanzionato per occupazione abusiva del suolo pubblico il titolare di un esercizio, poiché il dehors esterno del locale era privo di autorizzazione. La struttura è stata chiusa e il titolare sarà sanzionato anche con la chiusura dell’attività per 5 giorni.

Gli agenti hanno, inoltre, diffidato un altro titolare di bar per lo sforamento delle misure del dehors rispetto all’autorizzazione comunale. Il titolare del bar ha immediatamente provveduto al ripristino dei luoghi. I controlli congiunti proseguiranno nei prossimi giorni, al fine di garantire il rispetto delle regole da parte delle attività interessate.  

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Cronaca

Tunisino arrestato per rapina aggravata

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno arrestato in flagranza di reato un 40enne tunisino, irregolare sul territorio nazionale, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata nei confronti di due passanti, un 27enne suo connazionale ed un 30enne rumeno, ai quali aveva asportato poco prima, sotto la minaccia di un lungo machete, una cospicua somma di denaro ed i loro telefonini cellulari.

I due malcapitati, alle prime ore del mattino, subìta la rapina, si sono avvicinati ai militari dell’Esercito Italiano impegnati a garantire la cornice di sicurezza all’ingresso Palazzo di Giustizia di Ragusa, riuscendo così, grazie al loro ausilio, ad avvertire immediatamente il numero unico di emergenza 112 di quanto era appena accaduto.

Una gazzella della Sezione Radiomobile si precipitava dunque presso la via Sant’Anna, ove poco prima si era consumata la rapina e, avviate immediate ricerche nel circondario con l’ausilio anche di personale in abiti borghesi, i Carabinieri riuscivano ad intercettare e fermare il 40enne extracomunitario nei pressi della sua dimora, ed a trarlo in arresto in flagranza di reato per la rapina appena compiuta.

Recuperata completamente la refurtiva, immediatamente restituita ai legittimi proprietari, i militari dell’Arma hanno posto sotto sequestro anche la lunga arma da taglio utilizzata dal reo nella sua scorribanda, una mannaia dalla lunghezza complessiva di addirittura 60 centimetri.

Esperite le formalità di rito, il 40enne è stato condotto dai militari dell’Arma presso il carcere di via Di Vittorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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