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Primavera dell’arte, cala il sipario sulla nona edizione

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È tornata dopo due anni di sosta con quattro appuntamenti culturali di spessore. La Primavera dell’arte, giunta alla sua nona edizione, ha proposto quest’anno un itinerario tra alcuni dei siti culturali più importanti della città: dall’area di Grotticelle, finalmente resa funzionale dopo anni di degrado, alle Mura timoleontee dove è stata data dimostrazione del funzionamento del servizio di accalappiacani, quantomeno per rendere fruibile il sito durante gli eventi. L’ultima iniziativa del programma si è svolta nell’incantevole scenario del parco di Gela in miniatura, dove il sovrintendente del mare della Regione siciliana Ferdinando Maurici ha relazionato sull’importanza della pietra calendario di Cozzo Olivo, un indicatore solstiziale unico al mondo.

Lo stesso sovrintendente ha poi confermato gli investimenti che consentiranno di proseguire le ricerche sui fondali gelesi di Bulala, dove sono presenti altri relitti d’epoca greca. Grande soddisfazione nel gruppo archeologico Geloi diretto da Michele Curto, per l’andamento di questa iniziativa che ha coinvolto tanti cittadini appassionati di arte, cultura e archeologia.

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