Quando non si tutela la propria storia

Sono stati lì per decenni, due ruderi che riuscivano comunque a contenere tracce del loro importante passato. Due strutture pericolanti, per le quali le idee, i buoni propositi, le chiacchiere insomma...

12 dicembre 2021 12:57
Quando non si tutela la propria storia -
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Sono stati lì per decenni, due ruderi che riuscivano comunque a contenere tracce del loro importante passato. Due strutture pericolanti, per le quali le idee, i buoni propositi, le chiacchiere insomma, si sono sprecate nel tempo. Da una parte il lido “La Conchiglia”, fiore all’occhiello di quel lungomare che fece di Gela negli anni ’50 una meta turistica ricercata in Sicilia e non solo, ospitando grandi artisti e grandi eventi. Dall’altra il pontile sbarcatoio, testimone privilegiato di uno degli eventi storici più importanti del mondo occidentale: lo sbarco degli angloamericani in Sicilia nell’operazione Husky del luglio 1943, quella che fu di fatto la liberazione del continente dal nazifascismo.

Due strutture che dicono e raccontano tanto, tantissimo della nostra storia, che verranno demolite: il duplice decreto di finanziamento da parte della Regione è stato reso noto ieri. Resta da capire quando. Ma è una sconfitta, non certamente la prima, per tutta una città che a qualsiasi livello non ha mai amato e difeso la propria storia, perché in fondo non l’ha mai conosciuta, non l’ha mai studiata. Troppo facile dire oggi “Peccato”. È così da sempre, a Gela. L’unica cosa da fare è augurarsi che stavolta la lezione sia stata compresa, ma meglio non illudersi troppo.

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