L’arte come metafora, o meglio come paradigma per decifrare la storia. È la costante che si ritrova nelle parole del maestro Giovanni Iudice, rilasciate all’AGI nel corso di un’intervista esclusiva all’importante agenzia di stampa diretta da Mario Sechi. Il pittore gelese, la cui opera è nota e apprezzata a livello internazionale, accosta il periodo prebellico vissuto in Ucraina alle celebri nature morte di Giorgio Morandi, tra i più grandi protagonisti della pittura italiana nel Novecento.
«Quella calma apparente da cui l’Ucraina è precipitata in guerra – ha detto Iudice nell’intervista all’AGI – mi ricorda una natura morta di Giorgio Morandi, il quale affermava che nulla è più surreale e astratto del reale, del visibile. Non è un dramma dell’Ucraina, è un dramma di tutti, l’angoscia dell’impossibilità di essere liberi nel proprio Paese è una minaccia all’indipendenza di ognuno di noi. Ci tocca profondamente – ha concluso l’artista gelese – anche il rischio che l’Italia possa trovarsi in guerra».
