Cosa cambia per i gelesi? L’organizzazione del conferimento dei rifiuti resta inalterata. Il nuovo contratto rappresenta una compartecipazione del Comune con la Srr: niente muro contro muro fra l’Ente appaltante ed un’azienda privata come è avvenuto finora ma un rapporto alla pari fra i due enti in house, alla pari.
“Puntiamo molto sulla collaborazione dei cittadini e stiamo lavorando sulle premialità – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Ivan Liardi – Siamo passati dal 48,69 per cento del 2018, al 55,91 per cento nel 2022. L’ultima percentuale dell’agosto scorso è del 57,036 per cento. Sono convinto che in pochi mesi si potrà raggiungere la soglia del 65 per cento che ci consentirebbe di accedere a premialità a favore dei cittadini”.
Il manager di Impianti Srr Giovanna Picone e il presidente Srr4 Vincenzo Marino hanno comunicato i numeri e inneggiato alla “grande scommessa su Gela”.
Questa mattina, sono stati distribuiti depliant informativi. Una apposita app “k-tarip” ed un numero verde 800.912.221 consentirà ai cittadini di ricevere tutte le informazioni necessarie. Sono scaricabili anche attraverso il sito www.impiantisrrato4clsud.it
Da mercoledì 4 ottobre, la Impianti S.R.R. consegnerà alle famiglie un KIT da ritirare nell’area dell’ex. mercato settimanale in via Settefarine con 5 contenitori (uno per gli imballaggi di vetro, uno per gli imballaggi di plastica e lattine, uno per carta/cartone, uno per l’umido organico, uno per il residuo secco non riciclabile), un pieghevole con la guida alla corretta raccolta differenziata e il calendario dei conferimenti.
Carta ed il vetro vanno conferiti nei contenitori senza sacchetti.
Tutto il resto, plastica/metalli/secco residuale, possono essere conferite in sacchi generici purché siano trasparenti e non neri.
La Società “Impianti SRR ATO 4 Caltanissetta Provincia Sud S.R.L.” è stata costituita con atto notarile nel 2019, ed ha come socio unico la “SRR Caltanissetta Provincia Sud”.
Lo statuto prevede che la Società sia destinata allo svolgimento delle attività di progettazione, realizzazione e gestione della sezione impiantistica legata al ciclo integrato del recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
I servizi erogati sono rivolti principalmente ed in via preferenziale ai comuni soci della SRR, tuttavia previa approvazione del CDA dell’Ente stesso, alcuni servizi possono essere erogati anche per soggetti terzi.
Svolge la gestione operativa dell’impianto di TMB (Trattamento Meccanico Biologico) a fare data dal 01 giugno 2020, e della vasca in ampliamento della discarica, denominata “vasca E” dal 27.07.20, subentrando alla gestione dell’ATO Ambiente CL2 in liquidazione.
La società si occupa delle lavorazioni ordinarie connesse al funzionamento giornaliero degli impianti, quali scarichi, trasporti, movimentazione dei rifiuti, gestione dei macchinari tramite software o controllo diretto manuale.
Svolge inoltre la manutenzione ordinaria e straordinaria dei luoghi della piattaforma , degli immobili e dei macchinari. Esegue anche la gestione giornaliera e la coltivazione della vasca “E” della discarica.
Inoltre, conformemente ai fini statutari, la società svolge attività di programmazione e progettazione delle politiche aziendali volte all’ampliamento, il potenziamento e l’adeguamento degli impianti al fine di rendere il più possibile performante il ciclo di gestione dell’intero organismo impiantistico.
Vanta di un team tecnico-amministrativo, volto alla ricerca di soluzioni tecniche innovative presenti nel mercato delle BAT (Best Available Tecnology) con lo scopo di ridurre al minimo il consumo delle risorse e di implementare al massimo il recupero energetico o di materiale.
Tra gli scopi che la società si prefigge c’è la possibilità di realizzare impianti di ultima generazione destinati alla produzione di MPS (Materia Prima Seconda) o di energia elettrica
A poche ore dalla presentazione del progetto di restyling dello Stadio Vincenzo Presti e dal ritrovato entusiasmo verso lo sport grazie alla storica promozione del Gela Calcio in Serie D, emergono i primi particolari sugli affidamenti per la realizzazione del nuovo impianto.
Il Comune di Gela per la manutenzione dello stadio ha avuto dall’art della Regione sicilia un finanziamento di 196.000 euro. L’amministrazione comunale si è avvalsa della modalità affidamento diretto sotto soglia, rispetta alla cifra massima di 150.000 euro a fronte della quale avrebbe dovuto essere bandita la gara di appalto ed ha affidato i lavori per un importo di 149.897,74 euro alla società SA.MA srl con sede legale in via Erofilo 13, come si evince dalla delibera pubblicata sul sito istituzionale.
“Nel dicembre scorso – spiega il sindaco Di Stefano- l’Ars ha stanziato la somma di 196 mila per la realizzazione dell’impianto si illuminazione dello Stadio . L’affidamento è stato assegnato attraverso il Mepa (mercato elettronico) previsto dalla legge : ogni Comune abbattere i tempi delle gare con il metodo sottosoglia e scegliere la società che può servire a realizzare i progetti senza sottostare a lungaggini che bloccano i lavori. L’affidamento è stato seguito direttamente dall’ufficio preposto del Comune di Gela. Non conosco la società che ha ottenuto l’appalto ma mi auguro che realizzi il progetto in tempi brevi”.
Negli ambienti politici si vocifera che si tratti di società vicina al gruppo di Fratelli d’Italia.
L’affidamento sotto soglia si riferisce agli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a determinate soglie economiche, stabilite a livello europeo. Questi appalti sono regolamentati dal D.Lgs. 36/2023 e possono essere affidati con diverse procedure, tra cui l’affidamento diretto e la procedura negoziata senza bando.
Gli affidamenti sotto soglia sono contratti pubblici di lavori, servizi e forniture che non raggiungono i valori di soglia previsti dal regolamento europeo.
E’ consentito per appalti di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, e per servizi e forniture di importo inferiore a 140.000 euro. Procedura negoziata senza bando: è utilizzata per importi superiori ai limiti dell’affidamento diretto, ma inferiori alle soglie di rilevanza europea, previa consultazione di un numero minimo di operatori economici.
Il D.Lgs. 36/2023 ha ridefinito le procedure per gli appalti sotto soglia, consentendo l’affidamento diretto fino a 150.000 euro per i lavori. Il Decreto Semplificazioni 2025 non ha modificato le soglie, ma ha mantenuto la possibilità di affidamento diretto per lavori fino a 150.000 euro e per servizi/forniture fino a 140.000 euro. Requisiti:Per importi inferiori a 40.000 euro, le stazioni appaltanti sono esonerate dalla verifica sistematica dei requisiti degli operatori, che possono attestare il possesso mediante dichiarazione sostitutiva.
In genere non sono richieste garanzie provvisorie, ma se richieste non possono superare l’1% del valore del contratto, mentre la garanzia definitiva può essere esclusa in determinate situazioni. Procedure ordinarie:È possibile utilizzare procedure ordinarie (es. gara) per gli appalti sotto soglia, rispettando il principio di risultato e la rotazione degli incarichi
Si insedierà mercoledì prossimo, il nuovo presidente del tribunale di Enna. Si tratta di Miriam D’Amore, ex presidente della Sezione Penale del Tribunale di Gela.
Piemontese di Cuneo, D’Amore ha ricoperto ruoli importanti nella magistratura nella lotta alla mafia. E’ stata procuratore facenti funzioni al tribunale di Gela, pubblico ministero a Caltanissetta, giudice del lavoro e componente della Corte d’Appello e della Corte d’Assise d’Appello nissena.
Roma – Il Report statistico 2025 di Caritas Italiana evidenzia un aumento del 62,6% delle persone assistite rispetto al 2014 e un consolidamento della povertà in forme croniche, diffuse e multidimensionali, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione per la gravissima condizione socio-economica in cui versano molti insegnanti di ruolo, precari e fuori sede, le cui situazioni si stanno avvicinando pericolosamente ai contorni dell’indigenza.
I dati Caritas tracciano il profilo di un’Italia sempre più fragile: uno su quattro vive un disagio prolungato, il 30% degli occupati non riesce a vivere dignitosamente, e oltre 277.000 persone si sono rivolte alla rete solidale nel solo 2024. La scuola, storicamente presidio di inclusione e promozione dei diritti, oggi vede i suoi operatori — i docenti — scivolare verso una marginalità economica che mina la loro stessa funzione educativa.Tra affitti insostenibili, viaggi pendolari infiniti e stipendi fermi da decenni, i docenti fuori sede rappresentano una categoria schiacciata tra responsabilità professionali e precarietà esistenziale. Molti di loro destinano oltre il 50% del proprio stipendio all’alloggio, con famiglie divise e un disagio psicologico crescente.
I dati sono allarmanti: negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di insegnanti ha rinunciato a cure sanitarie, si è rivolto a mense sociali o ha contratto debiti per poter lavorare. Particolarmente allarmante è la situazione della classe di concorso A046 – Discipline giuridiche ed economiche, la quale, da anni, subisce una gravissima e strutturale discriminazione professionale. Nonostante l’importanza cruciale della cultura giuridico-economica per la formazione civica e sociale delle nuove generazioni, i docenti A046 sono sistematicamente esclusi da cattedre, mobilità, assegnazioni provvisorie e opportunità di inserimento.
A ciò si aggiunge l’assurda sproporzione tra il numero di docenti abilitati e i pochi posti banditi nei concorsi o previsti in organico, generando povertà, instabilità professionale e scoraggiamento diffuso. Una mortificazione professionale e personale che non ha eguali in nessun’altra classe di concorso.Alla luce di questa situazione non più tollerabile, il Coordinamento chiede al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, interventi immediati e strutturali per contrastare la crescente povertà nel comparto scuola, con particolare riferimento ai docenti fuorisede e ai docenti della classe A046.Le richieste urgenti includono:
L’inserimento del punteggio di servizio nelle domande di assegnazione provvisoria interprovinciale, per garantire una reale possibilità di ricongiungimento familiare e ridurre l’impatto economico e sociale del pendolarismo forzato.Un incremento dei posti disponibili per le assegnazioni provvisorie, specie nelle aree più colpite dallo spopolamento scolastico.Misure straordinarie di sostegno abitativo e sanitario per i docenti fuorisede, anche attraverso convenzioni con enti locali, università e istituzioni caritatevoli.
Un piano nazionale straordinario per il rilancio della classe di concorso A046, con assegnazione di cattedre in ogni istituto tecnico e liceo economico-sociale, aumento dei posti nei concorsi, superamento del blocco delle assegnazioni e pieno riconoscimento dell’apporto culturale e didattico dei docenti di discipline giuridiche ed economiche.Il CNDDU sottolinea che il diritto all’istruzione e il diritto al lavoro dignitoso sono diritti umani fondamentali e non possono essere messi in contrapposizione. Non si può più ignorare che dietro una cattedra può sedere un lavoratore povero e discriminato. Occorre un’inversione di rotta immediata, concreta e strutturale.