Seguici su:

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Riforma dei Consorzi di Bonifica: quali garanzie per le lavoratrici e i lavoratori?

Pubblicato

il

Il segretario generale della Flai Cgil, Giuseppe Randazzo invia una nota in cui esprime le sue peplessita’ sul futuro dei lavoratori.


” Dopo l’annuncio dell’approvazione del testo di riforma in Commissione Attività Produttive dell’Ars abbiamo assistito, da parte delle forze della maggioranza, a veri e propri attestati di giubilo, qualcuno è arrivato a definirla addirittura EPOCALE.

L’assessore Sammartino dice che “la riforma ha
l’ambizione di rivoluzionare il sistema, riducendo il numero dei Consorzi e ammodernando le reti
idriche in una logica di miglioramento dei servizi agli agricoltori che dopo tanti anni torneranno a
gestire i consorzi”.


Purtroppo, per l’Assessore e per la maggioranza di governo, non abbiamo assistito salti di gioia da
parte degli agricoltori. Per citare ancora l’Assessore, bisogna eliminare gli sprechi, i disservizi e le inefficienze che troppo
spesso, nel passato, hanno condizionato l’attività dei Consorzi. Scordandosi di dire che i Consorzi
fino ad oggi sono stati gestiti della mala politica che per anni ha permesso attraverso i vari
Commissari, dalla stessa nominati, di aggravare la situazione debitoria che definire disastrosa è un
eufemismo. I debiti dei vecchi Consorzi sono stimati in circa 150 milioni di euro.


Dal nostro punto di vista, con rammarico, prendiamo atto che il testo approvato è un’occasione persa. Come spesso accade la politica sembra slegata dalla realtà. Nessuna risposta viene data in questa riforma al superamento del precariato. Pensare di gestire i nuovi enti con lavoratori che, come a Gela e in altri Consorzi, svolgono 78 giorni di lavoro all’anno significa essere legati a vecchie
logiche clientelari. Come pensa l’Assessore che lavoratrici e lavoratori, come a Gela e Caltanissetta, oramai da quasi vent’anni sono a part-time, nonostante hanno la gestione quasi completa dei due Enti, si possano coniugare con “la regolarità e l’efficienza del servizio”.
Presentare una riforma epocale significava prevedere le garanzie e le tutele innanzitutto di chi nei Consorzi ci mette la faccia ogni giorno, anche quando non vengono da mesi retribuiti.


Questa riforma, infatti, non prevede il passaggio dei lavoratori nei nuovi Consorzi senza soluzione di continuità. Se dovesse passare questo principio i lavoratori saranno licenziati dai vecchi consorzi e
assunti dai nuovi con il rischio concreto di vedere vanificati tutele e diritti maturati in tutti gli anni
di servizio. Non si fa una riforma di un settore così importante per la nostra terra sulla pelle di
lavoratrici e lavoratori.


Per questo facciamo un appello pubblico a tutti i partiti presenti nel Parlamento siciliano affinché si apportino le modifiche necessarie per dare le risposte che le lavoratrici e i lavoratori si aspettano da un governo che, a parole, dice di avere a cuore le sorti della Sicilia”.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Dilettanti allo sbaraglio! il futuro di Gela sarà in mano al destino o alla fortuna?

Pubblicato

il

Dal nostro lettore Alfio Agró, riceviamo e pubblichiamo.

Anche in questa legislatura non saranno competenza e capacità umana a decidere le sorti della città.

Come ci si può fidare di una giunta comunale composta da assessori che non hanno la minima competenza professionale del settore assegnato a ciascuno di loro?

Per di più assessori nominati senza alcun programma personale e senza obiettivi.Già siamo al terzo assessore al turismo in pochi mesi di governo e si prevedono altri rimpasti al solo scopo di accontentare i più ambiziosi e promuoverne la carriera politica. Vogliono farci credere che s’impegnano per la città e non per i propri interessi.

Per questo, anzi per questi signori, Gela diventerà sempre più povera, disastrata, denigrata e derisa, nonostante la natura l’abbia dotata di immense potenzialità che se questi signori sapessero valorizzate avremmo un’altra Gela, ricca, laboriosa, rispettata, credibile ed affidabile per attrarre finanziamenti pubblici e investimenti privati.

Assessori senza competenza, nessuna programmazione e neanche un piano di sviluppo economico occupazionale e sociale, in una città che non ha lavoro e né sa come promuoverlo, è veramente assurdo! In queste condizioni, come sempre, la nostra Gela sarà costretta a vivere alla giornata, sino al prossimo dissesto finanziario.

Una politica responsabile, che ha competenza professionale, non può assolutamente fare a meno di un serio piano di sviluppo senza una visione di futuro della città, nel breve, medio e lungo termine, nonchè della visione del passato, per non ripetere gli errori commessi. Naturalmente, questo piano dovrà tenere conto dell’alta vocazione turistica del territorio e di come valorizzarne le immense potenzialità, per renderle fruibili e ricavarne ricchezza e lavoro per la città e per i cittadini gelesi.

Incredibili potenzialità che indicano nel settore turistico, culturale e sportivo il volano di una rinascita economica di notevoli proporzioni e per migliaia di posti di lavoro.Di tutto questo, neanche l’ombra! Navighiamo nel buio! Quello che viene ci prendiamo! Assurdo!Ci sono città che non hanno potenziali ricchezze, eppure, le inventano e le creano artificialmente valorizzando i loro cervelli! Che bravi!

Ed assurdo per noi! Gravissimo che i nostri politici non sappiano promuovere il lavoro e preferiscano delegare questo loro dovere costituzionale a Roma ed a Palermo ed anche all’Eni. Cosa potrebbe regalarci, come sviluppo e lavoro, il governo nazionale? Sicuramente conoscendo la nostra fame di royalties ci potrebbe promettere una stupenda centrale nucleare di nuovissima generazione con posti di lavoro e royalties a volontà!

Mentre Palermo potrebbe riproporci il termovalorizzatore (l’Eni, sicuramente, darà massima disponibilità ad accoglierlo a Gela) per ottenere altri posti di lavoro e royalties in abbondanza. Questo è il futuro che ci attende, con certi politici, se non staremo con gli occhi aperti!”

Continua a leggere

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Il dramma dei dializzati, gli ascensori fuori uso e non c’è dialogo

Pubblicato

il

Da Antonio Ruvio riceviamo e pubblichiamo:

Dopo l’odissea degli spazi ridotti negli ospedali e parcheggi riservati inesistenti, il dramma dei dializzati all’ospedale di Gela: ho incontrato il Direttore Sanitario che dopo aver parlato delle problematiche dei parcheggi,ricordandogli che il cantiere dei lavori è in via Europa quindi l’area parcheggi  di via palazzi potrebbe tornare alla normalita’, mi da un  appuntamento  per vedere di risolvere il problema, ebbene non solo non si è presentato all’appuntamento ma non si fa piu trovare. Tutto questo è vergognoso ed inammissibile ! Ci sentiamo denigrati e  offesi poiché non si ha rispetto delle problematiche e nessuno vuole ascoltare la nostra voce . L’altra vergogna è che da qualche settimana gli ascensori sono fuori servizio, le donne in gravidanza  devono farsi 5 piani per le visite. Le finestre rotte che non puoi aprire perché rischi che pezzi di vetro ti vadano addosso.

Sappiamo che la gestione è politica e non sanitaria. Dunque cari politicanti sarebbe rispettoso nei confronti di tutti noi gelesi prendervi cura di ciò che abbiamo fortunatamente e non di lasciare tutto in rovina. Non siate complici di questo degrado!Perche’ la politica non interviene per mettere fine a questa vergogna? Perche’è complice di questo degrado.

Continua a leggere

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Assunzione proposta da Orsa: Impianti dice no

Pubblicato

il

Alla richiesta di assunzione della moglie dei dipendente del settore Igiene ambientale del sindacato O.R.S.A, risponde con tempestiva sollecitudine l’Amministratore unico di Impianti, ing. Giovanna Picone, con la nota che segue:

“Assumere la moglie dell’operaio sessantaduenne deceduto nei giorni scorsi, sarebbe un gesto di buon senso se non fosse che in una società pubblica certe scelte vanno fatte con determinati presupposti di natura legale.

Se da un punto di vista squisitamente umanitario sarebbe una soluzione che ci riempirebbe di orgoglio, non si può minimamente immaginare che l’azienda possa garantire posizioni di ricambio generazionale o di “eredità”occupazionale soprattutto quando le dolorose perdite dei nostri lavoratori riguardano personale prossimo alla quiescenza .

Il caso a cui si riferisce Caiola, è completamente diverso e ci ha consentito, previo parere legale e concertazione sindacale di assumere la moglie di un operatore di 38 anni al quale è stato riconosciuto l’infortunio in itinere a pochi mesi prima del passaggio con la nostra Società.

Sono casi particolari , spero unici, ma questo non può rappresentare un precedente e soprattutto non da alcun margine di manovra per situazioni legate a morti naturali o legate a condizioni di malattia. Pertanto mi scuso con la Sig.ra Nicosia per le false aspettative che l’articolo può avere generato e rinnovo la nostra vicinanza al suo dolore”.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità