Riflessioni sulla Giornata mondiale della Salute Mentale
Le richieste vontarie di ingresso in Comunità psichiatriche sono in aumento


Dallo psichiatra Franco Lauria, riceviamo e pubblichiamo
Da alcuni anni a questa parte si celebra la giornata mondiale della salute Mentale. La Salute Mentale sta peggiorando in tutto l'Occidente capitalista e cristiano. Il consumo di psicofarmaci è in aumento, soprattutto antidepressivi e ansiolitici. Le richieste vontarie di ingresso in Comunità psichiatriche sono in aumento. Aumentano inoltre gli ingressi non volontari per pazienti autori di reato, per decisione della Magistratura. Il consumo di droghe e di alcol si diffonde sempre più. La ludopatia miete vittime distruggendo economicamente intere famiglie. L'obesità è in aumento. Insomma il quadro è desolante. Specchio fedele della crisi che attraversa l'Occidente.
La crisi non è solo occupazionale. Certo aumentano disoccupazione, sottoccupazione e precariato che creano ansia e depressione reattive. Ma la crisi più grande è valoriale e simbolica. L'Occidente ha smarrito la strada. Si è perso, confuso, smarrito. Senza una direzione, senza uno scopo, l'uomo occidentale ormai nichilista, relativista, agnostico se non ateo, vive alla giornata da rassegnato all'infelicita'. La depressione è diventata il male del secolo nel momento in cui l'Occidente celebra il suo massimo sviluppo tecnologico sino all'intelligenza artificiale. Evidentemente sviluppo tecnologico e miglioramento della Salute mentale non vanno di pari passo. Anzi forse si stava meglio quando si stava peggio, almeno dal punto di vista esistenziale. Le maggiori comodità non procurano né salute né felicità. L'uomo moderno, anzi postmoderno è sempre più fragile, non crede in sé stesso, ha paura delle responsabilità. L'individualismo narcisista e edonista mette gli uomini l'uno contro l'altro. Sospettosita' e paranoie attanagliano l'uomo occidentale. Non bastano gli psicofarmaci, le vacanze, gli eventi, la Tv a superare la crisi. Infelicità e disagio mentale avanzano, si diffondono senza sosta in tutti gli strati sociali e in tutte le fasce di età, dagli adolescenti agli anziani. Che fare? Andrebbe ripensato il modello di sviluppo tecnologico; andrebbe recuperato un sano rapporto con la Spiritualità e la religiosità; andrebbero cambiate le abitudini e gli stili di vita. Meno TV, meno cellulare, meno videigiochi. Più libri, più impegni in attività creative. Più vita all'aperto, in campagna a contatto con la natura, più impegno nel contesto in cui si vive (vita sociale, ricreativa, culturale, sportiva). Insomma l'uomo sta bene quando crede e si impegna nella realizzazione di un progetto di vita raggiungibile.