San Giacomo: tutti assieme amorevolmente per il decoro

[media id="400"][media id="401"]Da oggi, le pagine de Il Gazzettino di Gela ospitano una nuova rubrica domenicale: si chiama "Viaggio tra i quartieri". Ogni settimana, attraverso le foto e le testimon...

A cura di Redazione Redazione
13 marzo 2022 11:00
San Giacomo: tutti assieme amorevolmente per il decoro -
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Da oggi, le pagine de Il Gazzettino di Gela ospitano una nuova rubrica domenicale: si chiama "Viaggio tra i quartieri". Ogni settimana, attraverso le foto e le testimonianze dei residenti - raccolte dalla collaboratrice Miriam Nicastro - vi offriremo uno spaccato sulle condizioni in cui versano i quartieri della città, al fine di esserne da cassa di risonanza per i problemi che vi insistono e - questo è il nostro auspicio - per stimolare  l'amministrazione comunale ad intervenire nell'immediato. Non vi racconteremo solo le storture ma sarà nostro compito (un vangelo in ambito giornalistico) evidenziare anche il bello che noteremo spaziando da un quartiere all'altro. Cominciamo oggi dal quartiere di San Giacomo che vanta ben due primati in città:  è infatti il quartiere più antico e anche il più popoloso con circa 11.000 residenti. La zona è ben servita. Sono tante le attività commerciali, alcune resistono da quasi un secolo (tramandate da padre in figlio), molte quelle recenti e altre improvvisate come quelle dei venditori ambulanti che insistono sopratutto a ridosso della chiesa e che a volte creano non pochi problemi.  Lo dice chiaramente  il segretario del comitato di quartiere (12 rappresentanti e regolarmente iscritto all'agenzia delle entrate), Massimiliano Giorannello. "Quello che a noi potrebbe sembrare a tratti folcloristico,  spesso diventa un disagio perché gli ambulanti occupano il suolo pubblico in maniera abusiva ostacolando il transito dei pedoni e inoltre lasciano sporcizia lì dove già c'è un problema di decoro urbano e pulizia stradale". A tal proposito il segretario sottolinea che della pulizia della piazza della chiesa, più delle volte se ne occupa proprio il comitato.  Giorrannello si rammarica del fatto che non essendoci a Gela una regolare ripartizione dei quartieri, sono impossibilitati ad accedere ai fondi regionali destinati ai comitati, per cui ci si arrangia come si può. "Andiamo avanti - aggiunge -  grazie alla disponibilità dei residenti e persino con l'ammirevole aiuto di chi frequenta il circolo anziani della zona".La conferma giunge da Pietro, 92 anni, che frequenta il circolo. L'arzillo pensionato ci tiene a precisare che i locali, dati in dotazione dal comune, sono autogestiti dagli anziani che lo frequentano e quindi tutte le spese e le utenze sono a carico loro. Con le poche forze rimaste, assieme agli amici dello stesso circolo, Pietro aiuta i membri del comitato a pulire la piazza, magari tenendo aperto un sacchetto per la raccolta dei rifiuti o adoperando scopa e paletta. Si sente felice di ricevere in cambio per il circolo, una cassetta d'acqua o un scatola di biscotti. Il grande piazzale della chiesa di San Giacomo (diretta da padre Luigi Petralia) è davvero maestoso, tanto che ai residenti piacerebbe ospitare un mercatino rionale, pur di valorizzare la zona. "Le richieste che abbiamo avanzato al Comune - interviene nuovamente Giorrannello - vengono costantemente ignorate, così come viene ignorato, nonostante le molteplici segnalazioni, il fatto che l'illuminazione a led presente sulla pavimentazione della piazza è guasta da tempo". E sull'assenza delle istituzioni, il segretario di quartiere insiste nel momento in cui ci fa visitare la piazzetta dedicata a Giovanni Guccione,  militare decorato."La piazzetta, che era diventata una discarica a cielo aperto - dice -  è stata riqualificata a spese del quartiere".Pulita e transennata grazie al comitato, possiamo apprezzare un meraviglioso murales, realizzato dall'artista Roberto Collodoro in arte Robico. In questo caso, l'opera è stata pagata dall'amministrazione comunale. Però è proprio vero: dove in alcuni campi le istituzioni sono assenti, fortunatamente ci sono i cittadini appassionati e di buona volontà che amano profondamente il loro habitat. E non c'è età che tenga....

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