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Politica

Sblocco crediti edilizi 110%, inizia il percorso del ddl in commissione Bilancio dell’Ars

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Palermo – Sblocco dei crediti edilizi incagliati a causa delle restrizioni imposte dal Governo Meloni. Inizia il percorso in commissione Bilancio all’Ars che oggi ha fatto proprio e incardinato il testo base che ricalca la proposta del M5S e la sintetizza con le altre arrivate dai vari schieramenti politici.


“Finalmente – dice il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca – sono state accolte le nostre sollecitazioni. Registro con grande soddisfazione la convergenza dei partiti di maggioranza e opposizione che si sono dichiarati favorevoli a sostenere questo provvedimento. Ora però si deve fare bene e in fretta perché ci sono oltre 2.000 aziende, 11.000 lavoratori e migliaia di professionisti che aspettano questa legge. Già in finanziaria il M5S aveva cercato di sbloccare la situazione presentando un emendamento che sbloccava la circolazione dei crediti, ma la norma non fu inserita nel testo per via di un decreto legge varato con urgenza dal governo Meloni che lo rendeva illegittimo”.


“Il testo del ddl incardinato oggi – continua Antonio De Luca – prevede che la Regione favorisca la circolazione dei crediti fiscali, monitorandone l’andamento, promuovendone l’acquisto attraverso propri enti e società e istituendo una piattaforma elettronica che riporti le domande e le offerte di acquisto dei soggetti interessati. Si tratta in sostanza di un’operazione già sperimentata con successo dalla Regione Basilicata, che ha legiferato in tal senso senza incorrere nell’impugnativa statale. La legge ha avuto, infatti, l’ok del Ministero dell’Economia, secondo il quale non ci sono osservazioni di carattere costituzionale sulla normativa approvata che prevede l’acquisto dei crediti da superbonus da parte di società private collegate a Regione ed enti locali”.
“Sul fronte dei crediti bloccati – conclude Antonio De Luca – era doveroso fare qualcosa. La paralisi della cessione sta provocando grossi contraccolpi in Sicilia e nel resto del Paese. Tantissime imprese stanno ritardando a pagare i fornitori, gran parte stenta a pagare le imposte, mentre altre hanno sospeso o stanno sospendendo i cantieri in essere

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Lorefice:”la Sicilia non è una pattumiera, il governo intervenga”

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La Sicilia non è una pattumiera e il Governo ha il dovere non negoziabile di intervenire per tutelare ambiente, salute pubblica e dignità dei territori, cominciando da quelli più vulnerabili. Per questo ho depositato due interrogazioni parlamentari. La prima riguarda la discarica di Timpazzo, a Gela, dove si registrano gravi irregolarità già al vaglio della Procura: rifiuti smaltiti in modo illecito, biogas non trattato, percolato fuori controllo e presenza di amianto. Ho chiesto chiarimenti su eventuali controlli svolti, misure urgenti e se si intenda sospendere l’autorizzazione ambientale del sito.

La seconda riguarda l’impianto di compostaggio di Joppolo Giancaxio, nell’Agrigentino, troppo vicino a case e a un ospedale, in violazione delle distanze previste. L’impianto opererebbe senza filtri adeguati e con autorizzazione scaduta, generando forti disagi e odori inaccettabili. Ho chiesto verifiche immediate e trasparenza sui dati ambientali. Abbiamo bisogno che il Governo predisponga controlli seri, bonifiche, investimenti e una strategia per tutelare cittadini e territori dal degrado ambientale”. 

Lo dichiara in una nota il senatore M5S Pietro Lorefice, Segretario di Presidenza del Senato e Capogruppo M5S in Commissione Bicamerale Ecomafie e Commissione Politiche UE del Senato.

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Il sindaco:”nessuna miglioria per Gela nella seconda bozza della rete ospedaliera”

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Il sindaco Terenziano Di Stefano con una diretta social torna sulla battaglia per la sanità e mostra la seconda bozza del piano regionale.

“Cari cittadini- dice- non è migliorato nulla per noi.Si deve continuare la battaglia per il nostro ospedale. Nella nuova bozza abbiamo recuperato solo 4 posti letto.Ne volevano tagliare 16 e ora ne tagliano 12.Non c’è nulla sulla Breast unit e la Stroke unit in questo secondo documento.Sono indicati gli ospedali di continuità solo a Caltanissetta e Mazzarino.E Gela? Dove sono i fondi del Pnrr? Restano due Utin con il rischio che fanno quella di Caltanissetta e Gela no. Non è cambiato nulla per Gela e la battaglia continua”.

Una versione diversa da quella data ieri dall’on.Scuvera.

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Donegani su sanità:” niente entusiasmo,si apre solo uno spiraglio”

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Le notizie sulla sulla rete ospedaliera e su un ipotetico miglioramento rispetto alla prima bozza, secondo il segretario regionale di PeR Miguel Donegani, rappresentano uno spiraglio, che non puó consentire nessuna manifestazione di entusiasmo.

” Ancora non c’è nulla di ufficiale- dice- e la proposta del Governo era fortemente penalizzante. Vedremo la bozza della nuova proposta dell’assessore e della commissione prima della trasmissione. Ma Gela ed il territorio non possono accettare contentini. C’è da dire che se oggi si apre uno spiraglio lo si deve alle 2 riunioni, alla delibera del consiglio comuanale, alla riunione in commissione regionale dove é stata consegnata tutta la documentazione e anche dalla esposizione fatta. Oggi occorre ancora di più monitorare la situazione e continuare il buon lavoro che si é fatto in modo sinergico da tutte le forze politiche-sociali e delle associazioni a difesa della città. Qualcosa si muove ma occorre capire meglio in che modo. Per quanto mi riguarda continuerò a fare la mia parte e continuerò a mettermi a totale disposizione del Sindaco e della giunta e del consiglio comunale tutto”.

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