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Scintille in aula:Greco non potrà agire per l’acquisto della Torre

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Il sindaco non incassa il via libera al diritto di prelazione sulla Torre di Manfria.

C’è il no del centrodestra, delle progressiste e di Una buona idea. Tre ore e mezzo di dibattito poi  alla prima votazione (8 no e 4 si) è mancato il numero legale.

Totò  Scerra ha chiesto se il bene sia stato inserito nel piano delle valorizzazioni ma la segretaria ha risposto che si farà dopo l’acquisto.

<Si può  acquistare un bene che vale 74 mila euro e si paga 220 mila? Questa delibera –   ha detto Scerra – deve andare alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica. Qui nessuno è fesso. Stiamo votando un atto illegittimo. La Torre di Manfria ha un interesse storico ma quando il sindaco ha lanciato l’appello nessuno ha risposto>. Per Scerra non ci sono le condizioni e i tempi per acquistare la torre. Virginia Farruggia del M5S si rammarica dei tempi stretti e ricorda la paura di varie associazioni sul fatto che diventando di proprietà del Comune la torre  sarebbe andata in malora.< Ma se domani la torre ha un cedimento e questa amministrazione deve fare un intervento urgentissimo, come fa se ha tutto bloccato? Perchè non ha previsto la messa in sicurezza?>.

La segretaria ha risposto che non ci sono tempi per rivedere gli accordi attuativi con Eni. 

Rosario Faraci di Una buona idea ha ribadito che il problema più grosso dell’ente è  gestire il monumento. Acquistare la torre per non poterla gestire non è un bene per la città. Non c’è un progetto complessivo su cosa fare e come gestirlo. <Una politica che non ha una visione non si presenta bene alla città. Siamo ridicoli>.

Alessandra Ascia  ha  evidenziato che i revisori invitano a non votare l’atto e che non c’è programmazione tecnica e politica.

Il consigliere di maggioranza Luigi Di Dio ha accusato il consiglio di voler screditare per forza qualsiasi cosa anche buona che viene fatta. <Entro fine anno avremo gli strumenti finanziari e Gela deve ricominciare per forza> – ha detto Di Dio che ha fatto intendere che si tratta di ripicche verso la maggioranza ad opera di chi non ha il coraggio di scegliere. Concetto sviluppato poi da Giuseppe Morselli.

Il sindaco Greco ha sottolineato l’impegno che ha messo pe raggiungere l’obiettivo pur in tempi stretti. Ha stigmatizzato il voltafaccia alla città e una scelta di incoerenza del consiglio che pure aveva votato una mozione per indurlo ad acquistarla.

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