Arriva il nuovo assessore all’ambiente e dovrà fronteggiare la prima crisi. E’ stato proclamato per lunedì 8 novembre 2021 lo sciopero nazionale dei servizi ambientali per l’intera giornata con contestuale presidio di lavoratori del comparto provinciale dell’Igiene ambientale presso la Prefettura di Caltanissetta a partire dalle ore 10,30 alle ore 12,30. Lo hanno annunciato i segretari generali di FP CGIL Rosanna Moncada, di FIT CISL Mario Stagno e di UILTRASPORTI Filippo Manuella.
Lo sciopero è indetto contro il preciso intento delle Associazioni Datoriali di operare:
La flessibilità estrema sull’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari
Il ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e
della partecipazione all’interno dell’azienda
La precarizzazione dei rapporti di lavoro soprattutto part- time
La eliminazione totale del limite massimo dei lavoratori part-time presenti in azienda
La parte economica esclusivamente legata agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico
del committente all’azienda
Il mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori addetti agli impianti.
I sindacati chiedono per i lavoratori;
CCNL unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso impianti di riciclo
Il rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori
Evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori
Sviluppo delle norme sul mercato del lavoro
Sviluppo dei processi di formazione continua
miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale
Perfezionamento degli articoli contrattuali relative ai lavoratori dell’impianto ridi
Esigibilità contrattuale della clausola sociale
Accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il
welfare contrattuale e le varie indennità.
“La nostra è una sfida alla modernizzazione del settore -scrivono in una nota i sindacati – e la strada da intraprendere è solo una cioè il Ciclo integrato dei rifiuti e crescita dimensionale delle aziende, qualità ambientale a tariffe contenute per i cittadini, sviluppo industriale e nuove tutele contrattuali per lavoratrici e
lavoratori in un rinnovato contratto unico del lavoro”