Scontro politico duro:FdI replica a Giunta e sindaco

Il tempo della ricreazione è finito

A cura di Redazione
28 agosto 2025 09:51
Scontro politico duro:FdI replica a Giunta e sindaco  -
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"Siamo profondamente e sinceramente stupiti per il fastidio manifestato dall'amministrazione 
comunale nei confronti delle legittime critiche del gruppo di Fratelli d’Italia, come emerge dal recente  comunicato del Sindaco e dell’intera compagine governativa":lo sostiene FdI in una nota a firma del segretario Pierpaolo Grisanti.
"Ma è ormai chiaro che per questa amministrazione il dissenso è un disturbo e non un diritto.Si dipinge una città che “rifiorisce” ma non bastano mille piante per nascondere il degrado diffuso che è sotto gli occhi di tutti.Mentre i cittadini vivono una realtà ben diversa da quella raccontata, chi governa sembra 
esclusivamente concentrato o forse distratto dall’organizzazione di feste ed eventi estivi tra le altre  cose finanziati con fondi regionali ottenuti grazie al lavoro dei partiti di centrodestra in ARS. Una gestione che privilegia l’apparenza alla sostanza.
Il dissesto finanziario, richiamato ormai come giustificazione universale, non può costituire un alibi permanente per giustificare ogni criticità. Il Sindaco dovrebbe invece spiegare perché ad oggi, dopo  i molteplici annunci fatti, questa amministrazione non è stata in grado di predisporre nemmeno una  proposta di bilancio stabilmente riequilibrato proprio per iniziare il percorso di uscita dalla fase di 
dissesto. Inoltre, il tentativo di deviare l’attenzione verso le responsabilità di altre istituzioni – dal governo  regionale a quello nazionale – appare come un esercizio retorico poco credibile. Più che una  legittima richiesta di collaborazione, sembra un espediente per mascherare le proprie mancanze.Governare significa assumersi responsabilità, non cercare alibi o rifugiarsi in puerili giochi di 
scaricabarile.Il Sindaco e la sua compagine sembrano troppo presi dalle celebrazioni estive per accorgersi della realtà che li circonda. Ma il tempo della ricreazione è finito. Gela non può continuare ad essere il 
palcoscenico personale di chi governa per raccogliere applausi di convenienza.

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