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Scorie nucleari a Butera: un coro di no

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Contro le scorie radioattive a Butera il mondo del web agisce più veloce della politicaGià lanciata la petizione on line per contrastare l’ubicazione delle scorie a Butera mentre una riunione dei sindaci del Nisseno è stata annunciata ma senza la data della convocazioneNel corso della giornata si sono susseguite le reazioni del mondo politico e sindacale. Amarezza esprime il segretario provinciale di Italia viva Giuseppe Ventura per quella che ritiene l’ennesima mortificazione del territorio contro cui bisogna reagire mobilitando la deputazione  le forze politiche, l’associazionismo.e le scuole Contro l’ipotesi di Butera come deposito di scorie nucleari si scagliano il segretario provinciale PD Peppe Di Cristina e il capogruppo consiliare Gaetano.Orlando pronti a interessare i loro referenti a RomaIl sindacato Ugl si è detto contrario al deposito di scorie radioattive a Butera e chiede che il governo regionale prenda lposizione e avvii confronto.                        ” Il governo regionale nella sua collegialità prenda posizione e dichiari la totale contrarietà al deposito dei rifiuti radioattivi in Sicilia ed intervenga a tutti i livelli istituzionali per dichiarare l’assoluto divieto allo stoccaggio ed al transito di scorie nucleari in Sicilia”
A dichiararlo sono Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl, ed il segretario di Caltanissetta Andrea Alario sulla zona di Butera, intervenendo sulla polemica divampata in Sicilia alla notizia della individuazione a livello nazionale dei siti idonei per il deposito di rifiuti radioattivi che comprende quattro aree in Sicilia.
“Sullo smaltimento di rifiuti nucleari e sulla tutela dell’ambiente e del territorio siciliano – prosegue – si avvii un confronto con le parti sociali e con le comunità presenti sul territorio, a partire da quelle direttamente interessate come Trapani, Calatafimi-Segesta, Butera, Castellana e Petralia nelle province di Trapani, Caltanissetta e Palermo, perché la salute dei siciliani e la salvaguardia dei siti culturali e naturalistici è priorità assoluta”.
“La Sicilia non può continuare ad essere penalizzata – precisa Messina – si faccia esclusivamente l’interesse dei siciliani e si tuteli la vocazione produttiva agroalimentare, turistica proseguendo l’azione di valorizzazione della rete culturale e ambientale”.

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