“Se Gela è così, è colpa mia”

Prende piede ogni giorno di piu' la nostra rubrica 'Lo scrivo al Gazzettino di Gela".Ci scrive Giuseppe Di Benedetto. Ci presenta una riflessione con la quale invita il gelese ad attribuirsi le sue re...

A cura di Redazione
22 giugno 2023 13:35
“Se Gela è così, è colpa mia” -
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Prende piede ogni giorno di piu' la nostra rubrica 'Lo scrivo al Gazzettino di Gela".

Ci scrive Giuseppe Di Benedetto. Ci presenta una riflessione con la quale invita il gelese ad attribuirsi le sue responsabilità'.

"Idee generali e grande presunzione sono sempre in procinto di provocare terribili disastri" - Goethe.

Il nostro litorale gelese, la costa sabbiosa e il Golfo, la cultura greca, Federico II; il compromesso fra benessere industrializzato e tutela della città, la loro malagestione e l’altrui incuranza. Da decenni recitiamo questo panegirico vestendo i panni delle vittime con scarsi risultati; la finta autocommiserazione, di stampo post-risorgimentale, ha fatto credere che ci è stata rubata “qualcosa”.

E se noi non fossimo i migliori? Siamo certi di avere potenziale? Se la colpa di tutto fosse nostra?

L’arroganza non ha permesso di sviluppare le potenzialità reali del territorio, quelle su cui, con un po’ di umiltà e predisposizione al sacrificio, era più sensato puntare; oggi si deve decidere che direzione prendere e per farlo è necessaria un’assunzione di colpa, accogliere le responsabilità e accettare i limiti della nostra terra.

Il passato è passato, la Conchiglia e il Pontile non esistono più, certamente non si potrà vivere di solo turismo; è fondamentale fare “rete”, creare comunità, essere disposti a cedere una parte di sé stessi per il bene comune. La criminalità e la strafottenza si combattono riconoscendone l’esistenza, giudicando e giudicandosi; io sono parte del problema e lo siete tutti voi".

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