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Sei consiglieri Civici difendono Di Stefano e rivendicano la loro lealtà

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La risposta del vicesindaco Terenziano Di Stefano all’ultimatum lanciatogli dal sindaco Greco non è tardata ad arrivare.

La mandano a Greco  sei consiglieri civici  Valeria Caci,  Giuseppe Guastella, Luigi Di Dio, Diego Iaglietti, Davide Sincero e Rosario Faraci. Una lunga nota  in cui rivendicano la loro  lealtà e quella di Di Stefano e gli dicono che  se non c’è più  fiducia Greco prenda l’iniziativa e mandi via Di Stefano rompendo così il rapporto  politico con 6 consiglieri.

Questo il testo del documento dei Civici al sindaco: “Il Vice Sindaco non ha gettato discredito sulla giunta e non era certamente sua intenzione ,che in tal modo venisse recepita la ricostruzione che ha inteso fare nell’esaminare il periodo di campagna elettorale che ci ha visti, incontro per incontro, uniti. Ci appare però doveroso, per dovere di precisione, sgomberare il campo da interpretazioni errate che hanno messo il Sindaco nella condizione di dirsi esterrefatto e ci pare doveroso, in ogni caso, specificare che il Sindaco ha travisato e non poco. Il vice sindaco ha rilasciato la propria analisi sul voto né più né meno , il Sindaco ha rilasciato la propria analisi sul vice sindaco. Senza usare troppi formalismi, il vice sindaco intendeva ribadire, a fronte del grande risultato raggiunto che ci vede comunque soddisfatti, sottolineare che per tendenza conclamata , chi è al Governo a qualsiasi livello, ha sempre più difficoltà a reggere il colpo sul piano dei numeri poiché, per tendenza, si ritiene sempre che chi governi comunque sbagli. Questo accade a livello nazionale , regionale e locale.
A ciò si aggiunga , e ne abbiamo prova , che il Vice Sindaco sin dal suo insediamento ha difeso l’operato di questa Giunta e del Sindaco e ha attivamente collaborato e tessuto rapporti leali mai dimenticando né tradendo il proprio ruolo ricoperto e assumendo sempre un atteggiamento consono a quel ruolo.
Sul piano della realtà politica ,inoltre, mai avrebbe sconfessato se stesso contestando l’Amministrazione della quale fa parte .
Mai ha minato la credibilità di questa Giunta, anzi l’ha sempre difesa e sostenuta e mai ha sconfessato la sua natura civica di fatto mantenendola finanche durante la campagna elettorale nella quale, abbiamo sì deciso di sostenere un candidato ,ma a questo non è seguito il nostro passaggio ad alcun partito politico. Civici eravamo, civici siamo rimasti.
Da civici , in fondo, lo abbiamo sostenuto allora quando intorno alla sua candidatura si è costruito il progetto che mai comunque abbiamo tradito e che lo ha fatto diventare sindaco.
Ma al di là della prospettiva di risposta che il Sindaco ha inteso dare e che ci spiace abbia dato in quei termini resta un fatto incontestabile sul piano della lealtà politica: la nostra presenza in consiglio è costante e mai ad intermittenza , neanche quando, come accade legittimamente in politica , si sono registrate delle frizioni; mai ci siamo fatti trovare sordi a nessun richiamo, noi quali consiglieri in seno al civico consesso e il Vice sindaco nella sua qualità di componente della Giunta;mai abbiamo disatteso legittime aspettative in merito allo sblocco di alcune procedure complesse come il provvedimento di Argo Cassiopea; mai abbiamo alimentato polemiche cercando sempre la soluzione mediana più vantaggiosa per la tenuta della maggioranza che risente comunque , di una tenuta difficile in termini di numeri. Non ci sentiamo presuntuosi nell’affermare che siamo gli unici che sin dall’Insediamento del Sindaco, abbiamo dimostrato senza timore di smentita , di essere leali al progetto. Non ci sentiamo neanche di rimanere al nostro posto se non graditi o se una semplice analisi sul voto diventa terreno di scontro e di dubbia lealtà o addirittura credibilità.
Ciononostante e chiaramente al Sindaco soltanto riconoscendo il potere di decidere se la lealtà e l’attività in consiglio di questi sei consiglieri bastano o meno, se la lealtà e l’attività in Giunta del Vice Sindaco bastano o meno, se la sua intenzione , non sappiamo a questo punto da quanto tempo, è quella di interrompere il rapporto con questo gruppo ha gli strumenti per farlo.
In ogni caso gli ricordiamo che la nostra lealtà non merita ultimatum”

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