Sembrava bellezza: Romanzo

Rispondo con piacere all’ invito della redazione del gazzettino di gela di curare una nuova rubrica che si occupa di presentare le ultime novità editoriali,  rievocando tanti titoli di successo del pa...

A cura di Redazione Redazione
13 aprile 2021 00:09
Sembrava bellezza: Romanzo -
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Rispondo con piacere all’ invito della redazione del gazzettino di gela di curare una nuova rubrica che si occupa di presentare le ultime novità editoriali,  rievocando tanti titoli di successo del passato e di quelli che si annoverano fra i classici. 

Premetto anzitutto come la lettura sia un’attività umana finalizzata non solo al miglioramento personale, ma per tanti è sicuramente un piacere; qualcuno parla persino di godimento; “ dopo una giornata di lavoro, non vedo l’ora do godermi un bel libro “ è una frase che di consueto capita di sentire.  Il panorama editoriale attuale risente, come tutti i settori, della crisi causata dalla pandemia; ciò non ha impedito l’uscita di libri che sicuramente meritano di essere graditi ed amati dai lettori.Iniziamo, quindi, questa nuova esperienza nelle pagine del nostro giornale, iniziando a presentare uno dei dodici titoli scelti a concorrere per l’ assegnazione del famoso Premio Strega che quest’anno giunge alla sua                     edizione.Sembrava bellezza è l’ ultima opera di Teresa Ciabatti, una scrittrice che ormai occupa  e si conferma come una delle autrici più elevate della cultura letteraria attuale.Parla di una scrittrice di di quarantasette anni, arrivata all’apice del successo professionale. Nella vita privata,però, rendiconta tanti fallimenti, come moglie e come madre di una figlia ormai di circa vent’anni.Consuma la vita privata rovinando in relazioni brevi e deludenti, sino a quando si ritrova con Federica una sua cara amica dell’ adolescenza, a cui si aggiunge Livia, sorella della sua amica, che la protagonista dipinge come una ragazza bellissima e perfetta, al punto che avrebbe fatto carte false per essere lei. Lo scorrere della narrazione affronta l’adolescenza vissuta con Federica negli anni ‘80; i ricordi dell’incidente di Livia che la fermeranno mentalmente ai suoi anni giovanili con un ritardo che si porterà per tutta la vita (ha 50 anni ma è come se ne avesse 18); momenti di violenza, vergogna e inadeguatezza di un passato familiare che trova casa in una madre trasandata e un bisnonno violento. Tante vite di donne irrisolte, tante   In questo quadro di imperfetta femminilità ci sono tante vite: quella della bella Livia dall’adolescenza a oggi; quella della protagonista, sbagliata dapprima nel fisico (è grassottella e ha un seno disequilibrato); quella di Federica che ha fatto da sorella, madre e badante a Livia; quella degli uomini di questa vicenda che sono a volte il movente, a volte il carburante o solo un accessorio della potenza delle donne.Il pregio della scrittrice è quello di suscitare nel lettore il desiderio di voltare pagina, per trovare in quella successiva una chiusa, che forse non arriverà neanche alla fine, perché la narrazione non raggiunge il finale dell’autrice; ogni lettore si ferma alla contemplazione di se stesso scorrendo la propria vita.

Michele Orlando 

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