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Semilibertà a Paolello, la vedova Giordano: “Lui sa cosa deve fare per essere più credibile…”

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“So che dopo un certo periodo, circa 30 anni di reclusione, la detenzione puo’ essere considerata un ergastolo e quindi probabilmente a lui toccava questa situazione…”

E’ il commento di Franca Evangelista, moglie del profumiere Gaetano Giordano, ucciso il 10 novembre del 1992 per essersi ribellato al racket delle estorsioni, dopo avere saputo della decisione assunta dalla magistratura, che ha concesso la semilibertà ad Orazio Paolello, per tanti anni al vertice della consorteria mafiosa della “Stidda”. Fu lui a decretare l’assassinio del commerciante, “ucciderne uno per educarne cento”.”

Paolello le ha mai chiesto di essere perdonato?

“Non ho mai avuto contatti con lui e non so neanche se sono in grado di accettare una situazione del genere”.

Ma lei riuscirebbe a perdonare Paolello?

“La ferita è difficile da rimarginare pensando soprattutto a quello che ha passato mio figlio Massimo, rimasto coinvolto nell’agguato commesso sotto casa”.

Se lo incontrasse, cosa gli direbbe?

“Non penso all’idea di poterlo incontrare, non mi sono mai posta il problema. Potrei suggerirgli, se dovesse succedere o se ci fosse l’opportunità o se dovesse capitare quest’incontro, di rendere più tangibile il suo ravvedimento con quello che penso gli viene richiesto. Senz’altro lui sa che cosa deve fare per essere piu credibile…”

D’accordo con chi sostiene che bisogna sempre dare un’ulteriore possibilità a chi si è macchiato di fatti sanguinari?

“Sono d’accordo nel credere che si possa recuperare almeno in parte un individuo dal suo passato, cruento e sanguinario”.

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Attualità

Francesco e Giovanna Biundo:grande festa per i loro 50 anni d’amore

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Un amore che è vivo e forte da mezzo secolo e che è stato allietato dalla nascita di tre figli maschi e di sei nipoti: Francesco Biundo e Giovanna Calvo hanno rinnovato ieri alla Chiesa di San Sebastiano la loro promessa d’amore.

A festeggiare con loro il cinquantesimo anniversario di matrimonio amici e parenti che hanno reso ancor più gioiosa la ricorrenza importante per i coniugi Biundo. I due si sono conosciuti al quartiere villaggio Aldisio e hanno affrontato sempre insieme tutte le difficoltà della vita. Hanno fatto sacrifici e rinunce per sostenere due dei tre figli negli studi universitari. E ora si godono la bella famiglia che è cresciuta con le nozze dei figli e la nascita dei nipoti.

Ieri un ricevimento molto partecipato con una festa che Giovanna Calvo ha curato nei minimi dettagli.Il bello della vita è guardare indietro ed essere felici di ciò che si è costruito.I coniugi Biundo sono felici dei primi 50 anni vissuti insieme.

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Attualità

Primo maggio amaro: nella zona di via Bologna rubinetti a secco da 5 giorni

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Primo maggio amaro per i residenti di via Bologna, Largo Cadore e strade limitrofe.Da cinque giorni i rubinetti delle loro abitazioni sono a secco.

Ieri nel quartiere è stata distribuita acqua ma per qualche ora e non in tutte le vie. La maggior parte delle abitazioni sono rimaste a secco. Così oggi è un altro giorno di disagi per i residenti di via Bologna e Largo Cadore costretti a lavarsi e a cucinare con l’acqua minerale. Una brutta giornata che fa seguito ad altre dello stesso lash

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Attualità

Le considerazioni del sindaco sul 1 maggio

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Il Sindaco di Gela ringrazia i lavoratori e rinnova l’impegno dell’Amministrazione per il lavoro e la sicurezza

In occasione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, il Sindaco di Gela desidera rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori della città, che ogni giorno, con impegno e dedizione, contribuiscono alla vita e allo sviluppo della nostra comunità.

«Un pensiero particolare – dichiara il Sindaco – va a chi oggi è al lavoro per garantire servizi essenziali ai cittadini, dimostrando senso del dovere e spirito di servizio. Tra questi voglio ringraziare in modo speciale gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, il personale della raccolta rifiuti, i lavoratori dei trasporti, del commercio, i metalmeccanici e gli edili, che anche oggi sono in servizio.»

«Il Primo Maggio – aggiunge – deve anche ricordarci che il lavoro non può e non deve mai mettere a rischio la vita delle persone. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta, per tutte e tutti.»

Infine, il Sindaco ha voluto rivolgere un messaggio di vicinanza a quanti, nella nostra città, sono ancora in cerca di occupazione: «L’Amministrazione comunale è al loro fianco e continua a lavorare per creare nuove condizioni favorevoli allo sviluppo economico e alla creazione di posti di lavoro.»

La giornata del Primo Maggio è occasione di riflessione, ma anche di speranza e rinnovato impegno per una Gela più giusta, più sicura e più inclusiva.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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