Semilibertà a Paolello, la vedova Giordano: “Lui sa cosa deve fare per essere più credibile…”
"So che dopo un certo periodo, circa 30 anni di reclusione, la detenzione puo’ essere considerata un ergastolo e quindi probabilmente a lui toccava questa situazione..."E' il commento di Franca Evange...
"So che dopo un certo periodo, circa 30 anni di reclusione, la detenzione puo’ essere considerata un ergastolo e quindi probabilmente a lui toccava questa situazione..."
E' il commento di Franca Evangelista, moglie del profumiere Gaetano Giordano, ucciso il 10 novembre del 1992 per essersi ribellato al racket delle estorsioni, dopo avere saputo della decisione assunta dalla magistratura, che ha concesso la semilibertà ad Orazio Paolello, per tanti anni al vertice della consorteria mafiosa della "Stidda". Fu lui a decretare l'assassinio del commerciante, "ucciderne uno per educarne cento"."
Paolello le ha mai chiesto di essere perdonato?
"Non ho mai avuto contatti con lui e non so neanche se sono in grado di accettare una situazione del genere".
Ma lei riuscirebbe a perdonare Paolello?
"La ferita è difficile da rimarginare pensando soprattutto a quello che ha passato mio figlio Massimo, rimasto coinvolto nell'agguato commesso sotto casa".
Se lo incontrasse, cosa gli direbbe?
"Non penso all’idea di poterlo incontrare, non mi sono mai posta il problema. Potrei suggerirgli, se dovesse succedere o se ci fosse l’opportunità o se dovesse capitare quest’incontro, di rendere più tangibile il suo ravvedimento con quello che penso gli viene richiesto. Senz’altro lui sa che cosa deve fare per essere piu credibile..."
D'accordo con chi sostiene che bisogna sempre dare un'ulteriore possibilità a chi si è macchiato di fatti sanguinari?
"Sono d’accordo nel credere che si possa recuperare almeno in parte un individuo dal suo passato, cruento e sanguinario".
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