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Sentenza del Tribunale civile: Eni non dovrà risarcire famiglie di bimbi nati con malformazioni

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Il giudice  del Tribunale civile dott.ssa Flavia Strazzante ha respinto il ricorso presentato dalle famiglie di una dozzina di bambini nati con malformazioni congenite che chiedevano il risarcimento dei danni materiali e morali ad Eni, Raffineria di Gela e Syndial sostenendo che le loro patologie erano in correlazione con l’inquinamento delle matrici ambientali prodotto dalle attività industriali del polo petrolchimico.

Il procedimento giudiziario si è basato proprio sull’esistenza o meno del nesso di causalità tra le patologie dei ricorrenti e le attività industriali.Il giudice nella sentenza ha stabilito che tale nesso non è provato e che possono esserci anche altre fonti di inquinamento alla base delle malformazioni congenite.Perciò ha respinto il ricorso delle famiglie.

In Tribunale sono pendenti altri ricorso simili prodotti da singole famiglie mentre sull’incidenza delle malformazioni a Gela nell’ultimo quinquennio si sono accesi i riflettori della Procura di Gela.

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