Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Sentirsi in colpa per essere disabile

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Parcheggi gialli per portatori di handicap puntualmente e selvaggiamente occupati da chi non ne ha titolo. La società certe volte ti fa sentire in colpa ad essere disabile», ammette amaramente un diversamente abile tra rabbia e indignazione.
Alcune sere addietro (mercoledì, ndr.) sono andato nell’area denominata “Playground”, come di consueto, per una salutare passeggiata, partendo dal presupposto che per un disabile in carrozzina, trovare un parcheggio, è ben diverso da un disabile che deambula. Oltretutto quei pochi parcheggi che ci sono, sono occupati da macchine con le quattro frecce o come sempre da gente che non ha il cartellino. Ma se non li cogli sul fatto…tutto è concesso.


L’altra sera, tutti gli stalli riservati ai disabili erano TOTALMENTE e SISTEMATICAMENTE OCCUPATI dai motorini che ogni sera gravitano in quella zona. Mi chiedo : “se questi sono gli insegnamenti e i modelli che diamo ai nostri figli, qualche domanda dobbiamo necessariamente farcela.”
Ho cercato disperatamente un parcheggio ma era impossibile districarsi tra auto, moto , monopattini, bici elettriche, un caos totale.
Sono rientrato a casa quasi rassegnato ma molto arrabbiato. Una città che mostra evidenti criticità nel rispetto delle regole non può rimanere a guardare. Mi fa rabbia perché questa volta il segnale negativo arriva proprio dai ragazzi sui quali sono concentrate le speranze per un futuro migliore, sostenibile e solidale. Sono fiducioso perchè possiamo ancora intervenire e restituire dignità alla nostra città e alla nostra immagine.

Disabile di Gela

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