Sgominati due sodalizi dediti allo spaccio di droga nel Ragusano
Per i magistrati, il fornitore stabile sarebbe un gelese residente a Comiso
Sarebbe un gelese, Emanuele Lauretta, 47 anni, residente a Comiso, il fornitore stabile di droga di due associazioni criminali, sgominate dalla Squadra Mobile di Ragusa, dagli agenti del Commissariato e dai carabinieri di Vittoria. Quattordici le persone arrestate ed accusate di associazione a delinquere finalizzate al traffico e spaccio di stupefacenti, entrambe operanti fra Vittoria e Comiso. Secondo i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, Lauretta sarebbe il punto di riferimento per l'approvvigionamento dello stupefacente, avendo un canale diretto e privilegiato con i fornitori che si trovavano a Catania ed in altri luoghi della Sicilia. Uno dei due sodalizi criminali era diretto da Massimiliano Buzzone e Francesco Gilberto, l'altra da Giuseppe Russo.
L'indagine, complessa e articolata, ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dei 14 indagati colpiti da misura coercitiva, delineandone il modus operandi e gli specifici compiti affidati ai singoli associati che si snodavano dalla acquisizione di significative partite di stupefacente sul mercato attraverso ben determinati canali fino allo spaccio al dettaglio. Inoltre, l'attività di indagine ha consentito di individuare alcuni nascondigli utilizzati per l'occultamento dello stupefacente, in particolare un casolare in aperta campagna in territorio di Vittoria utilizzato come sito di deposito e stoccaggio della droga.
I numerosi riscontri all'attività investigativa hanno permesso di accertare le numerose cessioni di sostanza stupefacente effettuate dagli indagati a svariati assuntori. Nel corso dell'attività sei persone erano già state arrestate e due denunciate in stato di libertà per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Sempre dal contesto delle investigazioni svolte è risultato che l'attività di spaccio ha movimentato stupefacenti per circa un milione di euro, documentando migliaia di cessioni, con l'identificazione di circa 200 acquirenti, con conseguente sequestro di significativi quantitativi di cocaina, hashish e marijuana. Un'altra indagata è stata inoltre segnalata alla magistratura per riciclaggio di circa 100.000 euro in contante. Tre dei provvedimenti cautelari sono stati notificati a soggetti già detenuti, mentre uno degli indagati si è reso irreperibile. Al termine dell'esecuzione dei provvedimenti cautelari gli arrestati sono stati condotti presso diverse case circondariali del distretto.
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