Nell’antica Grecia il vino era ‘benedetto’ da un Dio, Bacco. Cibo e vino erano gli ingredienti del baccanali, riti propiziatori in cui il piacere e del divertimento rappresentavano l’apoteosi dei sensi. Da allora poco è cambiato: cibo e il vino continuano ad essere un binomio su cui scommettere con ‘Sicilia Cibo e Poesia: Ora ti Cuntu’ di Maria Grazia Fasciana si torna a parlare degli elementi essenziali del vivere quotidiano conditi di tradizioni letterarie . Maurizio Vetri è l’Editore; si racconta di pietanze dell’antica cucina siciliana in dialetto e in rima.
Cibo e vino sono gli elementi con cui gli chef e gli enologi si contendono gli apprezzamenti degli intenditori. Oggi si dà molto credito a pietanze e cibi innovativi, ma non bisogna trascurare le tradizioni e, proprio di tradizioni locali, parla la scrittrice Maria Grazia Fasciana, nel libro “Sicilia, cibo e poesia”, col quale presenta una originale, inconsueta e dettagliata esposizione culinaria, spesso in dialetto siciliano, con versi in rima, accompagnati da aneddoti e curiosità. Una raccolta di ricette del passato, che si rifanno, addirittura, anche ad Archestrato di Gela.
Naturalmente ogni ricetta che si rispetti ha bisogno di un vino adeguato e, a questo proposito, il Maestro Assaggiatore Onavista Enrico Toscano, ha voluto fare tesoro delle sue conoscenze tecnico-degustative e di una acclamata esperienza per conferire, alle ricette più conosciute e sapientemente descritte da Maria Grazia Fasciana, il vitigno giusto, il vino adatto per esaltare le qualità del piatto.
Il cibo è parte integrante della vita e del genere umano, nelle scienze spesso si identifica l’uomo con ciò che mangia. Il libro ci racconta come si mangiava una volta e svela in che modo si possono ricavare alcuni prodotti come l’amido o lo strutto senza acquistarli al supermercato.
Inoltre quando il cibo non è solo necessità di sfamarsi diventa anche poesia perché delizia il palato e diletta la mente. Perché allora non canzonarlo attraverso le rime. Da qui l’idea della scrittrice di scrivere le ricette in rima, conferendo ad esse dignità di poesie. Ma le antiche ricette siciliane nel passato sono state tramandate da generazione in generazione, per lo più, attraverso il racconto orale in dialetto. Quindi perché non raccontarle allo stesso modo e dare a questa nostra lingua gravida di cultura e di storia la possibilità di essere tramandata anche tra le generazioni più giovani che spesso la sconoscono.
Sicilia Cibo e Poesia è un libro originale ricco di cenni di storia, cultura e curiosità da leggere e da consultare. Verrà presentato mercoledì 31 agosto alle 21 al club La Vela. Dialoga con l’ autrice la giornalista Liliana Blanco. Interverrà Enrico Toscano. Giovanna Samparisi interpreterà alcuni testi,
Rosalba Piva e Rosario Ragusa intoneranno i canti popolari .
Giorni fa, alla stele delle Medaglie d’Oro in Piazza Martiri delle Libertà a Gela, è stato sostituito il pennone con uno più lungo di 6 metri; oltre a ciò è stata anche posizionata una bandiera più grande. L’iniziativa è di Emanuele Perrotta e del prof Nuccio Mulè.
“Adesso spetta al Comune di Gela – dice il prof.Mulè- rimettere a posto il monumento con la sostituzione di diverse lastre di marmo, la riproposizione delle scritte dei nominativi delle Medaglie d’Oro e la pulizia della piazzetta compreso il taglio della parte alta degli alberi ivi piantumati. E se fosse possibile anche la targa, in particolare la M puntata da completare con la scritta “Martiri”, ad evitare che venga letta diversamente”
Italia Nostra Sicilia, con il presidente regionale Leandro Jannj, interviene sugli incendi di ieri in varie riserve siciliane e sottolinea ancora una volta la necessità di provvedimenti seri, rigorosi, l’applicazione delle norme e l’uso di strumenti nuovi ed efficaci.
Bruciano dunque le Riserve naturali della Sughereta di Niscemi, dello Zingaro, di Monte Capodarso e Valle dell’Imera, di Monte Cofano, di Cava Grande del Cassibile e tante altre. Va a fuoco il nostro prezioso patrimonio paesaggistico, naturalistico e di biodiversità e si spengono, amaramente, le speranze per una Sicilia diversa.Oltre alle consuete, inascoltate richieste su un maggiore presidio e controllo dei territori, su sanzioni e pene più severe, Italia Nostra Sicilia sottolinea l’importanza di qualificare il settore forestale e superare l’assenza di pianificazione e programmazione, rendendo obbligatoria la redazione dei piani di gestione forestale. Riteniamo necessaria anche una maggiore presenza dei Carabinieri Forestali in Sicilia”.
“Ed è importante, fondamentale, una maggiore consapevolezza ambientale, e dunque un maggiore controllo pubblico, sociale sul fenomeno dei roghi e sul riscaldamento globale. Pertanto, è necessario avviare un’ampia campagna formativa e informativa, attivando collaborazioni con le associazioni di volontariato, con i cittadini, con chi vive e opera sul territorio”
«Il nostro territorio sta vivendo ore drammatiche: la zona di Capodarso e l’area della Sughereta di Niscemi, patrimonio naturale di inestimabile valore, sono state devastate da incendi che hanno ridotto in cenere centinaia di ettari di macchia mediterranea e boschi. Scene che spezzano il cuore e che ci ricordano quanto sia fragile il nostro ambiente quando è vittima della mano criminale dell’uomo o della negligenza – dichiara l’onorevole Michele Mancuso, deputato di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana –. Un ringraziamento va a tutti coloro che, senza sosta, hanno lottato contro le fiamme: Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e volontari. Voglio inoltre esprimere la mia gratitudine al Presidente della Regione, Renato Schifani, per la sua costante vicinanza alle comunità colpite, ai sindaci, alle istituzioni locali e a tutte le forze impegnate sul campo.»
«Fin da subito mi attiverò, con il supporto del Governo regionale e in piena sinergia con il presidente Schifani, per sollecitare l’apertura di fondi destinati al ripristino delle aree devastate e per garantire interventi rapidi ed efficaci – prosegue Mancuso –. La Regione Siciliana, in questa stagione di emergenze, ha rafforzato in maniera significativa il sistema antincendio, mettendo in campo nuove risorse, tecnologie e personale. La Sala operativa regionale inaugurata a Palermo lo scorso giugno rappresenta un punto di svolta per garantire un coordinamento rapido e capillare, grazie alla sinergia con i vigili del fuoco e alle attività di pattugliamento svolte dai volontari. La prevenzione resta l’arma più efficace e richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti.»
«La lotta agli incendi è una battaglia corale – conclude Mancuso – che non può essere demandata solo alle istituzioni. Chiedo a tutti i cittadini di segnalare con tempestività ogni focolaio e ogni comportamento sospetto. Solo con una collaborazione attiva possiamo difendere la nostra terra e il nostro patrimonio naturale.»