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Politica

Sud chiama Nord chiede la rimozione del direttore generale del Dipartimento regionale dell’agricoltura

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Palermo- Sud chiama Nord ha chiesto la revoca dell’incarico di direzione generale del Dipartimento regionale Revoca dell’incarico di direzione generale del Dipartimento regionale dell’agricoltura al dottor Dario Cartabellotta. “La gestione delle politiche agricole regionali deve essere basata su principi di trasparenza, chiarezza normativa e stabilità, garantendo agli agricoltori certezza nelle decisioni e nei regolamenti che influenzano direttamente il loro operato e i loro investimenti” spiega il deputato regionale di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo.

La richiesta di revoca nasce dalla considerazione che il 30 maggio 2024 “il Dirigente generale del Dipartimento regionale dell’agricoltura, dott. Dario Cartabellotta, ha modificato le regole relative alla vendemmia verde l’ultimo giorno utile, creando confusione e disagi tra gli agricoltori e provocando un impatto significativo sulle pianificazioni e le aspettative degli agricoltori che avevano già preso decisioni basate sulle regole precedentemente comunicate”. Ma non solo perché “il Dott. Cartabellotta ha sostenuto, senza fornire adeguate spiegazioni, l’impossibilità di cumulare i contributi della vendemmia verde con gli indennizzi delle misure agroambientali, penalizzando gli agricoltori che, in buona fede, avevano programmato le loro attività considerando il cumulo delle misure di sostegno come possibile e legittimo, come peraltro già fatto per la vendemmia verde 2020 senza nessuna contestazione da parte del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dell’Agea e degli organi Unionali competenti” si legge nella richiesta presentata al governo regionale e all’assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea.

“La condotta del dott. Cartabellotta ha provocato gravi disagi economici e organizzativi agli agricoltori, mettendo a rischio la loro sostenibilità economica e causando potenziali danni a lungo termine al settore viticolo regionale” prosegue Lombardo che ricorda come la fiducia degli agricoltori nelle istituzioni regionali sia “fondamentale per il buon funzionamento delle politiche agricole e per il mantenimento di un settore agricolo forte e sostenibile” senza dimenticare che “la gestione delle politiche agricole richiede un alto grado di responsabilità e competenza al fine di evitare decisioni improvvisate e dannose che possono compromettere la fiducia degli agricoltori e la stabilità del settore”

Oltre a chiedere la revoca del dott. Dario Cartabellotta i deputati regionali del gruppo Sud chiama Nord chiedono al Governo regionale una revisione immediata delle decisioni prese riguardo la vendemmia verde per trovare una soluzione che possa mitigare i danni subiti dagli agricoltori e ristabilire un quadro normativo chiaro e stabile.

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FDI:solidarietà a D’asaro oggetto di ingiusti attacchi interni

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A Mazzarino in Fratelli d’Italia un gruppo di iscritti e simpatizzanti ha contestato il coordinatore cittadino Vincenzo D’asaro chiedendo le dimissioni.

Ma con D’asaro si schierano i vertici provinciali del partito.

Quale Vice-Presidente provinciale di FdI- scrive in una nota l’avv.Ignazio Raniolo- esprimo vicinanza al coordinatore di Mazzarino Vincenzo D’asaro il quale, anche in questa fase delicata per il Comune, ha sempre operato responsabilmente nell’interesse della cittadinanza e del partito, coinvolgendo gli organi cittadini e provinciali e confrontandosi sulle iniziative da intraprendere. Al lui va ampia fiducia e stima per l’ottimo lavoro svolto, ricordando che è stato democraticamente eletto all’unanimità all’esito del recente congresso cittadino”

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“Il modello Gela è un’illusione,Di Stefano si svegli dall’oblio”

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Nonostante la presenza di due candidati ,le ultime elezioni provinciali hanno sancito una vittoria indiscussa per il centrodestra: per Sandra Bennici responsabile degli Enti locali di FdI, le Provinciali sono state un derby del centrodestra e hanno sancito il fallimento del modello Gela.

Un risultato eccellente per entrambi i candidati del centrodestra, che dimostra la forza e la credibilità del centrodestra in provincia di Caltanissetta- commenta-,
questa affermazione rappresenta una grande opportunità per il territorio.Un’occasione preziosa per affrontare con serietà e visione le criticità ataviche che da troppo tempo hanno frenato lo sviluppo di questa terra.
Certa l’assenza di campanilismi: a prevalere sarà il senso di responsabilità, con l’obiettivo di dare risposte concrete a tutti i comuni, senza distinzioni né favoritismi. È tempo di costruire, insieme, il futuro che questa provincia merita.Auguriamo al nuovo Presidente un percorso ricco di risultati concreti, con la speranza che sappia essere interprete autentico delle esigenze di ogni angolo della provincia, dal più centrale al più periferico”.


“Tra i dati emersi da questa tornata elettorale, uno appare in modo netto: il fallimento del cosiddetto modello Gela,che si conferma per quello che è: un’illusione localizzata, senza una vera identità,un esperimento che funziona solo quando il centrodestra si divide e si sabota da solo.
Il cosiddetto “modello Gela” non ha Mai vinto, a differenza di quello che afferma il suo leader Di Paola ,ha semplicemente approfittato delle défaillance di storici pilastri del centrodestra che, nella scorsa tornata elettorale, hanno preferito inseguire logiche personalistiche anziché visioni politiche condivise.Un modello, che fuori dai confini gelesi non trova né riscontro né consenso. Un esperimento che, alla prova dei fatti, si dimostra fragile, contingente e privo di quella solidità ;
Alternativa a cosa, esattamente? A sé stesso, evidentemente. Perché in provincia i 5 Stelle non incidono, non contano, non convincono. Passano il tempo a specchiarsi, e intanto la realtà li sorpassa a sinistra, a destra e pure in retromarcia.Auspico che il primo cittadino possa destarsi dall’ oblio e dare alla sua governance un identità vera che possa gettare le basi per un reale e concreto progetto politico ,che possa dare a Gela ,la centralità che merita”

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Il sindaco di Niscemi:”soddisfatto e inorgoglito del mio piazzamento alle Provinciali”

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“Non c’è alcun modello provincia, la battaglia è stata combattuta tutta nel centrodestra.Non sono stato eletto ma il mio piazzamento mi lascia soddisfatto e inorgoglito perché c’è un riconoscimento della competenza e del buon lavoro svolto”: dallo stand istituzionale della 43esima sagra del carciofo, il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, in diretta sui social, ha fatto la disamina del voto delle Provinciali.

“Sono orgoglioso del fatto di essere stato il candidato in assoluto più votato- ha detto il sindaco – da 115 tra consiglieri e sindaci e di avere avuto nei Comuni di tutte le fasce. Sono venuti a mancare i voti più pesanti dei due grandi Comuni.Continueremo a lavorare per i territori con i due eletti”.

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