Sulla commissione di un concorso al Comune di Butera,il sindaco accusato di aver eluso la mozione consiliare
Butera. Rapporti sempre più conflittuali tra esponenti della nuova maggioranza nata in consiglio e il Sindaco Giovanni Zuccalà. L'ultima accusa al sindaco riguarda l'elusione di una mozione del cons...


Butera. Rapporti sempre più conflittuali tra esponenti della nuova maggioranza nata in consiglio e il Sindaco Giovanni Zuccalà. L'ultima accusa al sindaco riguarda l'elusione di una mozione del consiglio comunale di Butera.La vicenda la rende nota il presidente del consiglio Emilio Tallarita.
Il Consiglio Comunale di Butera con delibera n. 4 del 22 gennaio 2025 ha approvato - con 7 voti favorevoli e n. 5 astenuti (nessun voto contrario) – riguardo al concorso pubblico per 1 posto di assistente sociale, una mozione di indirizzo alla Giunta comunale per la nomina di membri esterni nella commissione giudicatrice del concorso, comunque presieduta, a garanzia dell’ente, dal segretario comunale.
"Questa richiesta-dice il presidente Tallarita- è stata motivata dal fatto che, essendo il nostro un piccolo comune, è facile che si possa dare adito a sospetti di favoritismo dovuti a possibili intrecci personali e, perché no?, amichevoli, sportivi, politici, economici, sindacali, sociali e quant’altro.Di tale mozione e di tali motivazioni il sindaco e la sua giunta non hanno tenuto conto tanto che il Responsabile delle risorse umane, dr. Rocco Faluci, attenendosi al nuovo Regolamento per la discipline dei concorsi, approvato nel 2024, e disconoscendo la funzione propositiva e d’indirizzo del consiglio comunale e della mozione approvata, ha nominato una commissione interna formata dalla dott.ssa Carnazzo, dalla dott.ssa Miraglia e se stesso, senza tener conto, nel suo caso, di altri dirigenti comunali con i requisiti e, soprattutto, che motivi di opportunità glielo avrebbero dovuto sconsigliare, sia perché autonominarsi è sempre un motivo giuridicamente e/o moralmente borderline, sia perché egli è membro del direttivo politico del PD, carica che lo pone in posizione di “frequentazione abituale” con eventuali candidati e, inoltre, in condizione di non poter eludere l’eventuale, ulteriore, disagio in fase di approvazione della graduatoria finale, che a lui compete".