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Dall'Italia e dal Mondo

Targa Florio. Il mito continua dall’8 al 10 maggio

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Palermo – La leggenda della Targa Florio torna a vivere dall’8 al 10 maggio 2025, riportando sulle strade della Sicilia il fascino senza tempo di una delle competizioni automobilistiche più antiche e prestigiose al mondo.Organizzata dall’Automobile Club d’Italia e dall’Automobile Club Palermo, con il supporto della Regione Siciliana, la Targa Florio 2025 sarà un appuntamento imperdibile per gli appassionati di motorsport, una vera e propria festa da Palermo alle Madonie.

Oggi è arrivato anche il nulla osta da parte delle autorità competenti sull’intero percorso di gara.

Quartier generale dell’evento sarà l’Università degli Studi di Palermo, presso il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi del Sistema Museale dell’Ateneo in viale delle Scienze, Edificio 8. Negli anni passati il campus ha ospitato la Targa Florio Classica ma da quest’anno, unitamente all’intero Dipartimento di Ingegneria, sarà cuore pulsante anche del CIAR Sparco, accogliendo i team per le verifiche tecniche e sportive, l’assistenza, le partenze di prima e seconda tappa e la cerimonia di premiazione. La comunità universitaria, per la prima volta, potrà assistere da un punto di vista privilegiato al dietro le quinte della competizione vivendo gli aspetti tecnici e logistici che caratterizzano la preparazione alla gara. Un viaggio tra il fermento del parco assistenza, il fascino delle autovetture, il lavoro dei meccanici, le emozioni dei piloti e l’impegno degli organizzatori che va oltre la cronaca sportiva. La cittadella di viale delle Scienze sarà aperta all’intera città per coinvolgere appassionati e semplici curiosi in un viaggio inedito normalmente frequentato da media ed addetti ai lavori. L’Ateneo organizzerà, inoltre, un programma correlato di iniziative di approfondimento che vedrà il coinvolgimento di studenti e docenti.La cerimonia ufficiale di Partenza sarà nell’elegante piazza Verdi di Palermo, dinnanzi al Teatro Massimo alle ore 18:30 di giovedì 8 maggio. Gli equipaggi della Targa Florio torneranno pertanto a godere dell’abbraccio del caloroso, appassionato e composto pubblico siciliano in uno dei luoghi simbolo del capoluogo. Pubblico che rappresenta il valore aggiunto per gli equipaggi che torneranno in Sicilia per vivere l’emozione di confrontarsi sui tornanti del mito e tra due ali di folla.L’evento le cui iscrizioni sono in corso dal 7 aprile e si chiuderanno venerdì 2 maggio 2025, sarà il terzo appuntamento del Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco (CIAR), dell’Historic Rally Targa Florio, della Coppa Rally di Zona (CRZ) e del Campionato Italiano Rally Auto Storiche di Regolarità. Tutte le competizioni sono valide per il Campionato Siciliano, promosso dalla Delegazione ACI Sport Sicilia, l’appuntamento palermitano è una tappa fondamentale nel panorama motoristico nazionale.Diverse e numerose le iniziative collaterali alle competizioni della Targa Florio, che rendono l’evento poliedrico ed interessante sotto varie prospettive.

L’edizione 2025 vedrà protagoniste le vetture storiche della Targa Florio Historic rally e Rally auto storiche di regolarità, che ripercorreranno le leggendarie strade delle Madonie, e le moderne auto da rally, pronte a sfidarsi nei difficili tracciati della competizione. La manifestazione si articolerà in diverse categorie, mantenendo vivo lo spirito della corsa ideata da Vincenzo Florio nel 1906.Il mix tra passato e presente renderà anche questa edizione un evento spettacolare, capace di attrarre piloti, collezionisti e appassionati da tutto il mondo. Quattro le prove speciali da ripetersi tre volte: la storica prova “Targa” di 10 km; la prova “Campofelice – Collesano” di 12, 60 km; la prova “Scillato” di 13, 15 km tra i due comuni di Scillato e Polizzi e la prova “La Generosa” di 2, 25 km. La lunghezza totale del percorso è di 781,29 km, di cui 113,70 di Prove Speciali. 

Le dirette televisive su ACI Sport TV, sul canale 228 di Sky e 52 di TivùSat e la massiccia presenza mediatica internazionale, contribuiranno a far parlare di Targa Florio e della Sicilia, incrementando l’interesse per un territorio dal grande valore sportivo e culturale. La Targa Florio, non è solo una gara, ma un vero e proprio festival dei motori e delle competizioni, che celebra il connubio tra automobilismo, storia e cultura siciliana. Il programma prevede oltre alle competizioni sportive anche eventi culturali, esposizioni e momenti esclusivi dedicati agli appassionati e ai visitatori. L’appuntamento con la Targa Florio 2025 è fissato: dal 6 al 10 maggio, la Sicilia sarà ancora una volta il palcoscenico di una sfida unica, tra storia, adrenalina sportiva e tradizione.Nel 2024, Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto su Citroen C3 Rally2 hanno alzato la 108^ Targa Florio. Il pilota varesino si è confermato con maestria: è la sua terza volta nel Rally Internazionale di Sicilia. Spettacolare sfida con Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, poi secondi su Toyota Yaris Rally2, davanti a Simone Campedelli e Tania Canton su Skoda Fabia RS Rally2. Andrea Nucita su Hyundai primo dei siciliani, Runfola su Skoda nella CRZ. Nello storico successo per Totò Riolo e Maurizio Marin su Porsche; nella regolarità 60 successo di Paolo e Fabio Verdona su Peugeot e Concari su Lancia Delta nella media 50.

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Stop al cellulare nelle classi superiori

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Roma – Niente cellulare in classe anche alle superiori. Il divieto di utilizzo per gli studenti del secondo ciclo di istruzione durante lo svolgimento dell’attività didattica e più in generale in orario scolastico: è quanto prevede una circolare firmata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara inviata ai dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e ai coordinatori didattici delle scuole paritarie del secondo ciclo d’istruzione.

La circolare:

“L’ intervento appare ormai improcrastinabile alla luce degli effetti negativi, ampiamenti dimostrati dalla ricerca scientifica, che un uso eccessivo o non corretto dello smartphone può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle loro prestazioni scolastiche. Sull’argomento – si legge nella circolare – sono sempre più numerosi gli studi, così come risulta una sempre maggiore attenzione da parte degli organismi internazionali e delle istituzioni sanitarie sulla necessità di adottare politiche in grado di contrastare i preoccupanti fenomeni che tali ricerche mettono in luce”.

“Le istituzioni scolastiche provvederanno ad aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa prevedendo per gli studenti del secondo ciclo di istruzione il divieto di utilizzo dello smartphone durante l’orario scolastico anche a fini didattici, nonché specifiche sanzioni disciplinari per coloro che dovessero contravvenire al divieto. È rimessa all’autonomia scolastica l’individuazione delle misure organizzative atte ad assicurare il rispetto del divieto in questione”, si sottolinea nella circolare.Quando è possibile usarloResta inteso che “l’uso del telefono cellulare sarà sempre ammesso nei casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento ovvero per motivate necessità personali. Analogamente, l’utilizzo del telefono cellulare rimane consentito qualora, sulla base del progetto formativo adottato dalla scuola, esso sia strettamente funzionale all’efficace svolgimento dell’attività didattica nell’ambito degli specifici indirizzi del settore tecnologico dell’istruzione tecnica dedicati all’informatica e alle telecomunicazioni”.Esclusivamente per finalità didattiche, si legge ancora nella circolare, “resta ovviamente confermato l’impiego degli altri dispositivi tecnologici e digitali a supporto dell’innovazione dei processi di insegnamento e di apprendimento, come pc, tablet e lavagna elettronica, secondo le modalità programmate dalle scuole nell’esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa. Sotto tale profilo, le istituzioni scolastiche avranno cura di sfruttare in maniera ottimale le potenzialità degli strumenti digitali, ormai largamente diffusi in ambito scolastico grazie ai notevoli investimenti avviati negli scorsi anni, per migliorare la qualità degli insegnamenti e favorire l’apprendimento”.”Appare infine utile evidenziare che l’attuazione del divieto generalizzato dell’impiego del telefono cellulare non esaurisce il fondamentale ruolo che la scuola è chiamata a svolgere per assicurare il benessere psicofisico e la crescita dei nostri studenti. È necessario, infatti, rafforzare le azioni finalizzate a educare all’uso responsabile e consapevole dello smartphone e degli altri strumenti digitali. Notevole attenzione andrà anche dedicata alle tematiche connesse alla diffusione dell’Intelligenza Artificiale, ivi inclusi i suoi impieghi nelle attività didattiche e nei processi di apprendimento, al fine di promuoverne un uso efficace. Per tali finalità, occorre fare particolare riferimento a quanto disposto dalle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, adottate con decreto ministeriale 7 settembre 2024, n. 183″, conclude la circolare di Valditara.

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Prevenzione violenza di genere: firmato protocollo

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Enna – È stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra la Polizia di Stato e Fondazione Conad ETS, per la realizzazione di iniziative congiunte finalizzate alla prevenzione della violenza di genere e alla promozione della cultura del rispetto. Il protocollo, sottoscritto per la Polizia di Stato dal Direttore Centrale Anticrimine Prefetto Alessandro Giuliano e per Fondazione Conad ETS dal Segretario Generale e Direttrice Maria Cristina Alfieri, dà ufficialmente avvio al “ProgettoRispetto – insieme contro la violenza di genere”, un’iniziativa nazionale rivolta in particolare ai più giovani, che punta a sensibilizzare le nuove generazioni e a fornire strumenti concreti a insegnanti e famiglie per affrontare temi fondamentali come parità di genere, consenso, discriminazioni e riconoscimento delle diversità. La violenza di genere, infatti, non è solo un fatto privato: è una delle più gravi e diffuse violazioni dei diritti umani, con radici profonde in stereotipi culturali e disuguaglianze. Affrontarla significa investire nell’educazione e nel cambiamento culturale. Attraverso il portale www.progettorispetto.it, verranno messi a disposizione materiali didattici gratuiti, documentari, testimonianze, e incontri formativi per studenti, docenti e famiglie delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Sono inoltre previsti workshop interattivi, campagne sui social media e il coinvolgimento di esperti qualificati per attività formative anche a livello locale. Il protocollo prevede anche azioni concrete di sostegno alle vittime, comprese attività di reinserimento nel mondo del lavoro, e un approfondimento sugli strumenti di prevenzione e tutela già in essere, come le misure del Questore e i dispositivi di pronto intervento attivati dalla Polizia di Stato. L’intesa si inserisce nel solco della campagna permanente della Polizia di Stato “Questo non è amore”, e rafforza l’impegno congiunto di istituzioni e realtà del terzo settore per una società fondata su rispetto, equità e sicurezza. La Polizia di Stato è consapevole che l’intesa raggiunta con Fondazione Conad ETS è nata dalla comune esigenza di incrementare i livelli di sicurezza delle potenziali vittime, nel solco già tracciato con la campagna permanente “Questo non è amore” e individuando modalità nuove ed efficaci per diffondere la cultura di genere, raggiungendo in maniera sempre più capillare i giovani e le donne non solo nella sfera privata ma anche nei luoghi comunemente frequentati oltre che nelle scuole e nei momenti di svago, con iniziative che coinvolgano sia le clienti sia il personale stesso che vi lavora. «Crediamo che la cultura del rispetto e dell’uguaglianza debba essere promossa a partire dai più giovani, nei contesti in cui crescono e si formano come cittadini – ha affermato Maria Cristina Alfieri, Segretario Generale e Direttrice di Fondazione Conad Ets, in occasione della firma del protocollo d’intesa -. È per questo che, al fianco di Polizia di Stato, sosteniamo con convinzione ProgettoRispetto, un’iniziativa che affronta con chiarezza e profondità il tema della violenza di genere, fornendo strumenti concreti a scuole e famiglie per educare al riconoscimento dell’altro, al consenso, alla libertà di espressione. Il nostro impegno come Fondazione è da sempre rivolto alla costruzione di comunità più consapevoli, solidali e inclusive – ha concluso Alfieri -: questo progetto rappresenta un passo importante verso una società in cui nessuno venga discriminato o colpito per ciò che è. Un’iniziativa tra l’altro in linea con quelle che da anni promuoviamo nelle scuole di tutta Italia, offrendo ai ragazzi l’opportunità di partecipare gratuitamente a eventi in live streaming pensati per farli riflettere sulle tematiche sociali più urgenti». Polizia di Stato è il punto di riferimento per i cittadini in caso di necessità e garantisce la sicurezza del territorio nazionale. Opera sotto il Ministero dell’Interno e svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione e repressione dei reati, nel soccorso alla popolazione e nella gestione delle emergenze. È un corpo di polizia altamente professionalizzato, con una vasta gamma di specializzazioni e competenze Fondazione Conad ETS è un ente del terzo settore istituito per volontà di Conad, prima insegna italiana della Grande Distribuzione. Nasce per mettere a fattor comune le iniziative di sostenibilità sociale e ambientale sostenute dalle 5 Cooperative associate a Conad (Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, CIA-Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico, PAC 2000A) sui territori di riferimento, valorizzandole e sviluppandone di nuove su scala nazionale. La finalità della Fondazione è filantropica: obiettivo di ogni intervento è l’impegno per il bene comune, il supporto alle comunità, la promozione di una cultura di sistema

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Un Ministero della Terza Età, Costantini (Cna) lancia la proposta ad Agrigento

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Un Ministero della Terza Età, Costantini lancia la proposta ad Agrigento.

“L’inverno demografico italiano, con l’invecchiamento progressivo della popolazione, impone nell’immediato futuro una grande attenzione agli anziani, magari anche con un ministero dedicato alla terza età”. E’ la proposta lanciata dal presidente nazionale della CNA, Dario Costantini, in occasione dell’evento inaugurale della Festa di CNA Pensionati, in corso in Sicilia, al “Serenusa Village” di Licata, dove è atteso nel fine settimana anche il segretario generale Otello Gregorini.

Oltre 800 pensionati, provenienti da tutta Italia, hanno assistito, con interesse ed entusiasmo, alla suggestiva cerimonia che CNA e CNA Pensionati Sicilia, con il supporto di Cna Sicilia e Cna Agrigento,  hanno dedicato, al di fuori del programma del villaggio, ad Agrigento, Capitale italiana della cultura 2025.In scena lo spettacolo “Picciotti Show”, realizzato da “Savatteri Produzioni”.

Un gruppo di artisti, cantanti e ballerini, ha alternato racconti, gag e canzoni della tradizione e della storia siciliana, riscuotendo gradimento e applausi dall’attenta e numerosa platea che ha affollato l’anfiteatro della struttura.

Prima dell’esibizione, c’è stato il saluto del sindaco della Città dei templi, Francesco Miccichè, il quale, nel dare il benvenuto ai partecipanti, ha voluto ringraziare la Confederazione per il prezioso lavoro che svolge nel territorio, la cui attività, indirizzata anche a beneficio dei “diversamente giovani”, è stato sottolineato, con orgoglio, dal presidente della Cna Agrigentina, Francesco Di Natale.

Presente anche il segretario territoriale, Claudio Spoto, oltre al presidente e al segretario provinciale di Cna Pensionati, Giuseppe Gazziano e Lia Spallino. Sono intervenuti alla manifestazione i vertici regionali di Cna, il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione.

In prima fila anche il presidente nazionale di CNA Pensionati, Gianni Giungi, il segretario nazionale Mario Pagani, e i massimi rappresentanti di Cna Pensionati Sicilia, il presidente Raimondo Augello, e il segretario Mario Filippello.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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