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Tragicommedie politiche di qui alle elezioni

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Facciamocene una ragione: fino alle prossime elezioni regionali la politica locale ci riserverà solo tragicomiche liti. A cominciare da quelle che hanno radici nei problemi interni ai partiti.

È il caso di Forza Italia dove il coperchio lo solleva il capogruppo Luigi Di Dio che di fatto disconosce l’assessore mancusiano Nadia Gnoffo e reclama il secondo assessore o la nomina di uno a lui vicino.

La reazione del segretario cittadino Enzo Pepe e dell’altro consigliere Carlo Romano è di solidarietà alla Gnoffo, di difesa delle prerogative del partito a decidere al suo interno “democraticamente” e ” chi non ci sta se ne va”.

Mentre i gelesi litigano, il coordinatore provinciale Michele Mancuso si tiene lontano dalle beghe del partito. È concentrato per la sua campagna elettorale di riconferma all’Ars e i gelesi che dovranno sostenerlo li incontra fuori città. Di qui alle elezioni il resto non conta. In piena campagna elettorale il segretario provinciale dei Dem che ogni giorno trova l’occasione per puntare l’indice sulle manchevolezze di Musumeci e a Gela di Lucio Greco che lui stesso , insieme a Mancuso, ha voluto sindaco. Ogni giorno accuse, veleni, botta e risposta con l”ammimistrazione secondo un copione fisso che andrà avanti fino alle elezioni. L’ultimo scontro sulla scuola con l’assessore Gnoffo da una parte e il segretario Di Cristina dall’altra. Tante energie sprecate in una recita che non porta nulla di buono alla città. L’amministrazione resta lenta nell’agire non sempre efficace mentre i consensi elettorali dei candidati in pretore non crescono con le fuffe mediatiche ma con ben altro. Al momento poi la scena politica è occupata da altri : da Musumeci che tuona, azzera la Giunta? Anzi no. Azzererà martedì. Forse.

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