Tre nuovi Ufficiali del Corpo hanno assunto, nei giorni scorsi, importanti incarichi presso il Comando Provinciale delle Fiamme Gialle nissene. Si tratta del Tenente Colonnello Antonino SCIABARRA’ del Tenente Colonnello Sergio CERRA e del Maggiore Michele BELLOPEDE.
Il Ten. Col. Antonino SCIABARRA’, originario di Agrigento, dopo una passata esperienza presso la Compagnia di Gela, allorquando rivestiva il grado di Tenente, torna tra le Fiamme Gialle di questa Provincia, assumendo l’importante incarico di Comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria alla sede.
L’Ufficiale superiore ha conseguito le lauree magistrali in Economia e commercio e in Scienze della sicurezza economica finanziaria, ha ricoperto incarichi nell’ambito dei Nuclei di polizia tributaria di Milano e Torino, ha comandato diversi Reparti territoriali del Corpo tra i quali la Compagnia di Forlì, Bagheria, il Reparto Anti Terrorismo e Pronto Impiego di Palermo e, in ultimo, il Nucleo di Polizia economico finanziaria di Siracusa.
Nell’arco della sua carriera, l’Ufficiale ha acquisito una vasta esperienza nel contrasto di complesse frodi fiscali nel settore immobiliare e del contrabbando di olii minerali, e ha partecipato a importanti indagini di polizia giudiziaria finalizzate al contrasto dei reati nel settore degli appalti pubblici.
Il Magg. Michele BELLOPEDE, originario di Caserta, ha invece assunto il comando del Gruppo di Gela. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze della sicurezza economica finanziaria, ha conseguito un master in criminologia. Dopo aver comandato le Compagnie di Perugia e Siena, nonché la sezione tutela spesa pubblica in seno al Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Treviso, dal 2018 ha prestato servizio nella Capitale, quale Comandante del Nucleo operativo del Gruppo Fiumicino, presso l’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci”, conseguendo importati risultati di servizio in tutti i settori di attività del Corpo.
È giunto, altresì, trasferito a questa Sede, il Ten. Col. Sergio CERRA, che proviene dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Bolzano ove ha comandato i Gruppi tutela finanza pubblica e tutela economia. L’ufficiale assume a Caltanissetta il delicato incarico di Capo Ufficio del Comando Provinciale da cui dipendono gli uffici amministrativi e logistici. L’Ufficiale superiore ha conseguito le lauree magistrali in Economia e gestione delle amministrazioni pubbliche, in Scienze politiche indirizzo politico-internazionale e in Scienze delle pubbliche amministrazioni, nonché il master in discipline processual-penalistiche. Nel corso della sua carriera, ha ricoperto il comando delle compagnie di Gioia Tauro (RC) e di Nettuno (RM), della sezione repressione frodi comunitarie presso il Nucleo di Polizia tributaria di Palermo e presso il Gruppo di Catania, ha comandato infine il Nucleo di Polizia economico finanziaria di Ragusa e si è distinto nella lotta alla criminalità organizzata, con particolare riferimento all’aggressione dei patrimoni illecitamente costituiti, all’evasione fiscale e al riciclaggio, con importanti risultati conseguiti anche in materia di misure di prevenzione patrimoniali, esterovestizione e al contrasto della produzione e traffico di sostanze stupefacenti.
Il Comandante Provinciale, Col. Stefano GESUELLI ha manifestato piena soddisfazione per l’arrivo dei nuovi Ufficiali, convinto che il loro qualificato apporto professionale risulterà proficuo ed efficace per il contrasto del crimine economico-finanziario nella provincia
Nella giornata di ieri sono stati registrati 380 eventi, grandi e piccoli, in quasi tutta l’Isola: i più gravi a Niscemi, in provincia di Caltanissetta; nel Trapanese, dove i roghi hanno interessato le zone di Monte Cofano, Custonaci, Makari, San Vito Lo Capo, Riserva naturale orientata dello Zingaro; a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo; nell’Ennese; a Biancavilla, in provincia di Catania; e a Messina.
Gli interventi hanno coinvolto centinaia di mezzi a terra e migliaia di uomini, tra operai antincendio, vigili del fuoco e volontari. Sul fronte aereo sono stati impiegati 10 elicotteri del Corpo forestale regionale, un S64 dei vigili del fuoco, due velivoli pesanti della flotta nazionale, oltre ai due Canadair di base in Sicilia, affiancati per l’occasione da un terzo fatto arrivare dalla Calabria.
«Ho seguito in costante collegamento con il comandante del Corpo forestale regionale, Tea Di Trapani, e con il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, a sua volta in contatto con il direttore regionale dei vigili del fuoco, l’evolversi degli incendi che hanno nuovamente colpito numerose zone della Sicilia, in queste ore di caldo estremo. Sono rimasto molto colpito dalle immagini della devastazione causata dalle fiamme in alcune località, come nel Trapanese, dove tante famiglie sono state costrette, per precauzione, a lasciare le loro case. A loro va la mia vicinanza. Allo stesso tempo, ringrazio quanti si sono prodigati prontamente per spegnere i roghi e per limitare i pericoli per la popolazione e i danni per l’ambiente. L’intero sistema antincendio – Vigili del fuoco, Corpo forestale, Protezione civile e volontari – ha operato in maniera lodevole e coraggiosa e ad essi va la gratitudine mia e dei siciliani. I numeri danno la dimensione di quanto avvenuto nelle ultime ore, a causa della mano criminale di piromani senza scrupoli».
Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, in merito agli incendi che hanno colpito la Sicilia tra il 24 e la mattina di sabato 26 luglio, anche per la concomitanza di temperature estremamente alte e dei forti venti che hanno imperversato nelle aree più colpite.
«La Regione – ha aggiunto Schifani – ha rafforzato l’apparato antincendio e l’impegno su questo fronte è massimo e costante. Basti pensare alla Sala operativa unificata regionale inaugurata lo scorso giugno a Palermo per coordinare le forze in campo e potenziare la vigilanza, anche grazie alle convenzioni stipulate con i Vigili del fuoco e alle centinaia di pattugliamenti fatti dai volontari. Anche diversi sindaci sono scesi in campo. Quella contro gli incendi è una lotta corale che coinvolge tutti e per la quale non ci possono essere speculazioni politiche. Per questo rivolgo un invito anche ai cittadini a segnalare per tempo ogni focolaio, ma anche qualsiasi atteggiamento sospetto perché intervenire tempestivamente può contribuire a ridurre rischi e danni per la popolazione».
«Quest’anno abbiamo ampliato la convenzione con i Vigili del fuoco così da avere un controllo più capillare del territorio e attivato la centrale unificata per coordinare tutte le forze in campo – spiega l’assessore regionale al Territorio, Giusi Savarino – il nostro auspicio è quello di confidare anche nei cittadini affinché segnalino tempestivamente al numero di emergenza 1515 ogni principio di incendio e chi appicca il fuoco – e continua -. In Sicilia abbiamo delle bellezze naturali e un patrimonio ambientale inestimabile che dobbiamo proteggere con ogni mezzo, contro gli atti criminali di chi manda in fumo ettari di terreno causando danni paesaggistici e alla popolazione. Noi stiamo mettendo in campo tutte le risorse possibili, e ringrazio tutti per gli sforzi e la passione che mettono per evitare queste devastazioni e per difendere il nostro territorio».
Distrutta la riserva Naturale della Sughereta di Niscemi, che insieme alla riserva naturale orientata “Bosco di Santo Pietro” di Caltagirone costituisce l’unico residuo di quella che un tempo era la più grande sughereta della Sicilia centro-meridionale.
Un patrimonio di straordinario valore naturalistico ed ecologico. La portata delle fiamme e la loro durata dai primi rilievi escludono il fenomeno naturale, non è un incendio ma una tentata strage ambientale.
Lo dichiara il laboratorio politico PeR in una nota: «Non chiamateli piromani ma criminali, assassini. La legge va cambiata. Ad oggi chi uccide animali, chi distrugge vegetazione riceve pene ridicole. Occorre equipararle alle tentate stragi, agli omicidi». PeR esprime vicinanza al sindaco e a tutta la città di Niscemi. «L’intervento della Regione e dello Stato deve essere immediato».
«Con profonda amarezza e sdegno esprimo la mia vicinanza alle comunità colpite dal drammatico incendio che ha devastato una porzione significativa della Sughereta di Niscemi, patrimonio naturalistico e ambientale tra i più preziosi della nostra Sicilia»: lo dichiara l’on. Totò Scuvera, deputato regionale di FdI.
«Quanto accaduto non può essere archiviato come una semplice emergenza estiva – aggiunge -. È evidente il sospetto di un’azione criminale premeditata, e in tal senso chiedo con forza che le autorità competenti aprano immediatamente un’indagine per accertare le responsabilità e colpire con la massima severità gli eventuali responsabili».
Scuvera propone l’attivazione «con urgenza di un piano straordinario di ripristino e compensazione ambientale, che includa il rifinanziamento dei fondi regionali per la riforestazione e la rinaturalizzazione delle aree percorse dal fuoco; il riconoscimento dello stato di emergenza per il territorio di Niscemi, con sostegni immediati alle famiglie colpite.
«Come rappresentante istituzionale della Regione Siciliana, garantirò il massimo impegno per portare queste proposte all’attenzione del Governo regionale e dell’Assemblea, affinché non ci si limiti alla solidarietà, ma si dia seguito a provvedimenti concreti e tempestivi», conclude Scuvera.