Cronaca

Trovato il covo di Matteo Messina Denaro

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I carabinieri del Ros e la procura di Palermo hanno individuato il covo del boss Matteo Messina Denaro, arrestato ieri nella clinica Maddalena di Palermo. Il covo dell’ex superlatitante è a Campobello di Mazara, nel trapanese, paese del favoreggiatore Giovanni Luppino, finito in manette insieme al capomafia e che si trova a soli 8 chilometri da Castelvetrano, paese di origine di Messina Denaro e della sua famiglia. Il nascondiglio, secondo quanto si apprende, si troverebbe in pieno centro abitato. Le ricerche sono state coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Guido.

La perquisizione del covo, scoperto dai carabinieri dei Ros è durata tutta la notte. Ad eseguirlo oltre i carabinieri anche la Procura di Palermo guidata da Maurizio de Lucia. Alla perquisizione ha partecipato personalmente il procuratore aggiunto Paolo Guido che da anni indaga sull’ex latitante di Cosa nostra. L’edificio è stato setacciato palmo a palmo.

Non è ancora noto cosa sia stato trovato all’interno del covo usato dal boss durante l’ultimo periodo della sua latitanza. L’individuazione del covo e la sua perquisizione sono tappe fondamentali nella ricostruzione della latitanza del capomafia. E non solo. Diversi pentiti hanno raccontato che il padrino trapanese era custode del tesoro di Totò Riina, documenti top secret che il boss corleonese teneva nel suo nascondiglio prima dell’arresto, fatti sparire perchè la casa, a differenza di ora, non venne perquisita.

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