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Cronaca

Truffa telefonica a Niscemi, due arresti

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La Polizia di Niscemi, in collaborazione con la Squadra Mobile di Livorno, ha posto fine all’attività delinquenziale di due uomini dediti alle truffe telefoniche. Un niscemese si è presentato al Commissariato riferendo agli agenti di aver ricevuto un sms sul proprio cellulare, tramite il quale era stato avvisato che era in corso una truffa ai suoi danni, con prelievo di somme di denaro dal suo conto corrente postale. Il malcapitato aveva, quindi, contattato immediatamente il numero di telefono al quale aveva risposto un uomo che affermava di essere un’appartenente della Polizia Postale che si era fatto autorizzare a compiere verifiche sul conto corrente, chiedendo di fornirgli numero e codici segreti. I poliziotti del Commissariato di Niscemi, intuendo che era in corso una truffa telefonica, hanno iniziato a monitorare i prelievi dal conto della vittima, rilevando che gli stessi erano continui ed effettuati da diversi sportelli bancomat di Livorno. Anche mentre la vittima sporgeva denuncia in Commissariato, il falso agente della Polizia Postale continuava a telefonargli, per tenerlo impegnato ed evitare così che questi potesse controllare il proprio conto corrente, dal quale nel frattempo era stata prelevata la somma di oltre 29 mila euro. A Livorno, intanto, gli agenti della Squadra Mobile, allertati dai colleghi di Niscemi, individuavano i due truffatori, che continuavano ad eseguire prelievi dai vari sportelli bancomat, traendoli in arresto.

La Polizia invita che bisogna sempre diffidare degli sms o e-mail che, tramite link in essi contenuti, rimandano ad un sito web su cui viene chiesto di confermare i propri dati. Nel caso si riceva un sms, un’e-mail o una telefonata, che si pensa provengano dalla banca di cui si è clienti o, come in questo caso, da un operatore che si qualifica quale agente della Polizia Postale, con cui vengono richiesti dati personali riservati, occorrerà recarsi personalmente presso il proprio istituto di credito o chiamare il numero della propria banca, mai il numero indicato nell’sms o nell’e-mail. Bisogna diffidare di comunicazioni con cui viene richiesto di spostare con un bonifico il proprio denaro su un altro conto, per presunti problemi di sicurezza. In tutti questi casi, infatti, si tratta di tentativi di truffa.

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Cronaca

Tunisino arrestato per rapina aggravata

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno arrestato in flagranza di reato un 40enne tunisino, irregolare sul territorio nazionale, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata nei confronti di due passanti, un 27enne suo connazionale ed un 30enne rumeno, ai quali aveva asportato poco prima, sotto la minaccia di un lungo machete, una cospicua somma di denaro ed i loro telefonini cellulari.

I due malcapitati, alle prime ore del mattino, subìta la rapina, si sono avvicinati ai militari dell’Esercito Italiano impegnati a garantire la cornice di sicurezza all’ingresso Palazzo di Giustizia di Ragusa, riuscendo così, grazie al loro ausilio, ad avvertire immediatamente il numero unico di emergenza 112 di quanto era appena accaduto.

Una gazzella della Sezione Radiomobile si precipitava dunque presso la via Sant’Anna, ove poco prima si era consumata la rapina e, avviate immediate ricerche nel circondario con l’ausilio anche di personale in abiti borghesi, i Carabinieri riuscivano ad intercettare e fermare il 40enne extracomunitario nei pressi della sua dimora, ed a trarlo in arresto in flagranza di reato per la rapina appena compiuta.

Recuperata completamente la refurtiva, immediatamente restituita ai legittimi proprietari, i militari dell’Arma hanno posto sotto sequestro anche la lunga arma da taglio utilizzata dal reo nella sua scorribanda, una mannaia dalla lunghezza complessiva di addirittura 60 centimetri.

Esperite le formalità di rito, il 40enne è stato condotto dai militari dell’Arma presso il carcere di via Di Vittorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea

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Cronaca

Olympia Riesi conquista il 2° posto nella finale regionale Pallavolo Under Sicilia 15 Acsi

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Riesi – Entusiasmo e spettacolo per la finale regionale ” ACSI SICILIA ” che si è disputata a Mazzarino tra Olympia Riesi e Santa Barbara di Sommatino.


In un campionato molto avvincente a cui hanno preso parte diverse squadre di Volley Under 15 ” ACSI” delle province di Enna, Agrigento e Caltanissetta ( Piazza Armerina, Licata, Campobello di Licata, Riesi e Sommatino).


Ha vinto il Santa Barbara di Sommatino per 3 a 1 dopo una bella e combattuta gara , giocata alla pari da entrambe le squadre, lottando punto su punto, con delle bellissime giocate che ha tanto divertito il numeroso pubblico presente.


Primo posto per il Sommatino, società che milita in serie D nel campionato Fipav , di cui 4 atlete giocano in prima squadra.
Secondo posto per l’ Olympia Riesi che ha dimostrato sul campo non solo qualità tecniche, ma anche spirito di squadra, grinta e correttezza sportiva.


Siamo molto soddisfatti – dichiarano I responsabili dell ‘ Olympia – della grande prestazione fatta dalle nostre ragazze che hanno giocato una finalissima alla pari contro una società di categoria superiore e di provata esperienza.


Orgogliosi delle nostre ragazze e del lavoro educo-sportivo che svolgiamo quotidianamente a Riesi.
Il nostro obiettivo resta sempre quello di far crescere I giovani in un ambiente sano e stimolante, utilizzando lo sport come strumento di formazione fisica e psicologica.


Olympia Riesi : Anita Veneziano, Esmeralda Cammarata, Gaia Lo Grasso, Ginevra Giurdanella, Alessandra Veneziano, Nicol Iacona, Gaia Virzi Albanese, Chiara Mallia, Karola Ingrasciotta, Vania Santagati, Aurora Cutaia, Ludovica Calascibetta, Federica Veneziano e Matilde Sardella.
Allenatori Mimmo Cirrito e Valeria Di Cristina
Presidente Angelo Bellina.
Presidente Onorario Giuseppe Panebianco

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Cronaca

Minaccia di morte dei ragazzi, in auto aveva una carabina: arrestato

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I Carabinieri di Marianopoli, sono intervenuti presso un esercizio pubblico del luogo, dove è stata segnalata la presenza di un uomo in evidente stato di alterazione alcolica, che nel corso di una discussione avvenuta con alcuni minorenni, scaturita da futili motivi, ha rivolto esplicite minacce di morte, tra cui l’intimidazione di utilizzare armi da fuoco in suo possesso.

I militari, prontamente raggiunto il luogo segnalato, alla luce delle specifiche circostanze di tempo e di luogo, hanno bloccato il soggetto per poi sottoporlo a perquisizione personale e veicolare, al termine della quale hanno rinvenuto e sequestrato una carabina semiautomatica cal. 22 marca “Remington” e relativo munizionamento – di cui una cartuccia già incamerata – occultati sotto il sedile anteriore lato conducente della sua autovettura. L’uomo è stato arrestato per porto abusivo e detenzione illegale di armi e minaccia aggravata.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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