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Tutti contro il termovalorizzatore. Anche la Fiab

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Tutti contro il termovalorizzatore. Anche se il metodo viene sperimentato da anni, non vale per la Sicilia. Anche la Fiab si pronuncia contro.
“Stiamo lavorando perché siamo convinti sia questa la soluzione (la realizzazione di un inceneritore n.d.r.), insieme all’aumento della raccolta differenziata, per liberarci dalla schiavitù delle discariche. ” Sono le parole del presidente della Regione Siciliana, le parole di un presidente che annuncia l’ individuazione dell’ area di Gela per la realizzazione di un inceneritore di rifiuti. Parole contraddittorie che esprimono l’ assoluta incertezza sulla strada da intraprendere nella gestione dei rifiuti. – dice il presidente della Fiab Simone Morgana – Perché la questione vera è solo una: costruire un futuro o tornare al passato. Il futuro, ormai da anni, si costruisce sulla base dei principi delleconomia circolare, del recupero, del riciclo, del riuso, della diminuzione dei rifiuti prodotti. La raccolta differenziata rientra in questo ambito e, per liberarci dalla schiavitù delle discariche, come afferma Musumeci, si deve spingere verso la tecnologia e la differenziazione dei rifiuti, verso la riduzione della produzione del rifiuto tramite politiche adeguate e programmate. Il passato è un inceneritore, che brucia ogni cosa e dice al cittadino di produrre rifiuti, di non ridurre, di non riutilizzare, di non riciclare, tanto si brucia tutto e tutto va in atmosfera.
E non vale qui il principio del non nel mio giardino perché a Gela o altrove è sempre sbagliato, un inceneritore non è la soluzione. Su Gela, poi, intervengono tutti gli elementi di contrasto possibili, che non sono ideologici o soggettivi, ma pratici, reali, oggettivi. Questo è un territorio che sta provando a ricostruire se stesso dopo anni di scempio industriale, un territorio che ha unincredibile vocazione naturalistica che da anni viene fuori in maniera prepotente. Un inceneritore in un sito Rete Natura 2000, oltre che inaccettabile potrebbe essere illegale. Gela è unarea di protezione speciale decretata tale dallallora Ministero dellAmbiente. Un luogo, il nostro, ad alto valore ambientale che ha già subito una pressione inquinante insostenibile e, per questo, è stato inserito tra i Siti di interesse nazionale per le bonifiche. Non possiamo tornare indietro. Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) ha nel suo stesso nome, nella sua stessa funzione sociale, la protezione dellambiente come finalità. Lavorare su un territorio per costruire una mobilità sostenibile, che si integri con i principi sanciti dalle regole dei siti Rete Natura 2000, significa anche impedire che si realizzino opere in contrasto con quegli stessi principi. Condanniamo fermamente questa scelta e chiediamo ai cittadini di Gela di opporsi con forza ad una decisione errata; chiediamo allamministrazione comunale, come massima espressione della tutela del nostro territorio, di prendere una posizione netta, non ambigua, perché, lo ripetiamo, non cè nulla di ideologico, nulla da valutare, un inceneritore è sempre e semplicemente una scelta sbagliata” .

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