Un gelese ai domiciliari: gestiva una casa - lager

La casa-lager è stata scoperta. Ci sarebbero casi di presunte violenze sessuali, percosse, malnutrizione, abbandono di incapaci e somministrazione abusiva di farmaci. Lo hanno verificato i carabinieri...

A cura di Redazione Redazione
28 luglio 2021 14:13
Un gelese ai domiciliari: gestiva una casa - lager -
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La casa-lager è stata scoperta. Ci sarebbero casi di presunte violenze sessuali, percosse, malnutrizione, abbandono di incapaci e somministrazione abusiva di farmaci. Lo hanno verificato i carabinieri del Nas in una struttura socioassistenziale per disabili psichici di Serradifalco (Caltanissetta) che ospitava nove persone.

A conclusione dell'inchiesta, coordinata dalla procura nissena, carabinieri del gruppo tutela della salute di Napoli, con i militari del comando provinciale nisseno, hanno eseguito cinque ordinanze cautelari personali nei confronti di titolari e dipendenti della struttura, che è stata sequestrata.

I destinatari del provvedimento, uno in carcere, due ai domiciliari e due interdetti dalla professione per un anno, sono indagati, a vario titolo, di violenza sessuale aggravata, maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione di infermiere. Nello specifico, i carabinieri hanno condotto in carcere Vincenzo Biundo, 54 anni, accusato di violenza sessuale aggravata, abbandono di incapaci e di esercizio abusivo della professione infermieristica, per aver somministrato medicine, benché sprovvisto di specifico titolo professionale. Agli arresti domiciliari sono stati posti il gestore della struttura Rocco Giovanni Scordio, 50 anni, e un'operatrice, Rosa Anna Milazzo, 51 anni. La misura interdittiva di 12 mesi del divieto di esercitare la professione di operatore in comunità alloggio, case di riposo per anziani e in ogni altro tipo di comunità è stato disposto per due dipendenti, un 24enne e una 75enne. Una sesta persona è indagata in stato di libertà. Sono accusati dalla Procura di Caltanissetta, a vario titolo, di maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione di infermiere.

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