L’amministrazione vorrebbe esercitare il diritto di prelazione sull’acquisto della torre di Manfria da parte del privato. Potrebbe attingere dai fondi delle compensazioni di Eni o dalle royalties. Si potrebbe pure rilanciare la sottoscrizione popolare.
Lo ha detto il sindaco Lucio Greco che ha chiesto al consiglio di sostenere questa volontà dell’amministrazione di acquistare la torre e di deliberare sul suo acquisto.
< Perché non provarci? Ne vale la pena. Basterebbe solo il panorama mozzafiato che c’è per giustificare che la torre simbolo di Gela diventi pubblico > – ha aggiunto il sindaco. Il consigliere Dc Enzo Cascino ha presentato un atto di indirizzo bipartisan firmato da lui e altri sei consiglieri Orlando, Di Dio, Caci, Farruggia Morselli e Greco per sostenere l’amministrazione ad andare avanti affinché non diventi un bene privato. Il capogruppo di Una buona idea ha sollecitato quei 7 consiglieri a chiedere una seduta monotematica per approfondire la questione sotto vari aspetti a cominciare da quella economica e invitando anche esponenti dell’associazionismo culturale. Richiesta presentata seduta stante. Il dibattito è stato serrato con vari interventi di natura diversa, con le preoccupazioni espresse circa le capacità del Comune di investire sul restauro del bene e l’assenza di una visione su come far fruire il bene.
Nel corso della seduta di question time è stata approvata all’unanimità la proposta della commissione mare, illustrata da Carlo Romano, di istituire un Osservatorio permanente su Manfria.