Il presepe vivente ” Un Natale in famiglia” per la prima volta al quartiere San Giacomo il 23 e 30 dicembre, il 2 e 6 gennaio dalle 18 alle 21. È stato inserito nel cartellone delle manifestazioni natalizie dell’ Assessorato comunale allo spettacolo e si svolge nel cortile adiacente la chiesa Due mesi di lavoro per un presepe che vede unita l’intera comunità parrocchiale guidata da don Luigi Petralia. L’idea di realizzare per la prima volta un presepe vivente nasce dal gruppo scout Agesci Gela 3 fondato di recente e di cui è assistente spirituale don Daniele Centorbi. Gli scout hanno avuto l’adesione di tutti i gruppi e le comunità parrocchiali.Un’idea ambiziosa e non limitata alla sola sacra rappresentazione ma estesa al valore della solidarietà, del contrasto non solo della povertà materiale ma anche di quella culturale.
Una quarantina i figuranti: oltre alla Sacra famiglia ospitata in una grotta con la foggia di una casa realizzata con paletti di castagno, ci saranno angioletti, lavandaie, tessitrici, pastori. All’interno del villagio di Nazareth sarà preparata in diretta la ricotta pronta per la degustazione grazie all’impegno del caseificio Di Benedetto di via Crispi. Gli scout all’ingresso saranno impegnati nella carità alimentare e in quella ludica cioè una raccolta di generi alimentari e giocattoli. Ma la vera novità riguarda la raccolta di libri. I giovani vogliono creare una biblioteca parrocchiale e lanciano una raccolta di libri nuovi e usati. Perché pericolosa più di quella materiale è la povertà culturale che si combatte leggendo, imparando frequentando gruppi che offrono modelli educativi validi ed efficaci. “La carità letteraria” la chiama don Daniele Centorbi .Altre iniziative legate al presepe: una pesca di beneficenza per finanziare i costi del presepe (un contributo verrà pure dal Comune) e le foto dei bambini con Babbo Natale.